Roma
Galleria Maria Grazia Del Prete
via di Monserrato, 21
Carlo Fei
BLACK LIGHT
Dal 18 dicembre 2008 al 7 febbraio 2009
Informazioni:
Tel. 06/68892480
www.galleriadelprete.com
www.carlofei.com
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“BLACKLIGHT”— LA NOSTRA
TERRA
Lo scuro che predomina nelle foto di Carlo
Fei è la “luce nera” che taglia e definisce i contorni aspri e vitali
della collinosa Val di Luce toscana. Per contrasto, sui contorni
abbuiati di una natura scelta e vissuta nel profondo di una decisa
acquisizione emotiva saetta, quasi un messaggio celeste, il riverbero di
raggi lampanti, diagonali di luce, nell’evocare improvvise folgorazioni.
Sull’ostinato crepuscolo (alba? Tramonto?) queste soprannaturali ferite
di luce ricapitolano forse memorie e ritorni di una terra come rivissuta
in sogno, ritrovata non già viva di densa quotidianità ma ,appunto, come
rievocata bella eppur desolata attraverso un percorso onirico che ne fa
regione ancestrale di immemori miti.
Forse come noi potremmo rivedere e rievocare la nostra terra in cui
fummo e di cui fummo figli, il perimetro dei nostri giochi e dei nostri
sogni, nell’istante definitivo che ne fa intuizione e riassunto; nel
momento terribile e dolcissimo in cui ci chiama e si riappropria per
sempre di noi, madre (o anche leopardiana matrigna), divoratrice e nello
stesso tempo tenero nutrimento, campo assoluto in cui si misura il gioco
del nostro esistere. Quella terra fu nostra e noi le apparteniamo, essa
riappare nel buio e lentamente si sostanzia di materia e d’aria: ci
chiama con le luci e le ombre di un ritorno necessario, inevitabile.
Da dove giunge la folgore che la attraversa? E’ l’ispirazione
apocalittica di un Dio dimenticato? E’ la scala abbagliante che la solca
e la ascende? E’ forse, naturalmente, il grido, il richiamo che ci
riconosce e ci indica la strada attraverso le incerte penombre, la
strada che ci riporta a casa. Quella terra è la nostra, da sempre.
Luigi M. Bruno
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