ITALIA
ANTIQUA
'Envois' degli architetti francesi
(1811-1950)
Italia e area mediterranea
Roma
Villa Medici
Accademia di Francia a Roma
Trinità dei Monti
Dal 5 giugno al 19 agosto 2002
Orario:
10,30 - 14,00
15,00 - 19,30
chiuso il martedi
Ingresso:
6,00 Euro
ridotto 4,00 Euro
Informazioni:
tel. 06/6761291
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L'ITALIA
IN ACQUERELLO
Alta sul Colle del Pincio s'erge la massiccia mole di
Villa Medici con la sua facciata bianca, recentemente
restaurata, e le due torrette laterali.
Da due secoli è sede dell'Accademia di Francia a Roma.
Costruita a metà '500 dal Cardinal Ricci da
Montepulciano passò poi ai Medici che la tennero sino ai
primi del '700, quando, per l'estinzione della famiglia,
subentrarono i Lorena. All'inizio dell'800 Napoleone
riuscì ad entrarne in possesso destinandola a sede
dell'Accademia, fondata nel 1666 dal Colbert su
disposizione di Luigi XIV per il perfezionamento di
giovani artisti francesi che passavano a Roma tre anni di
studio e attività pratica a contatto con i monumenti
dell'antichità classica e con i capolavori delle varie
scuole artistiche romane che, all'epoca, godevano di
grande fama.
Nei quasi trecentocinquanta anni di vita dell'Accademia
centinaia di pittori, scultori, architetti, si sono
alternati creando un saldissimo legame tra la cultura
italiana e quella francese. Per ricordare lo studio e il
lavoro dei suoi "pensionnaires" architetti,
l'Accademia ha organizzato una mostra dal titolo
"Italia antiqua"; in essa sono esposti
ottantasette disegni, detti gli"envois", i
saggi, di architetti vincitori del Grand Prix de Rome nel
periodo tra il 1811 e il 1950. Sono tavole acquerellate
che rappresentano siti archeologici rilevati con
precisione sia nei dintorni di Roma che altrove.
Gli acquerelli, talvolta di grandi dimensioni, rimanevano
poi nella Biblioteca di Beaux Arts di Parigi come
materiale didattico per quei giovani che non avevano
vinto il soggiorno a Roma. Sono eseguiti con grande
maestria ed eccellente perizia professionale restituendo
l'immagine di siti archeologici, dei più diversi,
talvolta attualmente molto mutati.
Le opere esposte sono generalmente dedicate a località
nei dintorni di Roma come il Tempio della Fortuna a
Palestrina, quello di Ercole a Cori, Villa Adriana a
Tivoli, il Tempio di Giove Anxur a Terracina, le rovine
di Ostia, o più lontane come la Villa di Tiberio a Capri
e il Serapeo di Pozzuoli. Per l'Italia Settentrionale
sono presenti il Tempio di Vespasiano a Brescia e l'Arena
di Verona, per il bacino del Mediterraneo le rovine del
santuario di Giove a Baalbek e di quello di Baal a
Palmira.
Sono immagini sognanti che coniugano un grande rigore
scientifico, una massima precisione di dettagli, con una
visione serena e accattivante che da il tocco di opera
d'arte a quello che in origine era soltanto un elaborato
tecnico.
Roberto
Filippi
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