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AUGUSTE RODIN L'inferno di Dante Dal 29 gennaio al 4 marzo 2013 Roma Accademia Reale di Spagna tel. 06/58332721 /22 http://www.raer.it http://accademiaspagnaroma.wordpress.com |
LINFERNO DI RODIN Lieta novella allAccademia reale di Spagna al Gianicolo per gli appassionati darte! Il grande scultore Auguste Rodin è visibile con la splendida serie dei suoi bozzetti concepiti e realizzati nel 1880 per lInferno di Dante: opera di straordinario interesse grafico e pittorico, coevi della sua opera incompiuta le Porte dellInferno, opera mai compiuta. I bozzetti dellartista furono poi stampati con la tecnica della foto incisione dalla Maison Goupil, 129 eccellenti stampe a bon tireur, fra laltro ritoccati cromaticamente con la tecnica del tampone con luso di inchiostri colorati e con annotazioni originali del Maestro. Il piccolo formato dei bozzetti e luso rapido e sintetico del segno e dellannotazione tonale non deve far pensare ad unopera minore e marginale di Rodin, anzi! Qui più che mai si manifesta la pienezza e la forza creativa del maestro, la qualità espressiva del suo tratto e della sua macchia arrivano a vertici che superano ampiamente la stessa sintesi impressionista per proiettarsi prepotentemente in una modernità e in una sensibilità estetica a noi più vicina e congeniale. Nel racconto visivo di Rodin si intrecciano e si inseguono centauri démoni e anime dannate con lempito visionario ora di un simbolista alla Redon, ora con richiami di titanismo michelangiolesco, ora con echi di demonismo romantico alla William Blake: ma ogni richiamo formale e letterario poi inevitabilmente si piega alla grande sapienza disegnativa dello scultore e alla sua capacità di riassumere e completare con pochi evocativi accenni figure spazi ed emozioni in un clima di intensa qualità poetica. Ora con la punta di grafite, ora con la stecca del carboncino o col pennino dinchiostro, con luci di biacca e con velature felicissime Rodin racconta lemozionante avventura del suo inferno dantesco dove personaggi e figure celebri si alternano ad apparizioni e fantasmi confusi nel gran vortice cupo di un sogno grandioso. Quanto dissimile dalle illustrazioni di un Gustave Doré! Immerso ancora nella sua compiutezza accademica, roboante di teatrali dinamiche barocche, prestigioso illustratore per i brividi Grand Guignol del buon borghese parigino! La teatralità di Rodin si consacra invece ad una spoglia dimensione che è spazio e misura di una umanità ora feroce ora disperata ma rarefatta in una sacralità che è aldilà di qualsiasi descrittività o compiacimento scenografico, già intuita e amata nella sua assoluta, nuda bellezza. La straordinaria serie di Rodin, quasi o del tutto sconosciuta da noi, non può che essere meta preziosa e irrinunciabile per lavveduto spettatore stanco dei soliti eventi cervellotici e del tritume concettuale, pausa raffinata e godibile di un vero grande artista. Luigi M.Bruno
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