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TIZIANO Dal 5 marzo al 16 giugno 2013 Roma Scuderie del Quirinale via XXIV Maggio 16 Orario: da domenica a giovedì ore 10.00 20.00 venerdì e sabato 10.00 -22.30 Ingresso: intero 12,00 ridotto 9,50 Informazioni: tel. 06/39967500 http://www.scuderiequirinale.it |
LUNIVERSO CROMATICO:
TIZIANO VECELLIO Attraverso la densità cromatica, Tiziano impone il senso del movimento. Ma parlare di Tiziano, conosciutissimo pittore veneto, diventa oggi difficile per diverse ragioni. Lautore, alla stregua di tanti altri autori, è stato più volte riprodotto. Non solo, infatti, la possibilità qui in Italia di poter vedere le sue opere è molto ampia. Da Venezia, a Firenze, a Roma i suoi dipinti sono stati più volte esposti. Questa mostra però, alle Scuderie del Quirinale, ne racchiude una grandissima parte e rivedere immagini, anche se conosciute, rende sempre una tranquillità dellAnima. Di quella stessa Anima che il Tiziano, attraverso la pittura ad olio, è riuscito a trasmettere a noi tutti rendendolo immortale. Intorno al 1520, Tiziano diviene pittore ufficiale della Serenissima a soli trentanni e la sua fama resterà intatta a Venezia fino alla morte. Attraverso liniziale cromatismo, Tiziano arriverà alla maturità fino ad esplorarne la notte e il buio. Ma ancora di più, Tiziano reinventa una diversa dimensione delle immagini sacre, non cè infatti in lui langoscia dellAnima di fronte a Dio. Non cè tensione mistica, il sacro è sempre in dialogo con lumano e il concreto. Lultima stagione di Tiziano lo vedrà abbandonare il mito della visione classica, portandolo alla concezione della solitudine e del dramma dellesistenza delluomo. Questo concetto così meravigliosamente esposto da Rodolfo Pallucchini (Storico dell'arte italiano (Milano 1908 - Venezia 1989); direttore delle Belle Arti del comune di Venezia (1940-50) Tra i suoi scritti: La pittura veneziana del Cinquecento (1944); La giovinezza del Tintoretto (1950); Piazzetta (1956); Giovanni Bellini (1959); La pittura veneziana del '700 (1960); La pittura veneziana del '600 (1981), mi trova perfettamente daccordo. Il pittore cadorino che nasce pittoricamente a Venezia, in quella Venezia del vecchio Bellini e del giovane Giorgione è riuscito in sessantanni ad avere una carriera gloriosa. Personalmente, dei pittori veneti, amo di gran lunga più Giorgione o Bellini o Lotto. Ma questa mostra va vista sia perché cè tanto Tiziano raccolto insieme, sia perché risultano esserci, tra le tante curiosità, due dipinti interessanti. Una è la Pala dAltare Vergine con il Bambino in gloria, con i santi Francesco e Biagio e il donatore Alvise Gozzi, 1520 Ancona, Pinacoteca Civica Francesco Podesti e Galleria d'Arte Moderna dove nel retro del pannello originale, dopo il restauro avvenuto tra il 1948 e il 1951, appaiono dai quaranta ai cinquanta disegni a gessetto bianco tra cui emerge una testa di fanciullo che potrebbe essere opera di Tiziano, sia per la presenza a fine mostra di un grande dipinto (personalmente non lo conoscevo) La punizione di Marsia, 1570-1576 ca. Kromerí, State castle Archiepiscopal Chateau Kromeriz Olomouc Museum of Art. che fu eseguita da Tiziano (quadro interamente autografo) avendo già visto linvenzione di Giulio Romano per la sala di Ovidio a palazzo Te. Veramente struggente. Due originali motivi per visitare questa esposizione che, naturalmente, offre alla visione molta pittura di Vecellio. Lesauriente catalogo comprende scritti di Roberto Contini, Miguel Falomir, Peter Humfrey, Mauro Lucco, Antonio Paolucci, Elisabetta Rasy, Giovanni C.F.Villa. Interessante visione a chi vuole. Paolo
Cazzella o della Joie de Vivre
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