CONTRO IL BAROCCO
apprendistato a Roma e pratica dell’architettura civile in Italia 1780 –
1820
Dal 20 aprile al 19 maggio 2007
Roma
Accademia Nazionale di San Luca
Tel. 06/6798850
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CONTRO IL BAROCCO
Carte, disegni,
appunti: una serie di testimonianze in ricordo di quella proficua e
intensa stagione che visse l’architettura italiana nel corso della
seconda metà del XVIII secolo.
La mostra “Contro il Barocco” allestita presso l’Accademia di San Luca,
è una scelta che intende rifiutare il tipo di produzione
artistico-architettonica del periodo dell’Ancien Regime, di un’arte cioè
destinata a signori spesso senza gusto e di scarsa sensibilità d’animo,
a discapito di una creatività trasparente e senza compromessi di un’arte
fatta senza copione. L’esposizione è invece a favore di una nuova
architettura che vede la sua nascita nell’apprendistato a Roma negli
anni tra il 1780 e il 1800, sulla formazione di artisti che fecero
dell’Italia un’Accademia virtuale e sempre aperta.
Molte le riviste, i libri, i disegni, i marmi che si fanno testimoni nel
loro eterno splendore, della forte influenza che Roma ha esercitato in
quegli anni su animi di ogni sorta.
Causa la dispersione delle collezioni risalenti all’epoca, oggi la Roma
del ‘700 è in gran parte fuori, nei luoghi da cui gli artisti
provenivano, o nelle sedi che si sono impossessate – il più delle volte
in modo illecito– di questi preziosi documenti, fenomeno questo che ha
contribuito all’impoverimento del materiale gia scarso sul quando il
come e il perché dei soggiorni romani degli artisti e delle loro opere.
Perdita assai grave se si pensa a quanto sia importante poter ambientare
opere e artisti nei siti in cui si sono formati, in cui sono cresciuti
tra le mille sfumature, gli interminabili contrasti di luci e ombre e le
forti linee a volte contigue a volte rotte, proprio come accade in fondo
ai nostri cuori.
E’ infatti il disegno l’elemento essenziale e più importante che rivela
i più intimi pensieri e le più latenti passioni degli artisti, come
tratti mai educati e mai domati, ma liberi di vivere in quello stato di
bozza spesso assai più definitivo di tanto perfetti quanto
insignificanti dipinti.
Benedetta Mazzanobile
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