LA REGINA ARSINOE
Un ritratto bronzeo tolemaico da Mantova a Roma
Dal 3 aprile al 6 luglio 2008
Roma
Musei Capitolini
Orario:
dal martedì alla domenica
dalle 9.00 alla 20.00
chiuso tutti i lunedì e il 1°maggio
Biglietto:
ingresso integrato
Euro 8,00 intero e Euro 6,00 ridotto
Informazioni:
tel. 060608
www.museicapitolini.org
Catalogo:
Palombi Editori
|
UNA REGINA ASSASSINATA
Secondo le fonti storiche Arsinoe III
moglie e sorella del Re d’Egitto Tolomeo IV Filopatore fu uccisa in una
congiura di corte subito dopo la sospetta morte del marito nel 204 a.C.
I coniugi erano membri della famiglia dei Tolomei che giunsero al
governo dell’Egitto nel 305 a.C. con il capostipite Tolomeo di Lago
detto Sotere; costui era uno degli alti ufficiali di Alessandro Magno e
alla morte del grande condottiero insieme ad altri generali si impadronì
di parte dell’impero macedone. A lui toccò lo stato più prospero ed uno
dei più civili del Mediterraneo: l’Egitto ricco di una eccezionale
produzione agricola e di grandi commerci basati soprattutto sul porto
della città di Alessandria da poco fondata : Per oltre due secoli e
mezzo si succedettero sul trono vari sovrani a nome Tolomeo mantenendo
in parte le loro caratteristiche greco-macedoni ed in parte imitando le
antiche dinastie faraoniche per il fasto della corte, la concezione
divina della monarchia e l’uso di sposarsi tra fratello e sorella per
mantenere pura la discendenza. Si alternarono periodi di grande
prosperità ed altri di decadenza sino a giungere a Tolomeo XIV che sposò
la sorella Cleopatra le cui vicende sono ben note e che coinvolse nelle
contese egiziane i Romani e poi Cesare, Antonio ed Ottaviano finché nel
30 a.C. l’Egitto divenne provincia romana.
Arsinoe III visse nella seconda metà del III secolo a.C. ed intorno al
220 sposò il fratello Tolomeo IV Filopatore con il quale iniziò la
decadenza della dinastia; corrotto e dissoluto fu schiavo dei
consiglieri Sosibio e Agatocle che lo spinsero a far uccidere la madre
Berenice ed il fratello Mangas e, su istigazione della sua amante
Agatoclea, ad esiliare la moglie. Questa invece era decisa ed energica
dimostrando il suo coraggio nella battaglia di Rafia nel 217 a.C.
combattuta e vinta contro i Seleucidi di Siria , era popolarissima fra i
sudditi come testimoniano le sue molte effigi su monete, statue e
rilievi datate in parte mentre era in vita ed in parte durante il regno
del figlio Tolomeo V Epifane. Dopo la morte di Tolomeo IV, forse ucciso,
Arsinoe già emarginata dalla corte fu fatta assassinare dai consiglieri
del re che assunsero così la reggenza in nome del minore Epifanie. Poco
tempo dopo una violenta insurrezione popolare vendicò l’amata regina con
la strage dei suoi assassini e dei loro complici. Tra le varie immagini
di Arsinoe III spicca per rarità e qualità una testa bronzea, parte di
una statua intera, di misura leggermente superiore al vero, che mostra
l’effigie della regina in nobili fattezze classiche ; l’opera fu donata
al Museo Civico di Mantova nella prima metà dell’800 da Giuseppe Acerbi
già console austriaco ad Alessandra d’Egitto ed è uno dei rarissimi
bronzi di provenienza egiziana.
In questi giorni a Mantova in Palazzo Te è in corso la mostra “ La Forza
del Bello” e vi sono ospitate alcune opere di scultura greca,
provenienti dai Musei Capitolini, tra cui il celebre “Spinario” , in
cambio è stata inviata a Roma la testa di Arsinoe che sarà visibile fino
a luglio.
Il sovraintendente prof. La Rocca ha preannunciato, senza entrare in
dettagli, future “visite” di altri capolavori ai Musei Capitolini ed
anche nuove acquisizioni.
Roberto Filippi
|