ex-@rt magazine 
oltre l'arte n. 5
maggio - luglio 2002

Beni Culturali - Mostre
Beni Culturali - Mostre
Sommario




IL QUATTROCENTO A CAMERINO.
Luce e prospettiva nel cuore della Marca

Dal 19 luglio al 17 novembre 2002

(Macerata) Camerino
Convento San Domenico

Orario:
tutti i giorni
20 luglio -15 settembre
10-20
16 settembre -17 novembre
10-13 e 15-19

Ingresso
unico per musei civici e sedi espositive:
intero Euro 7
ridotto Euro 5

Informazioni:
Pinacoteca e Museo civici
Tel. 0737 /402309 - 402310

Consorzio La Marca
Tel. 0733/232218

Per prenotazioni:
Consorzio La Marca
Tel. 0733/232218

www.cultura.marche.it

Catalogo:
Federico Motta Editore
prezzo di copertina Euro 58
in mostra Euro 35


Su richiesta sono visitabili
il Palazzo Ducale e il Tempio dell'Annunziata

IL '400 NEI CENTRI "MINORI"

Tra le colline marchigiane, su un colle fra le valli del Chienti e del Potenza, è situata la città di Camerino, sede arcivescovile, ricca di monumenti storici e con una Università fondata nel 1727. Antico sito degli Umbri, dal I° secolo a.C. ottenne la cittadinanza romana seguendo sino alla fine le vicende dell'Impero; in conseguenza della presunta donazione di Costantino e di quelle successive di Carlo Magno, Camerino entrò a far parte dei domini pontifici con larga autonomia che si consolidò nel XIII secolo con la signoria dei Da Varano che la tennero sino a metà del '500 quando la città fu assorbita nello Stato della Chiesa.
Il periodo di signoria dei Da Varano, specie nei secoli XIV e XV, fu il più importante e significativo della città; sede di una corte principesca, divenne un rilevante centro culturale in competizione con Perugia dei Baglioni, Foligno dei Trinci, Urbino dei Montefeltro, Rimini dei Malatesta.
L'attività culturale era promossa e giustificata dalla florida posizione economica della cittadina, sede di mercanti ed artigiani, snodo importante dei traffici tra Venezia e l'Italia Centrale. Usanza dei ricchi dell'epoca era di commissionare opere d'arte per le loro dimore e, per la salvezza dell'anima, per chiese e conventi, e questo favoriva il sorgere di botteghe di pittori e scultori e l'affluire di artisti anche da altre regioni. Camerino ospitò numerosi di loro e molti altri ne inviò in altre zone italiane; fu una stagione irripetibile di grande attività, specie in coincidenza con il primo affacciarsi nelle Marche del Rinascimento. Questo movimento, originatosi a Firenze con Masaccio, Brunelleschi, Piero della Francesca, ebbe connotati suoi propri nella cittadina marchigiana unendo grande luminosità e chiarezza di disegno, eredità del "gotico internazionale" fino ad allora imperante. Per rievocare il periodo d'oro della città la Banca delle Marche si è fatta promotrice di una mostra dal titolo "Il Quattrocento a Camerino" e della pubblicazione di un pregevole volume di studi sull'argomento. Saranno esposti settanta dipinti ed una trentina di sculture lignee, terrecotte, legni intarsiati, oreficerie e codici miniati che restituiscono l'immagine della città e della corte alla metà del '400 quando iniziò la lunga signoria di Giulio Cesare Da Varano, il più celebre e fastoso signore di Camerino, e anche l'ultimo.
Nel 1502 il vecchio Giulio Cesare fu strangolato, con un laccio di seta, unitamente a tutti i suoi parenti maschi, per ordine di Cesare Borgia, figlio di papa Alessandro VI, che intendeva crearsi uno stato nell'Italia Centrale sbarazzandosi dei vari signorotti locali. Sono esposte opere di pittori originari della città o che vi hanno lavorato e provengono da collezioni e musei italiani e stranieri, tornando dopo secoli nella città per la quale furono create e dalla quale varie vicende storiche le hanno allontanate. Gli artisti sono Arcangelo di Cola, Carlo da Camerino, Giovanni Angelo di Antonio, Giovanni Boccati, tutti a cavallo tra la fine del '300 e la prima metà del '400 e tutti uniti da caratteristiche simili: colori fiammanti, disegno minuzioso, prospettive luminose.
La mostra si chiude con opere di pittori non marchigiani ma che nelle Marche hanno molto lavorato: Nicolò l'Alunno e Carlo Crivelli.
In occasione della mostra sono visitabili anche edifici della Camerino Varanesca come il Palazzo Ducale ed il Santuario dell'Annunziata, recentemente restaurato, e località dei dintorni come rocche e ville, chiese e chiesette con opere d'arte dei pittori in mostra.
Il tutto inserito in un ambiente di grande bellezza paesaggistica.

Roberto Filippi