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oltre l'arte
2016

Beni Culturali - Mostre
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HENRIETTE FORTUNY
Ritratto di una musa
Dal 19 dicembre 2015 al 13 marzo 2016

Venezia
Palazzo Fortuny
San Marco 3958

Orario:
10.00 – 18.00

Biglietti:
Intero: € 12 Ridotto: € 10*

Informazioni:
Tel. +39 041/5200995

Sito web

Catalogo:
Fondazione Musei Civici di Venezia
a cura di Daniela Ferretti, con testi di Daniela Ferretti, Claudio Franzini e Cristina Da Roit.


 

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Henriette un’ispiratrice di Donna

La storia è fatta anche di personaggi. Henriette Fortuny è stata un personaggio che ha influito sull’aspetto creativo e sensibile di Mariano Fortuny.

L’interessante mostra che è a palazzo Pesaro-Fortuny di Venezia dimostra attraverso duecento fotografie, l’importanza che ha avuto Adèle Henriette Èlisabeth Nigrin che, nata nel 1877 a Fointenbleau, incontrerà a circa venticinque anni l’uomo che diverrà più in là suo marito: Mariano Fortuny. Sull’eclettico artista ho avuto modo di scrivere nel 2012 su RomaCultura.

Di Henriette voglio citare le indovinate parole che Daniela Ferretti, Direttice di Palazzo Fortuny, usa nel bel catalogo ‘Ritratto di una Musa’ della mostra ora in corso; ‘Henriette è bella diafana, aggraziata e leggiadra, dalla figura delicata e armoniosa. Il bel volto, dall’ovale leggermente allungato, è incorniciato da morbidi capelli biondo-rame, gli occhi sono luminosi e lo sguardo intenso’. Chiunque di voi andando a visionare la mostra potrà riconoscere perfette le parole che la Ferretti ha utilizzato per descrivere la moglie di Mariano e lo potrà fare nel vedere la splendida tempera su legno che il Fortuny fece ad Henriette nel 1935.

Le interessanti notizie del regesto delle illustrazioni, fanno parte di quel meticoloso quanto mai preciso lavoro di ricerca, di riordino e manutenzione fatto attraverso la guida sapiente di Cristina Da Roit e Maria Marzia Minelli. Lavoro che è servito per allestire questa documentatissima esposizione. Lavoro effettuato nel 2015 dove sono state scelte duecento fotografie dagli oltre dodicimila originali. Le foto poi hanno avuto interventi di spolveratura e pulitura, sono stati scansionati i negativi, per essere modificati virtualmente, per l’ottimizzazione dei valori tonali. Completano la mostra filmati originali girati da Mariano Fortuny intorno agli anni Trenta.

Ma l’importanza di Henriette è stata, oltre all’aver ispirato l’eclettico marito, attraverso la condivisione dei canoni estetici, del sostegno e del conforto, anche quella di aver donato la protezione e la tutela degli spazi interiori dove l’artista trova la propria forza creatrice. Soprintenderà il laboratorio di Palazzo Pesaro degli Orfei. Intratterrà con successo le relazioni con una clientela sempre più esigente. La sua innata diplomazia, come recitano i carteggi, riuscirà ad alleggerire i rapporti tesi tra Fortuny ed Elonora Duse (altra Donna importante nel mondo della cultura e Musa ispiratrice di alcune liriche di Gabriele D’Annunzio).

Nel 1949 Mariano Fortuny conclude la sua esistenza e Henriette passerà il resto della sua Vita a tenere sempre accesa la memoria del grande artista. Il considerevole lavoro che Henriette fece sul riordino di lettere, minute, ritagli di giornale, fotografie, disegni, opuscoli pubblicitari e campioni di stoffe, si tradusse nella creazione di una raccolta oggi conservata alla Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia. Henriette si impegnerà insieme a collaboratori alla redazione dei cataloghi e dei volumi delle ricche collezioni delle opere di Mariano che donerà a diversi musei. La città di Venezia ebbe in dono i pregiati vetri e le incisioni e nel 1953 ricevette da Henriette il palazzo Pesaro di campo San Beneto, chiamato poi Pesaro-Fortuny.

Henriette Fortuny concluderà la sua Vita a ottantasette anni e ora è accanto al marito a Roma.

Interessantissima visita per tutti voi.

Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre

 

info@ex-art.it