Milano
Triennale
DRACULA
e il mito dei
vampiri
Dal 23 novembre 2012 al 24 marzo 2013Tel.
02/7243420845496874
http://www.triennale.org/it/
http://draculamilano.com/
DRACULA!ARIDATECE
EcoTipo
1993 - Dracula
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VARIAZIONI IN PUNTA DI CANINI Alcuni personaggi letterari hanno
avuto maggior fortuna di altri sullo schermo e nei
fumetti. Nascono dal folclore popolare per vivere di luce
propria nelle diverse versioni cinematografiche e
televisive, nei fumetti e nei cartoon, sino ai videogame.
Nellanno appena trascorso si sono inaugurate due
mostre per rendere omaggio a due personaggi come Tarzan e
Dracula, nati dalle leggende e dai miti delle varie
culture per dar vita ad un immaginario globale.
Tartan e la sua leggenda di un uomo allevato dalle
scimmie, debuttò, grazie alla penna dello scrittore
americano Edgar Rice Burroughs nel 1912 sulle pagine
della rivista All Story Magazine.
Nello stesso anno moriva lirlandese Bram Stoker, lo
scrittore che, nel 1897, pubblicò il romanzo dedicato a
Dracula.
La saga cinematografica dedicata al signore della foresta
inizia con Tarzan delle scimmie (Tarzan of the Apes) nel
1912, mentre è di dieci anni dopo il debutto del
Vampiro, ma ora i destini dei due personaggi si
incrociano attraverso Kellan Lutz, ex vampiro in Twilight
(2008), che è Tarzan nel film di Reinhard Kloos in
uscita nel 2013.
Tradizione orale di paure arcaiche per concretizzarsi
sulla carta e offrire differenti letture di un umano
allevato dagli animali, possono essere lupi o scimmie, in
Europa o in Africa, magari in India, per esaltare in
Tarzan leroe positivo, anche prima di Kipling, che
vede il Mondo con occhi ingenui senza contemplare linganno
come modalità di vita.
Mentre il personaggio di Dracula non rimane rinchiuso
nella lettura stereotipata del cattivo contro il buono.
con gli anni Dracula e il resto del Mondo si confondono
in un vortice di bene e male. Da lorrorifico
Nosferatu di Murnau ai bellocci vampirotti di Twilight
che saltellano tra le
sequoie dellOregon, dal linguaggio metaforico del
cinema espressionista alle atmosfere rarefatte di unimmaginaria
provincia del profondo sud-est statunitense di True Blood, è uninterminabile elenco
di riletture e stravolgimenti di un personaggio
identificato dai timori più atavici di ogni cultura come
il male, sia come Vampiro o Ghul, Gorgone o Sfinge, ben
prima di opporsi a Cristo.
Vampiri che disdegnano il palesarsi allumanità e
quelli che vivono tra le persone e le persone ne sono
amici o ostili, sino a ipotizzare una guerra al diverso.
La mostra milanese Lurlo di Tarzan si
è conclusa a settembre, quella dedicata a Dracula e il mito dei
vampiri sarà possibile visitarla sino al 24 marzo
2013 negli spazi della Triennale.
Un omaggio all'immortale vampiro, principe della notte,
antesignano di una lunga serie di emuli più o meno
fascinosi. Dai lontani trascorsi folclorici allo sviluppo
nellambito illuministico, sino alla
contemporaneità della vampiromania che
continua a sedurre adolescenti e non solo.
Un centinaio di opere tra dipinti, incisioni, disegni,
documenti, oggetti storici, costumi di scena e video -
affronta e indaga la figura del vampiro per antonomasia,
partendo dalla dimensione storica per procedere alla
trasfigurazione letteraria, fino ad arrivare alla
trasposizione cinematografica e, infine, alle
implicazioni sociologiche del mito di Dracula. Un vero e
proprio viaggio nel mondo vampiresco che, al contempo,
analizza il contesto storico e quello contemporaneo,
passando in rassegna oggetti d'epoca e design dei nostri
giorni, miti antichi e divi di oggi, per contribuire alle
celebrazioni per il centenario della sua scomparsa di
Bram Stoker.
Lanniversario della morte di Bram Stoker è stato
anche loccasione della lettura di Dracula nella
rubrica di Ad Alta Voce su Rai Radio3.
Un testo, anche se datato, che aiuta ad avere un ampio
panorama, con tutti i limiti di una pubblicazione con
trentanni di longevità, sulle coinvolgenze
vampiresche, nei vari ambiti dellumana conoscenza,
dal folclore alla storia, passando per le varie
espressività artistiche, è I vampiri di M.D, Cammarota
Jr. (Ed. Fanucci).
Gianleonardo
Latini
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