IL
TRIONFO DI BACCO
Capolavori della scuola ferrarese a Dresda
(1480 - 1620)
Dal 6 ottobre 2002 al 19 gennaio 2003
Ferrara
Castello Estense
Orari
Tutti i giorni
dalle 9.30 alle 18.00
Ingresso:
intero 7 euro
ridotto 6 euro
ridotto scuole 4 euro
cumulativo 16 euro
Informazioni:
Tel. 0532/299233
www.provincia.fe.it
www.castelloestense.it
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DA DRESDA
TRIONFA BACCO
Recentemente la città di Dresda è stata all'attenzione
del mondo per la disastrosa inondazione dell'Elba; nel
1945 lo fu per il tremendo bombardamento aereo
anglo-americano che fece circa 200.000 vittime e
distrusse la città, perla del barocco tedesco e nota
come "la Firenze dell'Elba". Oltre mezzo secolo
di paziente lavoro hanno restituito la città al suo
primitivo, anche se non autentico, splendore e tra i
tanti insigni monumenti spicca la sede della
Gemaldegalerie, una gigantesca e ricchissima pinacoteca.
La creò nel '700 l'Elettore di Sassonia, Augusto III°,
che, desideroso di formare nella sua capitale un
rilevante patrimonio artistico, acquistò, tra l'altro,
nel 1743 dalla Corte Estense, allora a Modena, cento
dipinti. Gli Este, signori per secoli di Ferrara, tra la
fine del '400 e del '500, avevano collezionato
innumerevoli opere d'arte facendo della città una delle
capitali del Rinascimento. I marchesi Ercole I°, Alfonso
I°, marito di Lucrezia Borgia, Ercole II°, Alfonso
II°, per tutto l'arco di un secolo avevano invitato a
Ferrara numerosi artisti facendoli lavorare per loro o
avevano acquistato opere d'arte in tutta Europa. I vari
Palazzi Estensi, sparsi nei vari domini, traboccavano di
quadri, di statue, di oggetti artistici di ogni tipo
facendo di Ferrara una delle più importanti città
d'arte del XVI° secolo; poi nel 1598 la dinastia si
estinse nel ramo principale e la Santa Sede, titolare del
diritto feudale, avocò a se città e contado e gli Este
si ritirarono nei loro possessi di Modena e Reggio, feudo
imperiale, trasferendo parte delle loro collezioni. Gran
parte di quanto rimasto fu acquisito dal Papa e dal
nipote Cardinale Aldobrandini. Successive vicende
portarono alla parziale dispersione delle raccolte di cui
solo parte resta nella Galleria Estense di Modena, il
resto andò per il mondo compresa la grande vendita
all'Elettore di Sassonia. La Cassa di Risparmio di
Ferrara nella sua continua opera di valorizzazione di
quanto riguarda la sua città si è adoperata per
consentire una mostra di estremo interesse dal suggestivo
titolo "Il Trionfo di Bacco"; si tratta di
venticinque dipinti provenienti dalla Gemaldegalerie,
integrati da alcune opere della Galleria Estense di
Modena e dei Musei civici di Ferrara, in tutto una
trentina di pezzi esposti ma di elevatissima qualità e
che danno un suggestivo colpo d'occhio sulla pittura
ferrarese rinascimentale e sulla committenza estense.
Benvenuto Tisi, detto il Garofalo, Girolamo da Carpi,
Battista Dossi, lo Scarsellino, sono gli autori di quasi
tutti i quadri e illustrano un secolo di pittura
cittadina soprattutto attraverso le committenze di
Alfonso I° ed Ercole II° che utilizzarono l'opera
d'arte in funzione dell'esaltazione delle magnificenze
della loro casata. Di Battista Dossi sono grandi tele che
raffigurano la Pace, la Giustizia, la Pazienza e che
adornavano la Camera della Pazienza in Castello Estense;
dello stesso autore San Michele e San Giorgio basati su
disegni di Raffaello, un ciclo di dipinti mitologici del
Garofalo culmina nel gigantesco "Trionfo di
Bacco" di cm. 218x313 con ben quaranta figure;
quattro tele dello Scarsellino, di soggetto religioso,
dei primi del '600, attengono al periodo modenese degli
Este. Un complesso di grande suggestione esposto in un
contenitore prestigioso: il Castello Estense. Costruito
alla fine del '300 da Bartolino da Novara perse ben
presto il suo carattere prettamente militare finendo,
dalla metà del secolo successivo, per essere inglobato
nel complesso delle residenze estensi; fu pertanto
arricchito di portali e finestre marmorei, ebbe molti
saloni affrescati dal Bastianino e fu riempito di opere
d'arte mobili. Attualmente solo parte dei locali è
visitabile ma per la fine del prossimo anno tutto il
piano nobile, circa 3000 mq., sarà completamente
restaurato a cura dell'Amministrazione Provinciale. I
dipinti in mostra sono stati salvati dalla piena
dell'Elba grazie ad un tempestivo ed impegnativo
intervento e dopo Ferrara, dal 15 febbraio al 18 maggio
2003, saranno esposti al Residenzshloss di Dresda.
Roberto
Filippi
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