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2014

Beni Culturali - Mostre
Mostre - Sommario




MARIO SIRONI 1885-1961
Dal 4 ottobre 2014 all’8 febbraio 2015

Roma
Complesso del Vittoriano
via San Pietro in Carcere (Fori Imperiali)

Per informazioni: tel. 06/6780664;

Orario:

dal lunedì al giovedì 9.30 –19.30; venerdì e sabato 9.30 – 23.00; domenica 9.30 – 20.30
La biglietteria chiude un’ora prima

Ingresso:
€ 12,00 intero; € 9,00 ridotto

Catalogo:
Skira

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SIRONI OVVERO UNA LEZIONE DI TRAGEDIA, UNA LEZIONE DI GRANDEZZA

Il titolo di questo mio scritto, è volutamente ripreso da alcune parole della significativa e chiara presentazione al catalogo della curatrice della mostra Elena Pontiggia. L’esposizione di Sironi al Vittoriano inaugurata il 4 ottobre 2014 si avvale di novanta dipinti, di bozzetti, di riviste e di un importante carteggio con il mondo della cultura del Novecento italiano. Così dalla prima fase giovanile dell’artista, nato a Sassari, con un positivo momento iniziale simbolista e metafisico, si passa a quella stagione novecentista e classica dove Sironi ne è il fondatore. Tra gli anni venti e gli anni trenta, Sironi avrà una crisi espressionista per culminare nella successiva avventura della pittura murale concludendo con le opere del Dopoguerra e l’Apocalissi definite il testamento spirituale dell’artista.
Concordo con la nipote, Romana Sironi, quando riporta in catalogo le parole del poeta e scrittore Guido Ceronetti parlando di Sironi: “notissimo sconosciuto…”. Esattamente, Sironi è per tanti un notissimo sconosciuto. Questo ossimoro di natura concettuale mette a fuoco la personalità maestosa, è proprio il caso di dirlo, di Mario Sironi.
Se questa mostra è stata possibile lo si deve, chiaramente, a Romana Sironi che detiene l’Archivio e che mi ha raccontato, nella brevissima quanto simpatica intervista che Le ho fatto, essersi spinta fino in Sardegna per recuperare certi ‘atti utili al completamento l’Archivio’.
Quindi un grazie doveroso alla nipote del grande Artista e un altrettanto grazie lo si deve a Alessandro Nicosia, il Presidente e creatore di Grandi Eventi di Comunicare Organizzando. Ma a scrivere lezione di tragedia (usata da me per formare il titolo) fu lo scrittore Gianni Rodari che da partigiano salvò la vita di Sironi il 25 aprile. A queste parole, sapientemente la Pontiggia ne unisce altre: ‘lezione di grandezza’. Ecco, a me sembra che tutta la Personalità e l’Opera di Mario Sironi si possano comprendere con queste due frasi.
La presentazione in catalogo della Pontiggia scorre velocemente, il suo scrivere scivola via come l’olio, infatti è un utilissimo strumento per capire ancora di più la Grandezza di Sironi. Delle opere in mostra ho gradito la visione di: ‘Il Ciclista’ del 1916, un olio su tela della Fondazione Solomon R. Guggenheim di Venezia; ‘Paesaggio (Paesaggio urbano con camion)’ del 1920 e sempre della stessa data: ‘Paesaggio urbano con taxi’ riportato in parte sulla copertina del catalogo; ‘Sintesi di paesaggio urbano’ del 1921 e con la stessa data ‘Il molo’, il plasticissimo ‘Paesaggio urbano’ del 1926 con luci, ombre, silhouette di case, ciminiere tutte rese con molta Pittura, vera Grande Pittura. Tanti altri dipinti (impossibile nominarli tutti) un ‘Nudo e albero’ del 1929 – 1930 di un colorismo e spessore dell’epitelio pittorico che ci fa capire (come se ce ne fosse bisogno) la grandezza di Mario Sironi. E ancora: ‘La Vergine delle rocce’ del 1932; i cartoni preparatori per l’Italia tra le Arti e le Scienze come ‘l’Astronomia’ del 1935 e quello ‘Studio preparatorio per la Giustizia tra la legge e la Forza’ del 1938 che misura poco più di un metro d’altezza e cinque metri e settanta centimetri di lunghezza, eseguito con la tecnica della tempera, con carboncino, matita grassa, biacca su carta da spolvero.

Felice visione per voi tutti.

Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre





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