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L'opera delle Fiamme Gialle Dal 16 ottobre è aperta nei locali sottostanti lo stadio di Domiziano, vicino Piazza Navona, una mostra dal titolo “. Il potere dei simboli. Recuperi archeologici della Guardia di Finanza”; sono esposti circa 200 reperti provenienti da recuperi sul mercato antiquario illegale e dalla lotta contro gli scavi clandestini. Purtroppo sono opere “mute” in quanto decontestualizzate e possono essere apprezzate solo per le qualità intrinseche mentre sono scarsamente utili per la ricostruzione della storia dei territori. La mostra patrocinata, promossa e sponsorizzata da soggetti pubblici e privati si pone come scopo di illustrare ai visitatori l'opera silenziosa e tenace dei militari della Guardia di Finanza e di chiarire al pubblico il significato degli oggetti esposti. Una parte proviene dall'attività di recupero su mercati italiani ed esteri mentre alcune vetrine espongono reperti rinvenuti nella “Stipe di Pantanacci” una località vicinissima a Lanuvio dove era un grande e frequentato santuario di Giunone Sospita che aveva funzione di guaritrice e di tutrice della fecondità e della maternità. Messi in allarme nel 2012 da scavi clandestini Finanzieri, Soprintendenza e Comune di Lanuvio hanno avviato una campagna di ricerca che ha permesso il ritrovamento di una grotta contenente oltre 2000 ex voto anatomici e resti di un serpente simbolico, il tutto noto dalle fonti antiche. Il sito è visitabile su prenotazione contattando il Comune di Lanuvio unitamente al museo locale. La mostra è articolata su quattro sezioni, la prima contiene i reperti di Pantanacci tra cui un rarissimo ex voto anatomico rappresentante un cavo orale con lingua, la seconda raccoglie oggetti provenienti da tombe e dalla vita civile, la terza espone vasi, anfore, lucerne di varie epoche, provenienze, stili; la quarta infine è legata all'alimentazione e al banchetto. Estremamente suggestivi i locali in cui è ospitata la mostra, si tratta di parte dei sotterranei del grande stadio che fu fatto costruire nell'86 d.C. dall'imperatore Domiziano per ospitare le gare di atletica e che arrivava a contenere 30.000 spettatori. Restaurato nel II secolo d.C. dall'imperatore Settimio Severo rimase in funzione fino al V° secolo poi decadde e sulle sue gradinate sorsero gli edifici che rendono così fascinosa Piazza Navona che così si chiama dal nome greco dello stadio, Agon. La zona della mostra è posta a 4 metri e mezzo dall'attuale piano di calpestio e vi si accede da via Tor Sanguigna, è stata oggetta di numerose compagne di scavo tra la fine ‘'800 e la metà del XX secolo. Dopo anni di abbandono e di degrado il Comune di Roma ha affidato l'area in gestione alla società MKT21 del Gruppo Markonet che ha avviato imponenti lavori di restauro costati un milione e mezzo di euro; l'area è ora visitabile ed ospita normalmente una mostra sui gladiatori, i loro giochi, le riproduzioni di armi e armature. Con la mostra “Symbola” la Guardia di Finanza festeggia il centenario della sua attività a tutela dell'Arte; fu infatti nel 1916 che furono istituiti i primi Nuclei Mobili destinati alla tutela del patrimonio artistico. Nel corso dei decenni mutarono nomi, inquadramenti, competenze ma immutato è sempre rimasto l'impegno di perseguire chi attenta al patrimonio artistico nazionale sia in Italia che all'estero. Nell'anno in corso il “Gruppo Tutela Patrimonio Archeologico” è stato assorbito dal “Gruppo Tutela Mercato Beni e Servizi”, cambia il nome ma sicuramente invariata rimarrà l'attività.
Roberto Filippi |