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SAN FRANCESCO Capolavori nei secoli e testimonianze dal territorio reatino Dal 16 giugno al 4 novembre 2012 Rieti Sedi della mostra: Museo Civico sezione storico artistica Palazzo Comunale P.zza Vittorio Emanuele II, 1 Museo dei beni ecclesiastici della Diocesi di Rieti - Palazzo Papale Via Cintia, 83 Palazzo Potenziani Fondazione Varrone Via dei Crispolti, 24 Orari: dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 19.00 la biglietteria chiude alle ore 17.00 Biglietti: intero 10,00 ridotto 8,00 soci Touring Club Italiano, soci ICOM , studenti universitari, over 65 e gruppi superiori alle 20 persone Ridotto 5,00 ragazzi dai 10 ai 18 anni Gratuito guide turistiche e giornalisti Informazioni: tel. 0746/259291 http://www.francescoilsanto.it/ |
SAN FRANCESCO NELLARTE Spesso mi sono ritrovato a suggerire la visita delle mostre per limportanza che queste avevano su un particolare tema dellespressione dellanimo umano. Quella che suggerisco ora, oltre ad essere il francescanesimo rappresentato dalle opere darte, è anche il francescanesimo vissuto dei Santuari, attraverso gli stessi sentieri del Cammino di Francesco in uno spazio che può essere percorso in una sola giornata. La mostra ideata da Anna Imponente e Gianfranco Formichetti nasce dalla collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio e il Comune di Rieti. Sono venuto a Rieti per conoscere la mostra Francesco, il Santo, che si articola in tre diverse sedi. Nella prima sede, al Museo Civico, vengono presentati Capolavori provenienti da tutta Italia, opere di grandi artisti come Cimabue e Margarito dArezzo, Antoniazzo Romano, Correggio e Tiziano, Annibale Carracci, Pietro da Cortona, Gianbattista Tiepolo, Domenico Morelli, Duilio Cambellotti e Adolfo Wildt fino a Mimmo Paladino e Norberto. Nella seconda sede, il Salone delle Udienze del Palazzo Papale che ospita il Museo dei Beni Ecclesiastici, sono esposte le opere provenienti dal territorio reatino come dipinti, sculture e preziosi paramenti sacri, tra le più notevoli quelle di Vincenzo Vanenti, Giovanni Paolo Cardone, Francesco da Castello fino a Bartolomeo Manfredi e a Staffano Di Stasio. Nella terza e ultima sede, alla Fondazione Varrone, sono raccolti oggetti preziosi: codici, incisioni, stampe, reliquiari, abiti. Oltre alle tre sedi saranno predisposti anche due itinerari turistici sul francescanesimo: uno a Rieti e laltro che seguirà il percorso del Cammino di Francesco. Inoltre visite guidate nei quattro santuari che conservano le testimonianze del passaggio del Santo: quello di Poggio Bustone dove giunse nel 1209, nel monastero di Greccio nel Natale del 1223 dove realizzò la rievocazione della nascita di Gesù mediante il celebre Presepe vivente, a Fontecolombo definito Sinai francescano dove scrisse nel 1223 la Regola definita dellOrdine, nel santuario della Foresta dove compì il miracolo delluva. Il catalogo, edito da DeriveApprodi, riccamente illustrato e di formato insolito, rimane lo strumento principale per ripercorrere tutte le tappe delle tre sedi espositive. Nel mese di ottobre verranno organizzate alcune conferenze il cui calendario verrà pubblicato sul sito della mostra e sul link nel sito della Soprintendenza . Le conferenze, dedicate ad alcuni dei capolavori esposti vedranno il coinvolgimento di studiosi del francescanesimo e storici dellarte. Mediante lAPPFrancesco il Santo sono consultabili le opere esposte nelle tre sedi della mostra. Nei mesi di settembre e ottobre si organizzerà una rassegna cinematografica su San Francesco dal cinema muto ai giorni nostri. Unico peccato veniale dellAmministrazione retina è che le tre sedi espositive non sono indicate da segnaletica. (questo quando sono andato a visitare la mostra). Paolo Cazzella
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