LA SALA DEL GLADIATORE RICOSTITUITA.
Il capolavoro della committenza Borghese del Settecento
Dal 13 dicembre 2003 al 21 marzo 2004
Roma
Museo e Galleria Borghese
Piazzale del Museo Borghese, 5
Orari:
da martedì a domenica
dalle ore 8.30 alle 19.00
con accesso ogni due ore a partire dalle 9.00
lunedì chiuso
Ingresso:
intero € 8,50
ridotto € 5,25
Informazioni:
tel. 06/32810
Tel. 06/8413979
Numero unico Nazionale 199 757510
Visite guidate: tel. 06/8555952
www.galleriaborghese.it
E’ necessario contattare il call center (+39 06 32810 – 199 757510) per
concordare il giorno e l'orario di visita, ed inviare una richiesta via
fax al numero +39 06 32651329, entro 7 giorni dall'accordo.
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RIVIVE UNA STANZA
Nel cuore di Villa Borghese c’è un’elegante palazzina adorna di statue,
recentemente restaurata, circondata da bei giardini all’italiana; è la
sede della Galleria Borghese eretta nel primo ‘600 dal Ponzio e dal
Vasanzio per il Cardinal Scipione per ospitare le grandi collezioni
artistiche antiche e moderne. L’attuale aspetto interno è neoclassico
frutto di una ristrutturazione del tardo ‘700 voluta dal principe
Marcantonio IV e condotta dall’architetto Asprucci che dette prova di
genio decorativo e di grande gusto. Collocò al centro delle sale le
sculture antiche di maggior pregio che davano il nome al locale e
dettavano il soggetto della decorazione pittorica. Una delle sale fu
detta “del Gladiatore” per la presenza di una statua antica attorniata
da altre e con dipinti alle pareti. L’assetto della villa fu sconvolto
nei primi ‘800 quando il principe Camillo fu costretto dal cognato
Napoleone a vendergli la sua raccolta di statue romane che finì al
Louvre. La sala del Gladiatore fu svuotata ma ora c’è una buona notizia:
nel corso delle manifestazioni per l’apertura di Villa Borghese al
pubblico è presentata una mostra, nella quale, in villa, viene
parzialmente ricostruita la sala del Gladiatore, dal titolo “Il
capolavoro della committenza Borghese nel ‘700”. Sono state prestate dal
Museo del Louvre le statue del “Cinghiale” due “Cornucopie” il rilievo
“Morte di Meleagro” e quattro bassorilievi dello scultore neoclassico
Agostino Penna che rivestivano la base della statua del Gladiatore. Sono
esposti anche un volume di Charles Percier, disegnatore francese
dell’inizio ‘800, che illustrò varie sale della Borghese dando il
modello per l’attuale ricostituzione e alcuni disegni dell’Asprucci, ora
al Getty Museum, con i progetti per la decorazione pittorica della sala.
Qui tornano, definitivamente, al loro posto anche due grandi tele, cm.
3,00x1,80, opera di Jean Baptiste Tierce, pittore francese neoclassico,
che lavorò molto per i Borghese.
I due dipinti, l’Aurora e il Crepuscolo, spariti dalla Galleria dopo il
1891, sono stati rintracciati e acquistati dallo Stato per essere
ricollocati al loro antico posto. Certo manca la grande statua che ha il
nome alla sala ma con un po’ di fantasia si può rivivere l’aspetto tardo
settecentesco della sala e della Galleria apprezzando l’eleganza e il
gusto dell’epoca.
Roberto Filippi
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