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ATTESA NON CERCA PIU' RISPOSTE, 2012 olio su tela, cm 210x200 Roma |
GESTAZIONE: FEMMINILE
ODISSEA DI CLAUDIA BELLOCCHI Con Gestazione lartista italo-argentina Claudia Bellocchi intende percorrere loscuro e al contempo solare, affascinante viaggio nel profondo delluniverso femminile, viaggio che si dipana e si decodifica con luso folgorante, stravolgente del colore con le sue qualità ora di violenta immediatezza, ora di misteriosa sotterranea evocazione. Lartista nelluso dei colori elementari, assoluti, realizza una pittura irruente, apparentemente irriflessiva, tra fauve e apocalittica, ma che con coraggio e disarmante sincerità illumina crudeli e squisite rivelazioni dellEs femminile. Naturalmente la sessualità è qui nel pieno del suo strapotere immaginifico, quasi una smisurata divinità primordiale a cui si sacrifica la centralità del desiderio erotico ma anche la scoperta del mondo come appartenenza di sé e di sè al mondo, in una totalità cosmica che atterrisce e innamora. Così lOdissea al femminile si manifesta e conclude per tappe o soste decisive, quasi un viaggio iniziatico che come per lumana gestazione dalloscuro, nascosto alimentarsi, matura e si realizza nel sole e nel sangue delleterno nodo esistenziale. Nell Ardore dellEs il fuoco irresistibile della prepotente sessualità primigenia che divora cielo e terra; in Senza nome loscuro protagonista che muove i fili nascosti e irresistibili (il doppio Jekyll-Hyde o la Bestia a cui soggiace la Bella nella sua favola antica?). Tra me e me la fanciulla (bambola? prostituta? mènade?) è nel candore, ancor più nellinnocenza assoluta, spavalda e infantile, di un eros generoso e appassionato ad onta di ogni artificio e finzione seduttiva. Nell Attesa non cerca più risposte il viaggio si fa acquatico e lunare nella celata intuizione dun misterioso concepimento. Nel buio della caverna che adombra e nasconde il miracolo stesso dellamore e della vita, dipanando corporee e astrali emozioni, lartista ci conduce infine nella stanza riposta del suo totale proporsi, quasi impudica confessione di sé e del mondo che le appartiene come dono e come consapevole conquista. Luigi M. Bruno
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