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ESPOSIZIONE UNIVERSALE ROMA
Una città nuova dal fascismo agli anni ‘60
Dal 12 marzo al 14 giugno 2015
Roma
Museo dell’Ara Pacis
lungotevere in Augusta
Orario:
dal martedì alla domenica
dalle ore 9.00 alle ore 19.00
Ingresso:
Biglietto integrato Museo dell’Ara Pacis + Mostra €14 intero, €12
ridotto
Informazioni:
tel. 060608
http://www.arapacis.it
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Un’Esposizione Universale mai realizzata
L’Esposizione cui
alludo si riferisce, chiaramente, all’E42 ovvero l’Esposizione
Universale Roma. Ma il motivo per cui ora scrivo di questo evento, che
sarebbe stato unico è dovuto alla mostra, da poco inaugurata, al Museo
dell’Ara Pacis in Roma. Ha per sottotitolo: Una città nuova – dal
fascismo agli anni ‘60. Infatti se l’Esposizione non si è mai
realizzata, per i motivi che tutti conoscono legati allo scoppio della
Seconda Guerra Mondiale, si realizzarono, invece, un insieme di edifici
che vennero portati a termine solo dopo la fine del Grande conflitto
proprio negli anni sessanta.
Ognuno di noi, quando scrive su una mostra, un evento, un libro lo fa
perché incuriosito da un qualcosa che lo ha provocato. Oltre a
documentare l’avvenuta apertura della mostra, debbo dire onestamente,
che l’interesse è sorto nel vedere esposto un bozzetto che avrebbe
decorato il “manto” del parcheggio della sede di Confindustria in viale
dell’Astronomia eseguito nel 1972. Mi riferisco alla grande decorazione,
opera di Giuseppe Capogrossi (1900 – 1972), che è stata scoperta, come
ha onestamente detto il curatore della mostra Vittorio Vidotto, proprio
in occasione di questa esposizione.
Infatti l’interessante decorazione dell’Artista nato a Roma e facente
parte del primo periodo della Scuola Romana, raffigura la sua invenzione
di quell’unica forma-segno, che si coniugò in infinite variazioni
venendo a costruire lo spazio in una personale rappresentazione
simbolica. E la decorazione non la si può vedere se non si va proprio
sopra al parcheggio del Palazzo della Confindustria.
Nella prima parte di questa esposizione vengono affrontate le premesse
al progetto dell’E42, la scelta del luogo, i vari studi fino ad arrivare
all’avvio delle prime costruzioni anche se a causa della guerra solo un
edificio fu completato.
Nella seconda parte si evincono le incertezze del periodo post bellico
con tutte le difficoltà di riprendere un progetto segnato dall’impronta
fascista.
Nell’ultima sezione sono evidenti la rinascita dell’Eur attraverso il
completamento degli edifici interrotti creando il più moderno e
organizzato quartiere di Roma. Sotto la guida di Virgilio Testa, che era
stato segretario del Governatorato in epoca fascista e ora nominato
commissario dell’Ente Eur, si poté vedere realizzato l’attuale zona
direzionale e residenziale. E la mostra ci offre l’occasione del
passaggio della storia dell’Eur da simbolo della monumentalità fascista
a espressione del miracolo economico degli anni ‘60.
Tutto questo avvenne grazie alla progettazione urbanistica, destinando
l’Eur in previsione dello svolgimento di parte delle Olimpiadi del 1960,
dell’architetto Marcello Piacentini.
La mostra ci offre anche una sezione dedicata ai filmati provenienti dal
prezioso patrimonio audiovisivo dell’Archivio Storico Luce.
Interessante visione a voi tutti.
Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre
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