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oltre l'arte n. 7
gennaio - aprile 2003

Beni Culturali - Mostre
Beni Culturali - Mostre
Sommario




BRIXIA
Brescia Romana - Le Domus dell'Ortaglia

Dal 1 marzo al 29 giugno 2003

Brescia
Museo della Città - Santa Giulia
via dei Musei, 81/b

Informazioni:
Tel. 030/2977834 - 2977800 - 2807540

www.asm.brescia.it/musei





PRESENZE ROMANE A BRESCIA

Nel cuore della Padania dove tanti "lumbard" detestano "Roma ladrona" c'è un frammento dell'Urbe di notevole consistenza: parliamo di Brescia, un tempo Brixia, nata intorno al IV° secolo a.C. come centro dei Galli Cenomani che le dettero il nome, forse dalla radice celtica brik (monte); nel 49 a.C. Cesare concesse a Brescia la cittadinanza romana ed Augusto, pochi anni dopo, la chiamò "Colonia Civica Augusta".
L'epoca flavia segnò il culmine dello splendore della città che continuò a svilupparsi sino all'arrivo dei Longobardi, nel VII° secolo d.C., che la fecero sede di un loro ducato.
Nel XII° secolo Brescia fu libero comune coinvolto nelle lotte con il Barbarossa e nel 1248 fu assediata da Federico II°; dopo secoli di alterne dominazioni si affermarono i Visconti di Milano finché nel 1426 la città, con la vicina Bergamo, fu sottomessa alla Repubblica di Venezia rimanendovi fino al 1797. In questo periodo ebbe un notevole sviluppo economico divenendo sede di industrie della lana, della seta, delle armi, famose anche al giorno d'oggi, e fu patria di numerosi artisti quali il Moretto, il Savoldo, Pitocchetto, Foppa, Romanino.
Durante il Risorgimento si segnalò per l'insurrezione contro gli Austriaci nota come le"dieci giornate di Brescia" ricavandone l'altisonante appellativo di "Leonessa d'Italia". Entrata nel Regno Sabaudo ne seguì la storia ospitando infine nella provincia, nel 1943/45, parte del governo della Repubblica Sociale Italiana.
Fiera del suo passato l'Amministrazione Comunale di Brescia ha predisposto un grande evento celebrativo: l'apertura di resti di abitazioni romane rinvenute in quello che un tempo era l'orto del Monastero di Santa Giulia e note come "l'Ortaglia".
Le presenze romane a Brescia sono numerose, oltre a Carletto Mazzone, c'è un tempio conosciuto come Capitolium, sede del culto di Giove Capitolino come in tutte le città dell'Impero, il teatro, la basilica, il foro nonché moltissimi reperti conservati in quell'enorme contenitore che è il Monastero di Santa Giulia, ora Museo della Città; fondato dal re longobardo Desiderio nel 753 si articola su tre chiostri e contiene tre chiese, San Salvatore, l'originario edificio di culto, l'oratorio romanico di Santa Maria in Solario con affreschi del XIV°/XVI° secolo ed infine la rinascimentale chiesa di Santa Giulia. L'interno vastissimo contiene un gran numero di reperti antichi molti dei quali di straordinario valore come la Croce di Desiderio decorata di pietre preziose di origine classica, il Reliquiario di Sant'Elena con frammenti della Croce, il Dittico eburneo di Boezio, l'Evangelario Purpureo, una Lipsanoteca in legno e avorio del IV° secolo.
Del museo fanno ora parte anche due domus di tardo impero vaste oltre 1000 mq., delle di Dioniso e delle Fontane, con ricchissimi pavimenti in mosaici colorati. Per il futuro è previsto un grande parco che riunirà tutta la Brescia Romana. Per ora i mosaici e gli affreschi che decorano le pareti conservate delle domus costituiscono un percorso espositivo che si svolgerà attraverso l'intero complesso museale.
Dalla mostra emerge anche una interessante novità scientifica; da due secoli Brescia è nota per avere come simbolo una statua bronzea, ritenuta finora copia romana di II° secolo d.C., raffigurante una Vittoria alata, trovata nel 1822 nel Capitolium, ora è stata messa a confronto con una statua marmorea di Afrodite proveniente dal museo di Napoli e il risultato è stato che ora si ritiene la Vittoria un originale greco di IV° secolo a.C. rappresentante Afrodite e trasformata nel I° secolo in Vittoria con l'aggiunta delle ali, ambedue le statue sono esposte.
Brescia inoltre è ricchissima di monumenti di epoche successive: il rotondo Duomo vecchio dell'XI secolo, il Duomo nuovo, la Pinacoteca Tosi- Martinengo, il Castello, Piazza della Loggia con il Palazzo e la Torre dell'Orologio, il Broletto, e molte chiese con dipinti di celebri artisti quali Tiepolo, Tiziano, Romanino, Moretto, Tintoretto.
Una vera perla, anche se generalmente poco conosciuta, incastonata in una provincia parte montuosa, parte pianeggiante, che si affaccia sul Lago di Garda e che contiene moltissime bellezze naturali ed artistiche.

Roberto Filippi