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oltre l'arte
2004

Beni Culturali - Mostre
Beni Culturali - Mostre
Sommario


  

FRA CARNEVALE
Un artista rinascimentale da Filippo Lippi a Piero della Francesca

dal 12 ottobre 2004 al 9 gennaio 2005
Milano
Pinacoteca di Brera

al 1° febbraio al 1° maggio 2005
New York
Metropolitan Museum of Art

Tel. 02/72263239 - 722631

 


 

UN ARTISTA TRASVERSALE

Nel mondo dell’arte sono stati talvolta presenti degli ecclesiastici in qualità di artisti professionisti; il più noto è sicuramente il domenicano Beato Angelico ma non dobbiamo dimenticare Filippo Lippi, anche se poi scappò dal convento, ed i gesuiti Fratel Pozzo, grande pittore di prospettive, e Jacques Courtois, detto il Borgognone, Fra Galgario di Bergamo celebre ritrattista del ‘700 ed altri; molti poi esercitarono in veste semiprofessionale o dilettantesca a favore dei loro conventi e chiese.
Fra i parecchi frati pittori c’è, anche se poco noto ai più, Bartolomeo di Giovanni Corradini, in religione Fra Carnevale e a lui è stata dedicata una mostra che lo definisce “Un artista rinascimentale da Filippo Lippi a Piero della Francesca” e che si spera possa contribuire in maniera decisiva alla sua conoscenza. Nato nei primi decenni del ‘400 forse a Camerino fu a Firenze dove lavorò nella bottega di Filippo Lippi e conobbe Piero della Francesca e Domenico Veneziano, andò poi ad Urbino presso i Della Rovere a Palazzo Ducale morendo infine verso il 1480.
Di lui abbiamo parecchie notizie biografiche ma scarsa conoscenza delle sue opere in quanto sovente confuse con quelle di grandi pittori della sua epoca e la mostra si propone di far chiarezza sul suo “corpus” pittorico identificando i suoi dipinti.
Due tavole sono sicuramente sue in quanto attribuitegli già da secoli: “Nascita della Vergine” e “Presentazione al Tempio” un tempo ad Urbino nella chiesa di Santa Maria la Bella, poi in collezione Barberini ed ora in due musei statunitensi; sono eccezionali esempi di studi prospettici con un affascinante serie di colonne che si allontanano verso il fondo.
Le opere esposte sono cinquantacinque provenienti da trentacinque diversi musei, segno eloquente della dispersione del patrimonio artistico italiano, selezionate in oltre tre anni di impegno da parte dei curatori. Sono in mostra opere certe dell’artista, altre di dubbia attribuzione, altre infine di suoi contemporanei per comprendere il gioco delle influenze reciproche. In tutte si evidenzia la nitidezza e la chiarezza del disegno, la pacatezza e la compostezza dei gesti, la dolcezza del colore tipica della pittura rinascimentale del tardo quattrocento.
E’ una piacevole passeggiata nell’opera del frate pittore dal nome inconsueto e uno spaccato dell’arte tosco-marchigiana di quei decenni. La mostra, che presenta un catalogo di Edizioni Olivares, è organizzata dalla Pinacoteca di Brera e dal Metropolitan Museum di New York ed è sponsorizzata dal Gruppo Bracco con l’ausilio tecnico dell’Opificio Pietre Dure di Firenze che ha effettuato dettagliate analisi su molti dei dipinti esposti.

Roberto Filippi