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I NUDI ARCHETIPI DI CARLO LORENZETTI Carlo Lorenzetti,
classe 1934, esordiente già nel ‘59 vincendo un importante premio
nazionale, con la prima “personale” nel 1962, invitato ad esporre in
seguito a fianco di grandi contemporanei (Arp, Calder, Moore), assomma
nel corso degli anni avvenire i frutti di una profonda e intensa
sperimen¬tazione plastica. Le sculture di Lorenzetti, realizzate con
piastre e superfici metalliche (acciaio, ferro e alluminio) tendono ad
una sintesi formale essenziale, accentrando in lineari monotipi la
nudità di un assoluto, un’idea che è quasi la realizzazione materiale di
un’entità, un archetipo (direbbe Jung) primigenio. In questa singolare
linearità, scevra di calligrafismi e di “cornici” è il fascino pur
freddo e distaccato delle incorruttibili forme di Lorenzetti. Luigi M. Bruno |
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