San Nicola (IsoleTremiti)
Chiostro dei Lateranensi
Dal 27 luglio al 30 settembre 2006
STEFANO ESPOSITO
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OMAGGIO A UN ISOLA FUORI DAL TEMPO
ITALIA FRANCIA 6-4 “Percorso fotografico”: questo è il titolo
dell’ultimo lavoro artistico del suggestivo fotografo romano Stefano
Esposito, in mostra dal 27 luglio fino alla fine di settembre presso il
Chiostro dei Lateranensi di San Nicola, un’isola dell’arcipelago delle
Tremiti. Si tratta di un vero e proprio evento, in quanto è la prima
mostra in assoluto a San Nicola ed è stata inaugurata in concomitanza
con l’apertura del “Museo delle Tremiti”.
“Percorso fotografico” è un omaggio che l’artista fa alla bellezza e al
fascino di San Nicola, alla magia delle viuzze deserte dell’isola e alla
straordinaria semplicità dei suoi abitanti. Il percorso si snoda dalla
piazzetta principale per giungere al chiostro e più oltre, tornando giù
fino al porticciolo, in un continuo sali e scendi aspettando che
“succeda qualcosa”. Il tutto è scandito dal tempo della finale mondiale
Italia – Francia: primo tempo, secondo tempo, tempi supplementari,
rigori. Si tratta infine di un percorso interiore: quello di un romano
che si trova a contemplare una realtà già conosciuta e immaginata, ma
indubbiamente opposta rispetto alla frenetica quotidianità
metropolitana. Tale contrasto si acuisce in modo ancora più esplicito
nella magica e indimenticabile atmosfera della finale di coppa del
mondo: mentre a Roma centinaia di migliaia di persone accorrono a
festeggiare la tanto attesa vittoria dell’Italia riempiendo le piazze
principali della città con caroselli e processioni in un tripudio di
luci, colori e canti, a San Nicola, invece, tra il disincanto degli
adulti e la gioia inconsapevole dei bambini ci si trova solo in venti,
una trombetta e due bandiere. Quindi Stefano Esposito, le cui capacità
artistiche si sono già ampiamente rivelate nelle sue realizzazioni
precedenti in particolare nel lavoro fotografico sui sassi dove egli
invita il fruitore a interpretarne le suggestive forme e la simbologia
trasformando quelle semplici pietre in vere e proprie opere d’arte,
questa volta con il suo “Percorso fotografico” ci mette di fronte alla
volontà di fissare l’Evento, quello di un’Italia orgogliosa di se
stessa. Ci troviamo così a riflettere su due modi di vita distanti e
forse fra loro non più conciliabili, e sulla suggestione di un luogo che
nel suo essere semplice e dimesso riesce a comunicare tutta la sua
pregnanza ed un passato secolare. Tutto questo è reso attraverso
immagini volutamente semplici, facilmente comprensibili, in cui ciò che
risalta è il colore della pietra sfiorata dall’ultimo sole che tutto
tinge di tinte calde, il silenzio delicato dei casamenti, la pace calma
del mare e delle strade rotta solo dall’esultanza dei “tifosi”. Tutte
immagini a mano libera, fatte senza troppi indugi, che volutamente
ricordano le “fotografie della vacanza”, un modo per non creare troppo
contrasto tra il soggetto e il risultato. Fotografie di un turista
speciale che conosce in ogni dettaglio un luogo attraversato centinaia
di volte, e che ne riesce a dare la sintesi in immagini né magniloquenti
né elaborate, rendendoci testimoni di un’atmosfera tutta particolare e
riuscendo a trasmetterci l’idea del tempo, di un tempo lento, tempo di
un’isola che è fuori dal tempo. Ed è proprio in questo che il “Percorso”
si distacca solo apparentemente dagli altri lavori di Stefano Esposito;
una diversa superficie (accostabile a un reportage o, ancor di più, a
delle foto di vacanza) ma il contenuto profondo è sempre lo stesso:
un’altra angolazione da cui analizzare il Tempo, le sue diverse
accezioni, il suo trascorrere inesorabile, però percepibile in modi
diversi da luogo a luogo. Il titolo “Percorso fotografico” è esplicito
sul contenuto delle immagini: non una mostra né un’esposizione. Una
tappa, un percorso obbligatorio attraverso cui l’artista passa spinto
dalla volontà di documentare un luogo ed attimi forse irripetibili,
registrati con un sentimento incantato di fronte al silenzio, ai colori
rosati e alla Storia che San Nicola riesce a comunicargli. Il viaggio si
concluderà con il ritorno alla “base”, dove tra troppo veloci
festeggiamenti per un goal annullato e i rigori finali, la gioia esplode
sul volto di giovani e adulti che nel frattempo sono accorsi “numerosi”
per condividere gli ultimi attimi di tensione. Italia Francia 6-4: la
partita è finita!
Ester Carbone
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