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Roma Palazzo Braschi sino al 15 luglio 2012 Orario: dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 20.00 Informazioni: tel. 060608 http://www.museodiroma.it/ http://www.museodiroma.it/sede/palazzo_braschi |
LA RESURREZIONE DEL CARAVAGGIO Ho avuto modo di vedere il dipinto del Caravaggio, a conclusione di un restauro durato sette mesi. La tela è esposta a Palazzo Braschi fino al 15 luglio 2012, per tornare poi nella sua Terra natìa, vale a dire nella chiesa dei Padri Crociferi di Messina. Lintervento di restauro è stato eseguito magistralmente dallISCR (Istituto Superiore per la Conservazione e Restauro del Mibac). Nella tela viene raffigurato un Cristo con lindice puntato (ci ricorda molto la Vocazione di S. Matteo in S. Luigi di Francesi) verso il corpo di Lazzaro. Lazzaro apre le braccia a ricordare il Cristo in Croce, una mano perfettamente al centro della tela illuminata solo nellindice e nel pollice che riceve, attraverso il gesto del Cristo, il soffio vitale. Gesto ispirato sicuramente alla Creazione di Adamo di Michelangelo nella Cappella Sistina. Laltra mano di Lazzaro è vicino al teschio a testimonianza dellavvenuto miracolo del Cristo, il passaggio dalla morte alla vita. Attorno al corpo di Lazzaro ci sono delle figure nellatto di sostenere il corpo che si sta rianimando. Fino a qui la descrizione aneddotica del quadro, ma quello che rende contemporaneo questo dipinto e quindi capolavoro dei capolavori, è un gruppo di persone che sono alle spalle del Cristo in alto a sinistra. Persone che stanno assistendo allevento, testimoni della storia, né più né meno di quelle persone che dietro le grate assistono alla Decollazione del Battista sempre di Caravaggio a Malta. Persone come il gruppo che assiste alla fucilazione nellentusiasmante dipinto di Goya: La fucilazione del 1808. Persone che racconteranno i fatti, la creazione della storia. Fin qui tutto preciso ma, ripeto, la contemporaneità di questo dipinto è proprio nel gruppo di quelle tre persone, una in particolar modo che essendo in dietro, si suppone si sia messa in punta di piedi, perché alza la testa per veder meglio quello che accade. Ecco, al miracolo biblico del Cristo ne avviene un altro del Caravaggio che senza dubbio avrà vissuto la scena, ma inserire una persona che alza la testa per vedere meglio cosa succede è così contemporaneo che rende il quadro ancora più interessante di quello che è nella sua totalità. Bisogna affrettarsi ad andare a vederlo, un quadro così non lo si può perdere. Paolo Cazzella
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