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oltre l'arte
2012

Beni Culturali - Mostre
Mostre - Sommario






VERMEER
Il secolo d'oro dell'arte olandese
Dal 27 settembre 2012 al 20 gennaio 2013

Roma
Scuderie del Quirinale

Orario:
da domenica a giovedì
dalle 10.00 alle 20.00
venerdì e sabato
dalle 1000 alle 22.00

Informazione e prevendita:
tel. 06/39967500

http://www.scuderiequirinale.it/Home.aspx

Catalogo:
Skira



IL PITTORE DELL'ORECCHINO DI PERLA CON RAGAZZA

Anni fa ebbero gran successo un romanzo ed un film dal titolo la “Ragazza con l'orecchino di perla”, ambedue ispirati ad un quadro che rappresenta una giovane donna vista di tra quarti con un turbante, un vestito all'antica ed un orecchino con una perla di grandi dimensioni. Il romanzo ed il film hanno rinverdito il ricordo dell'autore del dipinto, un pittore olandese conosciuto ma non notissimo al grande pubblico: Johannes Vermeer. Si tratta di un artista della cui vita non si sa molto e che essendo morto sulla quarantina non ha lasciato un cospicuo numero di opere; nacque a Deft nel 1632 da famiglia borghese e protestante che gestiva una locanda, il padre era anche mercante d'arte; successivamente sposò una donna cattolica e si convertì trasferendosi nel quartiere cattolico di Deft dove visse, con molti figli, una vita non agiata.
Nel 1653 risulta iscritto nella corporazione dei pittori, la Gilda di San Luca,anche se in posizione appartata, in seguito la sua posizione migliorò diventando capo della Gilda. Morì precocemente nel 1675 lasciando alla famiglia debiti e quadri invenduti e su di lui scese una cortina di oblio dal quale emergeva soltanto il nome mescolato a quello di molti altri pittori olandesi della sua epoca che originarono quel fenomeno artistico noto come pittura “borghese”. Sino ad allora la committenza era stata religiosa o nobiliare ed i dipinti richiesti erano grandi pale d'altare o dipinti di cospicue dimensioni con soggetti storici o mitologici per i grandi saloni delle dimore nobili.
L'affermarsi della borghesia mercantile, artigiana e burocratica basata soprattutto in Olanda sui commerci dette origine ad una pittura di tipo “arredativo” con dipinti di dimensioni contenute, data la minor vastità delle abitazioni, con soggetti con scene di genere, piccoli ritratti non in pose solenni, interni abitativi, nature morte, scorci di città, paesaggi marini o di campagna. In questo genere Vermeer fu un maestro; di lui sono noti solo un paio di quadri a soggetto religioso “Santa Pudenziana” e “Allegoria della Fede”, per il resto dipinse quadri rappresentanti con cura minuziosa interni di case borghesi lussuosi ma non fastosi, immagini di uomini e soprattutto donne colte in atteggiamenti di vita e non in pose auliche; altri quadri mostrano esterni cittadini come la deliziosa “Stradina”.
A Vermeer la critica attribuisce con certezza 37 quadri ed è stato molto controverso il riconoscerli in quanto tra fine '800 ed i primi decenni del '900 ci fu un revival dell'artista che invase il mercato con moltissimi falsi alcuni dei quali di alta qualità e difficilmente distinguibili dallo stile dell'artista. La sua tecnica consisteva in trasparenze create con piccoli punti ravvicinati, uso di strumenti ottici per la minuziosità delle proporzioni, vivezza e qualità del colore su cui predominano il blu ed il giallo la cui mescolanza ricrea il cielo dell'Olanda, rigore compositivo e ricchezza di particolari.
Nei musei italiani non è ospitato alcun quadro dell'artista, le esposizioni tenute sono state rare e con pochi quadri e quindi è di estrema rilevanza la mostra che si tiene presso le Scuderie del Quirinale, organizzata a cura della Azienda Speciale Palaexpo.
I quadri di Vermeer esposti sono otto contornati da una cinquantina di opere di pittori olandesi della stessa epoca in modo che la mostra travalica la personalità del Vermeer per diventare una sorta di esposizione della pittura “ borghese” della prima metà del '600. I visitatori sono accolti dal quadro “la Stradina” piccolo, modesto ma di grande fascino, seguono al pianterreno tanti quadri di altri artisti olandesi, in una sala la “Santa Pudenziana” si confronta con un quadro di identico soggetto opera dell'italiano Felice Ficherelli detto il Riposo che può significare un certo rapporto, non documentato, del Vermeer con la contemporanea pittura italiana. Al primo piano piccoli deliziosi quadri mostrano scene di interni o immagini di persone, tra loro spicca “la Ragazza con il cappello rosso” dell'artista che mostra una giovane dal viso allungato con uno strano cappello di un colore rosso squillante.
La mostra si conclude con il quadro “Allegoria della Fede” opera degli ultimi tempi della vita del Vermeer forse dipinto per attestare la validità della sua conversione alla fede cattolica. Purtroppo è assente la “Ragazza con l'orecchino di perla” di cui il museo proprietario non ha voluto privarsi; comunque tutto quanto esposto è godibilissimo e di altissima qualità ed interesse.

Roberto Filippi






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