BRIXIA
Brescia Romana - Le Domus dell'Ortaglia
Dal 1 marzo al 29 giugno 2003
Brescia
Museo della Città - Santa Giulia
via dei Musei, 81/b
Informazioni:
Tel. 030/2977834 - 2977800 - 2807540
www.asm.brescia.it/musei
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PRESENZE
ROMANE A BRESCIA
Nel cuore della Padania dove tanti "lumbard"
detestano "Roma ladrona" c'è un frammento
dell'Urbe di notevole consistenza: parliamo di Brescia,
un tempo Brixia, nata intorno al IV° secolo a.C. come
centro dei Galli Cenomani che le dettero il nome, forse
dalla radice celtica brik (monte); nel 49 a.C. Cesare
concesse a Brescia la cittadinanza romana ed Augusto,
pochi anni dopo, la chiamò "Colonia Civica
Augusta".
L'epoca flavia segnò il culmine dello splendore della
città che continuò a svilupparsi sino all'arrivo dei
Longobardi, nel VII° secolo d.C., che la fecero sede di
un loro ducato.
Nel XII° secolo Brescia fu libero comune coinvolto nelle
lotte con il Barbarossa e nel 1248 fu assediata da
Federico II°; dopo secoli di alterne dominazioni si
affermarono i Visconti di Milano finché nel 1426 la
città, con la vicina Bergamo, fu sottomessa alla
Repubblica di Venezia rimanendovi fino al 1797. In questo
periodo ebbe un notevole sviluppo economico divenendo
sede di industrie della lana, della seta, delle armi,
famose anche al giorno d'oggi, e fu patria di numerosi
artisti quali il Moretto, il Savoldo, Pitocchetto, Foppa,
Romanino.
Durante il Risorgimento si segnalò per l'insurrezione
contro gli Austriaci nota come le"dieci giornate di
Brescia" ricavandone l'altisonante appellativo di
"Leonessa d'Italia". Entrata nel Regno Sabaudo
ne seguì la storia ospitando infine nella provincia, nel
1943/45, parte del governo della Repubblica Sociale
Italiana.
Fiera del suo passato l'Amministrazione Comunale di
Brescia ha predisposto un grande evento celebrativo:
l'apertura di resti di abitazioni romane rinvenute in
quello che un tempo era l'orto del Monastero di Santa
Giulia e note come "l'Ortaglia".
Le presenze romane a Brescia sono numerose, oltre a
Carletto Mazzone, c'è un tempio conosciuto come
Capitolium, sede del culto di Giove Capitolino come in
tutte le città dell'Impero, il teatro, la basilica, il
foro nonché moltissimi reperti conservati in
quell'enorme contenitore che è il Monastero di Santa
Giulia, ora Museo della Città; fondato dal re longobardo
Desiderio nel 753 si articola su tre chiostri e contiene
tre chiese, San Salvatore, l'originario edificio di
culto, l'oratorio romanico di Santa Maria in Solario con
affreschi del XIV°/XVI° secolo ed infine la
rinascimentale chiesa di Santa Giulia. L'interno
vastissimo contiene un gran numero di reperti antichi
molti dei quali di straordinario valore come la Croce di
Desiderio decorata di pietre preziose di origine
classica, il Reliquiario di Sant'Elena con frammenti
della Croce, il Dittico eburneo di Boezio, l'Evangelario
Purpureo, una Lipsanoteca in legno e avorio del IV°
secolo.
Del museo fanno ora parte anche due domus di tardo impero
vaste oltre 1000 mq., delle di Dioniso e delle Fontane,
con ricchissimi pavimenti in mosaici colorati. Per il
futuro è previsto un grande parco che riunirà tutta la
Brescia Romana. Per ora i mosaici e gli affreschi che
decorano le pareti conservate delle domus costituiscono
un percorso espositivo che si svolgerà attraverso
l'intero complesso museale.
Dalla mostra emerge anche una interessante novità
scientifica; da due secoli Brescia è nota per avere come
simbolo una statua bronzea, ritenuta finora copia romana
di II° secolo d.C., raffigurante una Vittoria alata,
trovata nel 1822 nel Capitolium, ora è stata messa a
confronto con una statua marmorea di Afrodite proveniente
dal museo di Napoli e il risultato è stato che ora si
ritiene la Vittoria un originale greco di IV° secolo
a.C. rappresentante Afrodite e trasformata nel I° secolo
in Vittoria con l'aggiunta delle ali, ambedue le statue
sono esposte.
Brescia inoltre è ricchissima di monumenti di epoche
successive: il rotondo Duomo vecchio dell'XI secolo, il
Duomo nuovo, la Pinacoteca Tosi- Martinengo, il Castello,
Piazza della Loggia con il Palazzo e la Torre
dell'Orologio, il Broletto, e molte chiese con dipinti di
celebri artisti quali Tiepolo, Tiziano, Romanino,
Moretto, Tintoretto.
Una vera perla, anche se generalmente poco conosciuta,
incastonata in una provincia parte montuosa, parte
pianeggiante, che si affaccia sul Lago di Garda e che
contiene moltissime bellezze naturali ed artistiche.
Roberto
Filippi
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