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oltre l'arte
2013

Beni Culturali - Mostre
Mostre - Sommario




MARCELLO AVENALI
nel centenario della nascita

dal 11 dicembre 2012 al 13 gennaio 2013
Roma
Galleria André
via Giulia, 175

tel. 06/6861875

dal martedì al sabato
ore 11 – 13 e 16 – 19.30
chiuso lunedì e festivi





MARCELLO AVENALI: UN ARTISTA POLIEDRICO

Uno dei tanti motivi che ci spingono ad entrare nel mondo creativo attraverso l’Arte in genere, sia Essa pittura o scultura, poesia o letteratura, ma non solo; parlo anche di chi, in tanti altri campi del ‘pensiero’ e del ‘fare’ umano, comunque è spinto a volersi esprimere, è anche quello: “… di rimanere vivo anche dopo la morte.”
Questo ultimo concetto veniva espresso nel 1951, per la presentazione al Premio Parigi su Avenali, da Cipriano Efisio Oppo, caricaturista, pittore, organizzatore della vita culturale e artistica italiana, critico d’arte e Segretario del Direttorio Nazionale dei Sindacati delle Arti Plastiche, Segretario del Consiglio Superiore delle Belle Arti. Nato e morto a Roma rispettivamente nel 1891 – 1962.
E su Marcello Avenali, vorrei parlarvi per una serie di motivi: autore riservato, grande lavoratore e sperimentatore, ha infatti operato non solo nel campo della pittura ma anche in quello della scultura, della decorazione, del mosaico, del graffito e dell’encausto. E ancora, ha lavorato anche sulla fusione dei metalli. Attraverso tutti questi materiali, soleva definirsi “pittore”.
Ricordo che il mio Maestro Alberto Ziveri, in una intervista televisiva amava sperare di essere ricordato come: “…un bon pittore.”
Ecco, Marcello Avenali è stato un bon pittore, di quelli che oramai se ne contano appena sulla prima metà di una mano.
Si è conclusa, da poco, alla Galleria Andrè in via Giulia 175 a Roma, una mostra interessante a ricordo del centenario della nascita di Marcello Avenali.
Una scultura, tempere su carta o su tavola, collage di stoffa, olii su tela o su tavola, sono stati il corpo della mostra.
Pregevoli lavori come il ‘Nudo blu’ del 1953 o la ‘Figura seduta’ del 1955 o ancora una ‘Composizione astratta’ del 1962 dove alla predominanza di colori scuri, bruni e neri si alternano spazi irregolari di luce. E poi ancora, ‘Presenza di Matisse’ del 1968, interessante lavoro di chiari e scuri pittoricamente validi, fino ad arrivare ai collage polimaterici come quello del 1971: ‘Collage nei toni dell’arancio’.
Insomma una mostra tutta da vedere, ma essendo ormai chiusa, l’elegante catalogo si avvicina a quelle emozioni che, certamente e di gran lunga, vengono fuori attraverso la visione dal vero.

Allegra continuazione.

Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre






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