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oltre l'arte
2014

Beni Culturali - Mostre
Mostre - Sommario






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VENEZIA SI DIFENDE
 1915 – 1918
Dal 13 settembre
2014 all'11 gennaio 2015

Venezia
Casa dei Tre Oci

Orari:
tutti i giorni: dalle ore 10,00 alle ore 18,00
chiuso martedì

Prezzo biglietto: € 10,00 Intero; riduzioni diversificate

Informazioni:
tel. +39 041/2412332
http://www.treoci.org



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VENEZIA SI DIFENDE AI TRE OCI

Ci sono 350 immagini originali, tutte provenienti dall’Archivio Storico Fotografico della Fondazione Musei Civici di Venezia. Offrono un’insolita situazione della città di Venezia all’epoca della Grande Guerra. Oltre al numero delle immagini, altri numeri che testimoniano quanto accaduto: 42 incursioni che scaricarono sulla città un totale di 1.029 bombe, 52 vittime e 84 feriti tra la popolazione. I numeri, in questo articolo hanno una loro importanza, sia per documentarne la drammaticità di quanto esposto, sia per indicarne il luogo dell’esposizione: la Casa dei Tre Oci, anche se con questa esposizione si potrebbe modificare i Tre Oci che guardano 350 immagini. Infatti, in quel posto divino che è la Casa dei Tre Oci di Venezia, sono esposte queste immagini che ci fanno comprendere (probabilmente ognuno di noi lo avrà immaginato) le strategie difensive attuate all’inizio del primo conflitto mondiale. Complessa (e le foto sono qui a testimoniarlo) attività di protezione preventiva dei monumenti con le ‘saccate’ e le murature di rinforzo. Di seguito la rimozione dei preziosi tesori artistici, la trasformazione delle altane della città in postazioni di avvistamento e di difesa antiaerea dei fucilieri della Marina e dei volontari. Palloni frenanti per ostacolare lo spazio aereo. E poi la difficoltà del vivere quotidiano: l’oscuramento, i rifugi, gli ospedali, la rimozione delle macerie. Nelle foto sono anche evidenti gli effetti degli attacchi aerei subiti. Ultima sezione della mostra: le cartoline postali. Suddivise, queste, in altrettanti temi come Epica militare e ritrattistica, campagne di sostegno e quindi Venezia durante gli anni del conflitto. Dal momento però, che in tutti i territori dichiarati zona di guerra c’era il tassativo divieto di eseguire fotografie, vennero ‘Sequestrate dalle Autorità’, come recita la dicitura manoscritta ad inchiostro rosso. Altre foto, invece, risultano con il timbro del Gabinetto del Ministro dell’Ufficio Speciale del Ministero della Marina. Ma perché è importante la mostra dal titolo: ‘Venezia si difende 1915 – 1918’? Quando ho visto questa mostra, non mi sono meravigliato più di tanto, dal momento che di esposizioni con questo tema ne abbiamo viste diverse. Ma nonostante questo non mi sono fermato alle prime foto. Le ho viste tutte e ho capito ancora una volta quanto fosse importante il (ri)vederle. Al di là della curiosità di una piazza S. Marco con i sacchi di sabbia, le vicinanze del Ponte di Rialto con le macerie, il sostegno alla base del Campanile di piazza San Marco tutto composto da tanti sacchetti di sabbia. E poi l’Arsenale, la Scuola Grande di San Rocco, il Palazzo Ducale. Ecco perché è importante questa mostra. Un’esposizione che racconta una città da ‘difendere’. E tutto appare in maniera, oserei dire, scientifica. Infatti l’affidamento a Ugo Ojetti, da parte del Comando Supremo non fu vano. Il suo compito, egregiamente svolto, fu quello di tutelare le opere d’arte e i monumenti, che si trovavano in zona di guerra. Così attraverso ovatta, sabbia cotta, materassi d’alga secca e palizzate, Venezia si salvò. E salva è la sua memoria, questa memoria alla quale si fa spesso ricorso solo per un ‘fatto’ culturale, nulla di più. Infatti dopo il primo conflitto ce ne fu un altro e tanti altri ancora nel Mondo. Auspico un giorno, che questa tanto decantata memoria, possa bloccare le volontà scellerate di chiunque usi la violenza come mera affermazione del proprio esistere, come prepotenza e sopraffazione dell’uno sull’altro. Ricordiamoci sempre del passato e non facciamo ripetere a nessuno i suoi errori.

Interessante mostra per voi.

Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre


info@ex-art.it