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CARAVAGGIO Dal 20 febbraio al 13 giugno 2010 Roma Scuderie del Quirinale via XXIV Maggio,16 Orario: da domenica a giovedì dalle 10.00 alle 20.00 venerdì e sabato dalle 10.00 alle 23.00 Informazioni: tel. 06/3997500 www.scuderiequirinale.it Catalogo: Skira |
RIAPPARE IL PITTORE MALEDETTO Nellultimo
decennio del secolo scorso si sono tenute a Roma varie
mostre sul Caravaggio da quella del 1992 a Palazzo
Ruspoli a quelle sulla committenza Mattei nel 1995 e
Giustiniani nel 2001, da quella su Caravaggio
e i suoi del 1999 allUltimo
Caravaggio del 2004. In tutte il nome
dellartista lombardo faceva da richiamo ma parte
delle opere esposte era di seguaci, imitatori,
contemporanei. Poi per diversi altri anni cè stato
un periodo di stasi ma ora il pittore dalla triste fama
riappare in una mostra che si tiene alle Scuderie del
Quirinale per ricordarlo nel quarto centenario della
morte. Si tratta dellesposizione di sole
ventiquattro opere con sicuro e rigoroso accertamento
della paternità dellartista che ripercorrono la
sua non lunga e tormentata vita. Il Caravaggio,
anagraficamente Michelangelo Merisi, nacque a Milano nel
1572 da famiglia originaria del centro lombardo da cui
prese il nome, dal 1584 al 1588 frequentò la bottega di
Simone Peterzano ma del suo apprendistato milanese non
conserviamo opere e ben poche notizie. Intorno al 1592
appare a Roma dove per alcuni anni visse vita oscura
lavorando per committenti privati ed iniziando la ricerca
di mecenati di rango, forse lavorò presso la bottega del
Cavalier dArpino allora pittore molto rinomato. Le
prime opere: il ragazzo con il cestino di frutta, il
Bacchino malato, il suonatore di liuto, la buona ventura,
la fiscella, mostrano caratteristiche di contorni
essenziali, di colori chiari, di luce che poi si
evolveranno nella sua arte successiva. Allinizio
del nuovo secolo entrò in contatto con i Mattei, i
Giustiniani, i Del Monte che commissionarono diversi
dipinti e con prelati che gli affidarono la decorazione
della Cappella Cerasi a Santa Maria del Popolo e
Contarelli a San Luigi dei Francesi. Nei primi anni del
600 raggiunse gran fama ma tenne vita sregolata, da
cui la fama che lo perseguita, nel 1601 ferì un uomo,
nel 1604 fu condannato per rissa e oltraggio ai birri,
nel 1606 in unaltra rissa non si sa se per motivi
di gioco o di donne uccise un uomo. Condannato fuggì
prima nei feudi dei Colonna poi a Napoli, dove nel 1607
dipinse la Madonna del Rosario e le Sette Opere di
Misericordia, poi si recò a Malta dove per il Gran
Maestro dei Cavalieri nel 1608 creò quel capolavoro che
è la Decollazione del Battista. Evaso da Malta dove era
di nuovo finito in carcere si recò in Sicilia dove
lasciò sue opere a Messina, Palermo e Siracusa; tornò
poi a Napoli dove fu ferito in una rissa ed in attesa del
perdono, più volte implorato, di Papa Paolo V andò a
Porto Ercole dove morì forse di febbri malariche il 18
luglio del 1610. Al contrario dei pittori della sua epoca
educati alla scuola rinascimentale del disegno e della
prospettiva Caravaggio non disegna, ignora la
prospettiva, si limita ad incidere sulla preparazione
della tela sommari abbozzi, i suoi quadri non hanno
azione e secondo le idee del tempo sono sovente privi di
decoro perché rappresentano personaggi umili in
atteggiamenti dimessi; da qui il rifiuto di alcune sue
opere da parte di committenti di gusti tradizionali. Fu
chiamato anche il maestro della luce per luso
particolare che ne fece, non più luce diffusa e ferma ma
violente sciabolate provenienti dal nulla che illuminano
il personaggio principale o quellaspetto della
composizione che lartista considera significativo.
Claudio Strinati ha ideato la mostra che è stata curata
da Rossella Vodret e Francesco Buranelli con allestimento
dellarchitetto De Lucchi. Cè voluto un anno
di preparazione per raccogliere le opere esposte
provenienti da musei italiani e stranieri riuscendo ad
ottenere quadri da istituzioni che intendevano
anchesse celebrare il centenario caravaggesco.
Lesposizione si suddivide in tre sezioni in ordine
cronologico allestite con sfondo di diverso colore: verde
per il periodo giovanile (1592/99), rosso per il periodo
del successo (1600/06), grigio per la fuga e la morte
(1607/10). Si susseguono opere famose ma per lo più note
solo da riproduzioni, si parte con la
Fiscella proveniente dallAmbrosiana,
dono del Cardinale Federico Borromeo, da cui esce per la
prima volta dopo quattro secoli, due versioni della
Cena di Emmaus una da Londra laltra da
Brera, il Suonatore di Liuto
dellErmitage, Amor omnia vincit da
Berlino, la Deposizione dai Musei Vaticani, i
Bari da Fort Worth, la Cattura di
Cristo da Dublino, LAnnunciazione
da Nancy, restaurata per loccasione dallIsCR
ed infine il Davide e Golia che secondo
Calvesi rappresenta lultima implorazione di grazia
del Caravaggio che rappresenta se stesso da giovane nel
Davide e nella testa mozza di Golia il suo volto
sofferente per la condanna e il bando da Roma città del
suo trionfo e del suo cuore. I quadri esposti sono
ventiquattro sui poco più di sessanta certi
dellartista ma a Roma ne sono visibili molti altri
lasciati nelle loro sedi abituali: le chiese di San Luigi
dei Francesi, di SantAgostino, di Santa Maria del
Popolo, la Galleria Borghese, quella Doria Pamphily, il
Museo di Palazzo Barberini ed è infine eccezionalmente
visibile lunico olio su muro dellartista,
Giove, Nettuno e Plutone sul soffitto di un
camerino del Casino Boncompagni Ludovisi un tempo Del
Monte, mecenate del pittore. Roberto Filippi |
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