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oltre l'arte
2007

Beni Culturali - Mostre
Beni Culturali - Mostre
Sommario




VISIONI DELL’UMANITA’

Libreria “360° Sud”
Roma, Via A.Toscani, 11/13
Dal 19 al 25 maggio 2007

Galleria “Pensieri in Moto”
Roma, Via Monte Giordano, 43 -47
Dal 30 maggio al 9 giugno 2007

SOTTO UN UNICO CIELO

Partendo dal presupposto che l’arte ha la capacità di parlare una lingua trasversale alle identità più disparate, al di là della forza persuasiva del bello, nasce la convinzione che essa possa concretamente svolgere un ruolo di stimolo verso quelle coscienze spente ed assopite, apatiche ed in crisi di valori.
L’esperienza artistica diventa il laboratorio ideale nel quale sperimentare nuove forme di umanesimo.
E’ quello che accade nella mostra “Visioni dell’Umanità”, che, dopo l’esordio al Linux club all’Ostiense, ritorna con altre due tappe romane.
110 opere di artisti contemporanei, diversissime fra loro, ma con lo stesso identico piccolo formato, come tasselli di un mosaico simmetrico, per destabilizzare l’ordine prevedibile ed indurre alla riflessione.
Immagini altamente concettuali, che si affrancano dalla banalità del quotidiano, per offrire innumerevoli percorsi di lettura.
Dall’apparente semplicità del lavoro fotografico di Filippo Anelli, che ci parla di bisogni primari per l’essere umano sotto qualunque cielo ed in qualunque circostanza, all’inquietudine di Paolo Bielli, che con il suo trapezio di sangue su materia grigia ci trasporta in uno spazio poco rassicurante, per parlarci della sensibilità di ciascun essere umano.
Dall’espressionismo astratto di Sara Palleria, dove forte è il senso di impotenza, se si pensa alla mancanza di salute e dignità dei popoli più svantaggiati, al figurativismo metaforico di Fiorenzo Zaffina, con uno sfolgorante uccello in volo, particolarmente adatto a rappresentare il tramite tra il cielo e la terra, la coscienza e l’inconscio.
Di libertà negata ci parla Claudia Patruno e la sua emblematica gabbia di parole, e di isolamento dell’individuo, Gianleonardo Latini. L’individuo si chiude in se stesso dinanzi alla totale assenza di rispetto degli uomini e della natura, di fronte all’esaltazione del denaro come generatore simbolico di tutti i valori. Ma l’artista, con una immagine vagamente surrealista, detta il tempo dell’attesa, intravedendo la possibilità di vivere in un mondo nuovo, dove i diritti umani diventino una garanzia per tutti.
Ogni opera uno spunto di riflessione, un motivo per animare e accendere la discussione.
Ma può una mostra scuotere le coscienze intorpidite? Sì, no, forse, può darsi.
Ciò che conta, alla fine, è aver instillato almeno un dubbio nella nostra personale e ristretta visione dell’umanità, che ci porta a dare per scontato ciò che non lo è.

Simona Rasulo
 

ars@ex-art.it

http://www.ex-art.it/ars/ars/mostrarsi2007/mostrarsi0703.htm