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oltre l'arte
2004

Beni Culturali - Mostre
Beni Culturali - Mostre
Sommario

 
 


RICORDERAI
Fotografie per cinquant'anni di televisione
Dal 9 luglio al 3 ottobre 2004

1952 – 1954 DISEGNI ITALIANI DALLA COLLEZIONE RAI
Dal 4 agosto al 3 ottobre 2004

Roma
Museo di Roma in Trastevere
Piazza Sant’Egidio 1/b

Orario:
dal martedì alla domenica
dalle ore 10 alle 20
(la biglietteria chiude alle 19)
lunedì chiuso

Ingresso:
intero € 4,20 ridotto € 3,20
(comprensivo della visita al Museo)

Informazioni:
tel. 06/5816563
www.comune.roma.it/museodiroma.trastevere




 


 

MOSTRERAI

Nei secoli passati immagini ed eventi potevano essere ricordati solo tramite le arti figurative, scultura e pittura in primo luogo; erano però procedimenti complessi, lunghi e soprattutto costosi per cui soltanto gli appartenenti alle classi più elevate potevano beneficiarne. Con l’invenzione della fotografia, alla metà del XIX secolo, praticamente tutti poterono avere il piacere di avere le loro immagini, quelle dei loro cari, quelle di luoghi o di eventi di particolare interesse; l’avvento di cinema e televisione ha potenziato al massimo tali possibilità fornendo anche la dimensione del movimento e quella della presa diretta. Legato a fotografia e televisione è un piacevole viaggio nella memoria che può svolgersi al Museo di Roma in Trastevere che, con il titolo “ImmagineRAI” presenta 150 immagini selezionate dall’archivio di RAI Teche e dal Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari, un nome notissimo nel settore della fotografia storica. Le sette sezioni della mostra esaminano i cinquanta anni di storia della televisione attraverso foto grammi tratti da programmi d’epoca, dall’ attività dietro le quinte degli stessi, da immagini della realtà sociale di quegli anni. L’itinerario si dipana da domenica 3 gennaio 1954, data ormai mitica dell’inizio delle trasmissioni televisive, e sezione per sezione arriva ai giorni nostri seguendo una scansione decennale. Per coloro che ormai hanno i capelli più che grigi riappaiono volti noti e dimenticati, l’inossidabile Mike Bongiorno ed il suo Lascia o Raddoppia, Mario Riva, l’amico degli animali Angelo Lombardi, i lontanissimi Festival di Sanremo con Claudio Villa e Modugno, i grandi sceneggiati in bianco e nero, Padre Mariano, poi appaiono le mitiche “Canzonissima” degli Anni Sessanta, fa capolino Mina, le gemelle Kesseler, Corrado; sopravvengo i bui “anni di piombo” con la contestazione anche in campo televisivo con l’apparire delle prime TV private a base commerciale, la RAI resiste rilanciando con programmi nuovi e variati, ricompare Mike con capigliatura cotonata, spuntano Maurizio Costanzo e Piero Angela, nel 1977 le trasmissioni si presentano a colori. Dagli Anni Ottanta è quasi storia contemporanea con trasmissioni nell’intero arco delle 24 ore, ripresa fedele di eventi esaltanti, fascinosi, tragici, Biagi e Santoro cominciano a dare un taglio politico ai loro servizi, si scatena la lotta intorno all’Auditel con la concorrenza, si scende un po ‘in basso, si fanno programmi forse ripetitivi, fictions improbabili ma che stimolano la parte “bovina” del cervello degli spettatori, impazzano sceneggiati ed intrattenimenti musicali intervallati da programmi culturali sovente di qualità. In 150 immagini ed in un breve spazio è ripercorso mezzo secolo di storia della RAI e dell’Italia che si guarda con una certa commozione, in particolare le prime sezioni che mantengono inalterato il fascino, sicuramente mitizzato, del buon tempo antico. Sempre per festeggiare i suoi 50 anni la RAI ha organizzato, nello stesso contenitore, un’altra mostra dal titolo “1952-1954 Disegni Italiani della Collezione RAI” che presenta alcune opere facenti parte delle raccolte d’arte aziendali. In quel periodo la Direzione Propaganda e Sviluppo commissionò a 49 artisti, tra i maggiori dell’epoca, una serie di disegni, aventi per argomento le trasmissioni più in voga al momento, da cui trarre bozzetti per la copertina del Radiocorriere e che venivano settimanalmente esposti in una bacheca del quotidiano “Il Tempo” nella Galleria Colonna. Sono opere di scultori: Leocillo, Manzù, Fazzini, Mirko, e di numerosissimi pittori: Casorati, Funi, Maccari, Guttuso, Zivieri, Campigli, De Chiico, Purificato, Scialoja e tanti altri. Nell’archivio del Radiocorriere settimana per settimana, per due anni, sono riprodotte le illustrazioni accompagnate da brevi commenti; i disegni originali in alcuni casi sono andati perduti ma il grosso è servito per anni ad arredare molti uffici aziendali ed ora costituisce un aspetto interessante delle raccolte RAI in quanto questi disegni per l’uniformità dell’impostazione, il breve spazio cronologico, la fama degli artisti, rappresentano una delle più ricche e complete raccolte italiane. Lo scopo della rappresentazioni era quello di attirare l’attenzione di chi le guardava indirizzandola al programma al quale alludeva, quale sarà, a distanza di mezzo secolo, il richiamo o l’impressione del visitatore della mostra?

Roberto Filippi