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Un segno particolare: l’Arte di Carlo Levi In una Roma avvilita, stanca e non perfettamente in linea con i tempi che corrono, aprono a distanza di un mese, l’una dall’altra, due esposizioni su Carlo Levi. Il suo segno, il moto ondoso della pennellata, il suo essere espressionista, sono elementi tutti riconoscibili. Più che le parole, gli scritti, le presentazioni ormai numerosissime, sono i suoi lavori che parlano. Il suo essere Artista hic et nunc è sottolineato dalla presentazione in catalogo di Daniela Fonti: ‘…dalla felicità di abbandonarsi al segno…’ e anche attraverso le convincenti parole di Filippo La Porta quando parla di una realtà che non è mai ‘ovvia’ per Levi. È proprio così, al di là di ogni ragionevole retorica, Carlo Levi è stato un vero Pittore. La sua autenticità è ora in mostra, nel primo appuntamento, nella piccola ma decorosa galleria ‘Arte e Pensieri’ dove bisogna riconoscere l’intelligente allestimento. Non troppo, non poco sono infatti i lavori esposti. A mio avviso sono da sottolineare gli interventi che il Pittore torinese fece sui giornali d’epoca. Interventi freschi, attraverso la china color seppia o un nero diluito che fanno uscire tutta l’Anima dell’Artista. In mostra sono presenti diversi inchiostri come quel ‘Nudo femminile’ eseguito verso la fine degli anni Quaranta. Un’esposizione davvero stuzzicante e rimango in attesa per quella che si aprirà il 19 novembre al Palazzetto Art Gallery. Visione magica a voi tutti.
Paolo Cazzella |