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LA MUSICA IN PITTURA
Orario: 9/19, lunedì
chiuso Siena Catalogo: Skira |
LA MUSICA
IN PITTURA Una mostra insolita è quella che si tiene a Roma a Palazzo Barberini; i quadri esposti non sono dello stesso pittore, nè di una scuola o di un movimento artistico, sono quanto di più diverso ed eterogeneo si possa vedere ma c'è un qual cosa che li collega idealmente tutti: rappresentano scene in cui appaiono strumenti musicali o musici o sono comunque legate ad eventi musicali. La mostra, ideata dalla Fondazione Accademia di Santa Cecilia, dalla Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici, dal Comune di Siena e da Santa Maria della Scala, intende presentare, prima a Roma e poi a Siena, una serie di dipinti che rivisitano l'evoluzione della rappresentazione di scene a carattere musicale tra la: fine del '500 e il '600. Strumenti musicali e suonatori erano apparsi in pittura anche in precedenza ma raramente e sovente legati a: figure angeliche; nel periodo preso in esame, invece, la musica nei suoi vari aspetti si presenta molto più frequentemente nei dipinti divenendone in alcuni casi protagonista. L'itinerario della mostra si svolge in varie sezioni partendo dalle prime apparizioni di scene musicali nelle aree di cultura veneta, lombarda ed emiliana; segue il periodo di fine XVI secolo con l'affermarsi del Caravaggio che fu un maestro del genere "musicale" influenzando anche la produzione della con temporanea ed opposta pittura classicista della scuola dei Carracci. I caravaggeschi addirittura dipinsero una serie di quadri con suonatori e con concerti creando una moda che si sviluppò nei primi anni del '600, attivi in questo campo furono Manetti, Petrazzi, Strozzi ed alcuni fiamminghi come Calvaert e Ten Bruggen; in molti casi la musica o la presenza di suonatori era associata a scene di genere e legata a temi di sensualità ed erotismo, naturalmente visto con gli occhi e la morale dell'epoca. Un'ultima sezione contiene dipinti di personaggi che fanno riferimento all'arte della musica: Santa Cecilia, David, Apollo, angeli suonatori, muse, mostrando le varie interpretazioni fatte dai diversi autori. Una mostra veramente interessante ed unica nel suo genere. Roberto Filippi |