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2016

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DA LOTTO A CARAVAGGIO
La collezione e le ricerche di Roberto Longhi
Dal 10 aprile al 24 luglio 2016

Novara
Complesso Monumentale del Broletto

Orario:
Da martedì a domenica 9.00 – 19.00

Biglietti:
€ 10,00 intero
€ 8,50 ridotto

Informazioni:
199.15.11.21
Sito web

Fondazione di Studi di Storia dell'Arte Roberto Longhi

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Una Collezione in bella vista

Nella vita di ognuno di noi, spesso sono determinanti le scelte culturali e sociali che andiamo facendo, scelte come fece Roberto Longhi (1890 - 1970), serio e profondo storico dell’arte.

Appena laureatosi in storia dell’arte, con una tesi sul Caravaggio, avente come relatore un altro studioso dell’arte Giovanni Pietro Toesca (1877 - 1962), a ventidue anni Longhi inizia a collaborare con la rivista ‘La Voce’ pubblicando recensioni e un primo saggio. Nella scuola di specializzazione in storia dell’arte ha come direttore Adolfo Venturi (1856 - 1941) fondatore della disciplina storico-artistica a livello universitario in Italia e autore della famosissima Storia dell’Arte italiana.

Come è facilmente desumibile, la pletora di studiosi che hanno fatto parte del giovane Longhi gli permetterà di acquisire una professionalità particolare. Inizierà a collaborare a diverse riviste d’arte, riceverà il Premio per la Critica d’Arte e la Poesia, dell’Accademia dei Lincei, da parte di Luigi Einaudi. Nel 1952 pubblica la famosissima monografia ‘Il Caravaggio’.

Contemporaneamente ai suoi studi inizia a collezionare dipinti, offrendo, come scrive Mina Gregori, ‘…arricchimenti e suggeriscono ulteriori motivazioni di tante scelte’. Il Longhi si muoverà sempre con spirito di scoperta e apertura su nuovi territori. Pur avvicinandosi al futurismo, prenderà presto le distanze dal movimento di Marinetti. S’interesserà all’impressionismo e al postimpressionismo. Ma la sua dimensione di storico è ad ampio raggio. A differenza di Bernard Berenson (1865 – 1959), Longhi valorizzerà le scuole dell’Italia del Nord, evidenziando il filo conduttore del realismo da Vitale da Bologna fino a Giorgio Morandi.
Insomma Longhi è stato uno storico che ‘…guarderà il passato sempre con gli occhi del presente, …’ come sottolinea Maria Cristina Bandera.

Attraverso la personalità ricca del Longhi, è stata appena inaugurata un’ esposizione, nel complesso monumentale del Broletto di Novara, che appare idealmente guidata dallo storico dell’arte. Dall’Officina ferrarese a Lorenzo Lotto fino ad arrivare al Caravaggio.

Il nucleo portante della mostra, è costituito da quasi cinquanta dipinti, appartenuti al grande storico dell’arte nato ad Alba. Compaiono così alcuni dipinti del Lotto a testimonianza di quanto ebbe a scrivere il Longhi nella sua tesi di laurea dedicata a Caravaggio. Il laureando ventiduenne scriverà: ‘Lotto è un luminista immenso che va oltre Vermeer von Delft’ e ancora oltre dichiara: ‘…la prima maniera luministica di Caravaggio … può dirsi preparata, certo oltrepassata, dal luminismo del Lotto’. Un luminismo secondo il Longhi dalla caratteristica luce radente da preludere quel luminismo statico del Caravaggio.

Pur non essendo uno storico dell’arte, la tesi del Longhi non mi trova particolarmente d’accordo. Le personalità come il Lotto e il Caravaggio sono così profondamente intense da fare, a mio modestissimo parere, capitolo a se stante. Ma di fronte al Longhi non posso far altro che leggere con attenzione le sue argomentazioni sul luminismo del Lotto. In mostra è presente quel ‘Ritratto di giovane con libro’, della Pinacoteca del Castello Sforzesco di Milano, una luce che è una vera scoperta. Oltre ad altri dipinti del Lotto si arriva al Caravaggio con la luce calda, oserei affermare crepuscolare del ‘San Giovanni Battista nel deserto’ della Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Corsini a Roma.
C’è un’interessante ‘Compianto sul Cristo morto’ di Orazio Borgianni di mantegnana memoria. Ma ci sono anche il Crespi, il Lanfranco, il Preti, Giuseppe Caletti detto il Cremonese. L’esposizione si conclude con un gruppo di ritratti e mezze figure del Seicento come la bella serie di Jusepe de Ribera.

Gran parte di questi dipinti fanno parte della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi creata un anno dopo la sua morte.

Interessantissima scoperta a voi tutti.

Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre


 

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