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oltre l'arte
2004

Beni Culturali - Mostre
Beni Culturali - Mostre
Sommario




Fiori freschi per Mafai
Dal 20 febbraio 2004

Roma
Associazione Culturale L’Attico
Via del Paradiso 41
(Campo de’ Fiori)

  Tel. 06/6869846

Orario:
dal lunedì al sabato
dalle 17 alle 20






  

Realtà e finzione

L’opera d’arte in quanto tale, altro non è, che la riproduzione di un momento, di un evento, di un’emozione o di un sentimento, che venga riportato sulla tela –nel caso di un dipinto-, ed in tal modo reso immortale.
Testimonianza di questa teoria, è il modo con cui Fabio Sargentini, le cui istallazioni sono oggi esposte presso la Galleria L’Attico in Roma, fa di tre mazzi di fiori e di tre rispettivi dipinti -eseguiti da Mario Mafai, pittore della prima metà del ‘900- , un’ opera che rappresenta un’assoluta realtà: il ciclo vitale, in questo caso di vegetali, ma il cui riferimento è chiaramente rivolto alla vita umana, destinata a terminare, contrariamente a quanto può accadere in un mondo senza spazio e senza tempo, che è quello dell’arte.
I tre dipinti del pittore Mafai, rappresentano un qualcosa di molto importante per Sargentini, il quale vuol comunicare l’importanza di un processo d’ invecchiamento, che può essere di un fiore o di un uomo, concetto a dir poco centratissimo per questi tempi, in cui si è molto più concentrati a tentare di “bloccare” l’invecchiamento dell’uomo –estetico s’intende-, che non gli abusi su e nei confronti di ogni cosa, che stanno portando il mondo verso un baratro invisibile.
I fiori raffigurati, già secchi, ma non per questo privi di una bellezza disarmante, vogliono significare lo stadio conclusivo di un percorso di vita, di una storia, che in un istante diviene eterna.
L’elemento centrale, che da solo esplica questo concetto, è il fatto, che anche quei tre mazzi di fiori, alcuni  più appassiti di altri, diverranno secchi al termine di questa mostra, proprio come i fiori raffigurati nei dipinti.
Un modo nuovo e diverso, per dimostrare un concetto vecchio quanto il mondo ma uguale per tutti: l’importanza del nostro essere rispetto al nostro apparire. 

Benedetta Mazzanobile