ex-@rt magazine |
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Le “Storie a Strisce” di Claudia Bellocchi Nel rutilar di colori, sonar di piatti, cipria e sorrisi, scorre la favola di strada che tende il filo d’una allegria stridente dietro cui s’ammanta travestito da irridente clown il buio e la pena di tutti noi, poveri Pollicini sperduti nel bosco oscuro e crudele. Perché crudele è sempre la favola, da la Fontaine a Perrault, storie terribili fatte per terrorizzare bimbi impauriti. Ma le favole son per noi, uomini e donne che traversammo la vita, e ci perdemmo, per noi smarriti che ridiamo incantati alle trombette e alle maschere degli artisti girovaghi, e pur dietro il riso ci scuote il brivido d’un buio Caos, il nero mantello dell’Orco e della Strega. Ai bimbi stupiti diamo lo zucchero filato e la mano che stringe rassicurante la loro piccola paura che crede ancora nei miracoli e negli scoiattoli parlanti. Per noi, intrappolati nel luna—park dei ciuchini piangenti, resta la scappatoia del festoso inganno, del complice ammiccare del saltimbanco mentre ridendo ci trasporta in bilico sul filo dell’Abisso: “...È un gioco di prestigio il trapassare che non fallisce mai!..”— Così Claudia Bellocchi,maestra di giochi e di tranelli, ci illustra la favola,: “…Siore e siori!!.” le Storie a strisce dei curiosi personaggi che buffi straparlano di oscuri enigmi, e ci inseguono per strada, dove ancora rimbomba da lontano il loro tamburo come inquietante rintocco. Lasciateci dunque svegliare dai cattivi sogni... .O è nel giorno che ci aspetta l’illusione del vero sogno? Luigi M. Bruno |