Chiesa rossa, 1917
WASSILY
KANDINSKY
TRA MONACO E MOSCA 1896-1921
Roma
Complesso del Vittoriano
vi San Pietro in Carcere (Fori Imperiali)
dal 7 ottobre 2000 al 4 febbraio 2001
informazioni e prenotazioni 06/6780664
Costo del biglietto rid..£10.000
Costo del biglietto intero £15000
Catalogo: Edizioni Gabriele Mazzotta £ 48.000
Composizione VII,
1913
|
WASSILY KANDINSKY TRA MONACO E MOSCA 1896-1921
Sicuramente una delle personalità artistiche più
decisive dell'arte contemporanea, Wassily Kandinsky, ci
ammalia dalle pareti del Il Complesso del Vittoriano che
ne ospita un'eccezionale mostra monografica. Quasi cento
opere in gran numero inedite al pubblico italiano, tra
xilografie, dipinti ed acquerelli illustrano l'intero
percorso artistico del padre dell'astrattismo lirico, dal
1896, fino al 1921 quando, ritornato in Russia, fonda
l'Accademia di Scienze dell'Arte.
Sono esposte, nello splendido spazio museale, opere del
grande artista russo provenienti dal Museo Russo di Stato
di San Pietroburgo, dal Museo Puskin di Mosca, dalla
Galleria Tret'jakov. Venticinque anni di lavori che
segnano il percorso stilistico dell'artista dall'idea
post-impressionista sino ad approdare all'astrazione
passando per tre diversi momenti: i primi anni segnati
dalla ricerca e dagli studi di passaggio ad olio e le
grafiche dichiaratamente Jugendstil, la crescente
affermazione di una "sonorità" compositi va
astratta ed il ritorno alla madrepatria con il confronto
con le esperienze supremative e costruttiviste.
Tra le novanta opere esposte, molte famose come
Murnau-Paesaggio estivo, Il muro rosso e Dame in
crinolina del 1909; la ComposizioneVII del 1913, che fa
parte della famosa serie delle Improvvisazioni ed è
esposta in Italia per la prima volta, la Piazza rossa del
1916 e la Composizione di linee e colori del 1920.
ComposizioneVII del 1913 proveniente dalla Galleria
Tret'jakov di Mosca e mai esposta in Italia è
considerata dalla critica, come una delle più
significative icone dell'arte del 900, l'opera principale
del periodo monacense, il coronamento delle ricerche
tematiche e stilistiche di quegli anni e la più compiuta
rappresentazione delle idee estetiche dell'artista. E'
una turbinosa visione apocalittica in cui Kandinsky nel
rifiuto del reale verso una pura spiritualità, esprime
il significato della propria opera.
"Composizione" per Kandinsky era quell'opera
che portava a compimento un lungo travaglio espressivo.
" Espressioni che si formano in me in modo
particolarmente lento, le quali, dopo i primi abbozzi,
vengono da me esaminate e rielaborate a lungo in modo
quasi pedantesco". Nell'opera Kandinsky racchiude
tutti i temi ricorrenti in quegli anni di sperimentazione
artistica come il Diluvio, la Resurrezione, il Giudizio
Universale, che vengono riassunti e trasformati in una
nuova formulazione artistica, distruggendo o comunque
velando l'esteriorità figurativa.
La mostra che attinge ai ricchi musei russi e a quelli
viennesi raccoglie numerosi altri dipinti considerati
importanti: Di Kandinsky Murnau, paesaggio estivo (1909)
rappresenta la fase primitiveggiante, dove colore e forme
iniziano a scindersi, mentre Macchia nera (1912) porta a
compimento il processo dell'astrazione che il russo
teorizza nell'Almanacco del Cavaliere azzurro (1912) al
quale collabora pure Schõnberg. La mostra può essere
considerata come una retrospettiva russa visto che fino
ad ora i grandi musei russi hanno esposto separatamente
le loro opere.
Maria Rosaria Suma
|