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oltre l'arte
2003

Beni Culturali - Mostre
Beni Culturali - Mostre
Sommario




L'ARTE RITROVATA
La Guardia di Finanza a tutela dei beni culturali
Dal 29 marzo al 20 maggio 2003

Roma
Complesso del Vittoriano
Ingresso scalinata centrale - Via del Teatro Marcello

Orario:
tutti i giorni
9.30-18.30

Ingresso libero

Informazioni:
Tel. 06/6780664

www.arteritrovata.it



I FRUTTI DELLA TUTELA

Lo scontro tra il bene e il male è connaturato alla natura umana, nel nostro caso il male è rappresentato dai predatori del nostro patrimonio culturale e il bene dai suoi difensori. Tra questi spicca il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale per la loro attività e per la caratteristica figura del Generale Conforti che ne ha avuto il comando fino a pochi mesi fa, ma anche le altre Forze dell'Ordine non sono da meno; anche Polizia di Stato e Guardia di Finanza hanno loro reparti specializzati che si battono contro ladri, ricettatori, mercanti disonesti, scavatori clandestini, e per dar conto ai cittadini della quantità e della qualità della sua opera il Comando Generale del Corpo della Guardia di Finanza, insieme all'Accademia Internazionale Arco, presenta al Vittoriano la mostra "L'Arte Ritrovata" con la quale il Corpo esibisce con orgoglio la sua attività a tutela dei Beni Culturali.
I predatori non sono dei romantici Indiana Jones ma dei criminali, quali che siano le motivazioni economiche o sociologiche che li spingono, che recano danni incalcolabili al patrimonio artistico ed archeologico nazionale; nel primo caso rubano da piccoli musei, da case private, da edifici religiosi, quadri, statue, mobili, libri, gioielli, rivendendoli spesso all'estero, nel secondo caso sono ancora più dannosi gli scavatori clandestini che nella loro ricerca di oggetti devastano i siti. A volte l'oggetto è di modesto valore e di simili sono pieni i musei, ma il sito è unico, sia che si tratti di tomba, di casa, di tempio, di magazzino, e ci racconta la storia di chi l'ha frequentato, i commerci, le abitudini, i riti, la politica, l'economia e tutto ciò sparisce in uno scavo clandestino. Un'anfora trovata su un relitto di nave è di per se un oggetto comune ma nel suo contesto ci parla del vascello, dell'armatore, del mercante, del vasaio, del contenuto, del porto d'imbarco, di quello d'arrivo, dell'epoca, una miniera di notizie annullate per sempre per farne un elegante soprammobile in salotto.
Contro scavatori, ladri, falsari, si batte da tempo la Guardia di Finanza costituita nel 1774, nel Regno di Sardegna, come "Legione Truppe Leggere" per la difesa dei confini; da allora ha sempre mantenuto carattere ed ordinamento militare ma ad esso ha aggiunto sempre più compiti esclusivi di polizia economica e finanziaria a tutela del pubblico bilancio inteso in senso lato. Quindi non solo attività di vigilanza, anche con elicotteri, dei siti archeologici a contrasto dei "tombaroli" ma sorveglianza nel mercato antiquario con controllo anche della regolarità formale dei commercianti e di tutti quelli che operano nel settore.
La mostra espone numerosi oggetti recuperati in vario modo e si articola su tre sezioni.
La prima riguarda reperti archeologici, una quarantina di busti, statue, sarcofagi, vasi in terracotta e bronzo, che coprono un periodo dal VII° secolo a.C. al II° d.C. ; interessanti le monete, oltre centocinquanta, poche delle quali sciolte e le altre costituenti due "tesoretti", uno di 129, l'atro di 22, di monete d'argento magnogreche di Sibari, Crotone, Metaponto nascoste dai proprietari in momenti calamitosi e mai più ricercate. Sono pezzi molto belli ma il loro aspetto è l'unica cosa che possiamo ormai apprezzare.
La seconda sezione comprende circa venticinque opere d'arte asportate da chiese, musei, case private e in due casi dai Musei Vaticani; alcune sono opere di scuola ma ci sono una "Madonna in gloria con Santi" di Lorenzo Lotto, una Madonna di Cima da Conegliano, quattro dipinti di Orazio Tiso e una "Santa Margherita ammansisce un drago"attribuita al Guercino e rubata nella Chiesa di san Pietro in Vincoli a Roma. La terza sezione riguarda un gruppo di dieci icone russe di varie epoche e scuole, ora di gran moda nel mercato clandestino dopo il cambiamento di regime in Russia; Cristi, Madonne, Santi, dai grandi occhi immobili, con forti chiaroscuri, su fondi d'oro, si fanno ammirare dai visitatori.
Una mostra di reperti eterogenei, di differente qualità e di diverso valore accomunati dalla caratteristica di essere tornati nella disponibilità dei proprietari grazie all'opera della Guardia di Finanza alla quale vanno congratulazioni, incoraggiamenti ed auguri di sempre più proficuo operare.

Roberto Filippi