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Manzł Dialoghi
sulla spiritualitą con Lucio Fontana
Dall8 dicembre 2016 al 5 marzo 2017
Museo Nazionale di Castel SantAngelo
lungotevere Castello, 50
Roma
Museo Giacomo Manzł
via Laurentina
Km. 32
Ardea (Roma)
Ingresso:
Museo Nazionale di Castel SantAngelo
tutti i giorni: 9.00 19.30
Museo Giacomo Manzł
tutti i giorni:
9.00 19.30
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Manzł-Fontana: una spiritualitą
tutta personale Va
bene che si č appena concluso il Giubileo della
Misericordia, ma accostare la sublime Arte di Giacomo
Manzł (1908 1991) accanto a quella pił modesta
di Lucio Fontana (1899 1968), sotto legida
dei Dialoghi sulla spiritualitą, il titolo
della mostra, mi sembra un po troppo.
Non bastano le parole scritte dallArtista creatore
il Movimento dello Spazialismo, quando nel 1949 scriveva
a Manzł: Stimo molto il mio amico Manzł
.
Questi cosģ detti dialoghi fra Manzł e Fontana sono ora
un pretesto per due esposizioni in contemporanea. Una con
le opere del grande artista bergamasco a Castel SantAngelo,
laltra con quelle di Lucio Fontana al Museo Manzł
di Ardea.
Nel periodo della seconda guerra mondiale i due artisti
creavano forme molto lontane tra loro. Dopo il conflitto
Manzł lavorņ al Vaticano e Fontana al Duomo di Milano.
Ma se per un certo verso č lodevole lo sforzo del Polo
Museale del Lazio, di unire Castel SantAngelo con
il Museo Manzł di Ardea, trovo un po eccentrica laccoppiata
Manzł-Fontana. Daltronde pił che le parole dette
o scritte, quello che fa fede sono le opere che i
rispettivi artisti hanno fatto e lasciato.
Indubbiamente Lucio Fontana ha avuto un ruolo, oserei
dire tutto suo, nel creare il movimento spazialista. La
sua biografia č costellata di ambiente spaziale a
luce nera, il ciclo dei Buchi, pittura
tridimensionale, il ciclo delle Pietre e poi
i famosi Tagli.
Negli anni sessanta Fontana realizza una serie di dipinti
a olio di grandi dimensioni, č il ciclo degli Olii su
Venezia, altri cicli: Metalli, Abiti
spaziali, Ellissi.
Altro discorso č per Giacomo Manzł.
La sua opera č caratterizzata dalla forma della figura
umana. Principalmente Manzł adora scolpire donne e lo fa
anche nella maestositą e possenza delle forme.
Ho avuto la fortuna di dialogare con la moglie Ingeborg
Katharina Schabel, mi ha testimoniato la vera essenza di
Manzł. Ha confermato quello che tutti noi sappiamo sul
grande scultore bergamasco. Le sue opere trasudano di
passione, la attraversano, se ne impossessano, la fanno
propria. La stessa Schabel mi ha detto che lui
trasmetteva questa passione corporale proprio attraverso
il suo fare scultura.
Sia la mostra a Castel SantAngelo che il Museo di
Ardea testimoniano tutto il concentrato creativo di
Manzł.
In primo piano la modella, la donna che solleva il
bambino, una donna seduta, una donna che abbraccia il suo
amante. E poi nature morte, bassorilievi, bambini,
cardinali, oggetti, ritratti, una grande sedia con natura
morta, un cesto di frutta, per parlare solo della
scultura. Cč dellaltro, la ceramica, la
pittura, i disegni, i meravigliosi disegni come quello
della donna distesa. Passione, carnalitą
della forma, possanza e molto altro in Manzł.
Davvero ho difficoltą a comprenderne laccostamento
dei due artisti.
Comunque una bella mostra tutta da vedere.
Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre
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