DE NITTIS. IMPRESSIONISTA ITALIANO
Dal 13 novembre 2004 al 27 febbraio 2005
Roma
Chiostro del Bramante
via della Pace
Orario:
tutti i giorni
dalle 10 alle 19
lunedì chiuso
sabato 10 - 23
domenica 10 - 20,30
Ingresso
intero E 9,00
ridotto (il martedì per tutti) E 6,00
escluso i festivi
Informazioni:
tel. 06/68809035
www.chiostrodelbramante.it
Catalogo:
Mazzotta
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IL PARIGINO DI
BARLETTA
Come molti italiani cercò la fortuna all’estero ed ebbe lusinghieri
risultati. Parliamo di Giuseppe De Nittis, pittore pugliese al quale è
dedicata una mostra che lo defiinisce “Impressionista italiano” nei
suggestivi spazi del Chiostro del Bramante. E’ una esposizione
retrospettiva ed antologica di particolare importanza in quanto è la
prima così completa sull’artista dal 1934, quando se ne tenne una a
Barletta, e gode del prestito di molte opere da parte della Pinacoteca
Comunale, a lui intestata, di Barletta; è sponsorizzata da Siemens,
Lottomatica e Banca Intesa.
Il De Nittis nacque a Barletta nel 1846 e sin dall’infanzia manifestò
vivissimo interesse per la pittura, nel 1864 si inserì nell’ambiente
artistico napoletano e nel 1866 due suoi quadri furono acquistati da
Vittorio Emanuele II per il Museo di Capodimonte; fu poi a Firenze in
contatto con i Macchiaioli e nel 1867 si recò a Parigi dove creò
saldissimi rapporti con la pittura impressionistica che lo affascinò ed
ebbe frequentazioni con molti pittori legati al salone espositivo di
Nadar. Si dedicò anche a stili di facile impatto con il pubblico secondo
la maniera piacevole del Fortuny ed ebbe grande successo anche a Londra.
Partecipò con dodici opere all’Esposizione Universale di Parigi del
1878, nel 1879 scoprì la tecnica del pastello divenendone ben presto un
virtuoso. Sviluppò una frenetica attività espositiva tra Parigi, Londra
e Napoli sempre ricavandone entusiastiche accoglienze di critica e di
pubblico ed ampio ritorno economico; improvvisamente nel 1884, a soli
trentotto anni, morì per quella che allora definirono congestione
celebrale. La sua pittura accattivante e piacevole, luminosa e con
suggestivi chiaroscuri ebbe all’epoca fama e mercato, ora è un po’ in
ribasso come tutta l’arte dell’Ottocento ma la mostra rialza il sipario
sull’arte del De Nittis.
L’esposizione, che si apre con un “Autoritratto” datato 1883, è
articolata su sezioni che ripercorrono la breve ed intensa vita
dell’artista; si inizia con le opere della giovinezza a Napoli quando
faceva parte della Scuola di Resina strettamente legata a quella
naturalistica di Posillipo di Domenico Morelli, segue l’alternarsi dei
vari soggiorni parigini, con le partecipazioni alle Esposizioni degli
Impressionisti, e di quelli londinesi; due sezioni sono dedicate a “Les
femmes parisiennes” che presenta dipinti con soggetti femminili e “Le
Japonisme” che espone opere in cui appare l’influsso dell’arte
giapponese che all’epoca ispirò molti altri artisti. I dipinti in mostra
sono circa duecento, ad olio, a pastello, ad acquarello, a cui si
aggiungono disegni e grafica e danno al visitatore una panoramica
completa ed esauriente di un grande artista ingiustamente ora in ombra.
Dotato di un’arte piena di colore, con effetti luministici di grande
suggestione, con figure nette, con paesaggi di ampio respiro, con un
approccio disteso e accattivante.
Roberto Filippi
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