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oltre l'arte
2007

Beni Culturali - Mostre
Beni Culturali - Mostre
Sommario




"ARTICOLO 11"
L'ITALIA RIPUDIA LA GUERRA
Dal 12 al 31 gennaio 2007

Roma
Zoe Spazio Arte
via dei Fallisci 8 (San Lorenzo)

Orario:
dalle 18.00 alle 2.00
Chiuso domenica

 

UNA RIFLESSIONE FOTOGRAFICA SULLA GUERRA

2 Giugno 2006. Festa Nazionale della Repubblica: sfilata dei reparti delle Forze Armate. Un fischio, un boato: l'assordante rumore delle frecce tricolori che si preparano all'allineamento prima di piroettare sui Fori Imperiali. Ed allora corri a prendere la macchina fotografica: solo pochi minuti prima che esse svaniscono dalla vista. La giornata è uggiosa, grandi nuvole grigie riempiono il cielo. 1,2...15 fotografie in tutto, dalle quali verranno estrapolate le 9 presenti in mostra. Solo 2 nascono direttamente sul computer: taglia e zoomma, l'immagine si sgrana, i pixel creano un effetto quasi pittorico.
Il risultato è assolutamente stupefacente: i rossi e i verdi delle ali degli aerei, che timidamente cercano di farsi notare, sono l'unico rimando al contingente, alla parata. Perché niente ci ricorda che le immagini nascono come documento di una manifestazione. L'aereo si fa cifra, diventa un segno; una forma pura da ripetere all'infinito; piatta su un supporto bidimensionale, dove lo spazio ne è espulso ed il tempo è solo quello della ripetizione. Minacciose ombre scure che sembrano proiettarsi fuori dai loro confini rettangolari, oppure compatte formazioni geometrizzanti che, beffarde, sembrano puntarci e poi sfuggire.
Il linguaggio fotografico di Stefano Esposito tende al monocromo, gioca tutte le sue possibilità sulla duplice tonalità del grigio (chiaro-scuro), sulla serializzazione della cifra-segno che replica e moltiplica l'ipogramma sottostante. Il risultato è una procedura astratta, una filosofia della composizione che tende a debordare dall'ambito propriamente fotografico: un'arte concettuale che tende ad andare oltre i confini della fotografia.
Il suo è un lirismo concettuale: aerei che sembrano stormi che giocano con le nuvole, una sorta di emblematica di una mente sognatrice che aspira a mondi lontani. Il cielo si rischiara e compare anche una antenna. Ma il senso di minaccia è sempre presente: l'antenna è quella di una casa, e sopra di essa volano terribili strumenti di guerra.
Infine il buio, solo un angolo ancora sereno, e molta ambiguità: delle ultime due fotografie, qual è quella a venir prima? È la luce ad aumentare o è il cielo a volerci schiacciare?
Articolo11 della Costituzione italiana: “L’Italia ripudia la guerra […]”. Entrando in punta di piedi attraverso il cancello dei nostri occhi, Stefano Esposito bussa delicatamente alla porta della nostra memoria: 9 fotografie né didascaliche né manierate, ma assolutamente artistiche, per non dimenticare...

Carlotta Monteverde