IL
QUIRINALE
L'immagine del Palazzo dal
Cinquecento all'Ottocento
Dal 7 giugno al 8
settembre 2002
Roma
Palazzo Fontana di Trevi
Via Poli, 54
Orario:
da martedì a domenica
10, 30/19,30
lunedì chiuso
Chiuso dal 13 al 18 agosto
Ingresso:
intero 6 Euro
ridotto a 4 Euro
(minori di 18 anni e maggiori di 65 anni, scuole,
studenti universitari con tesserino, militari in dìvisa,
gruppi dì almeno 15 persone)
Informazioni e prenotazioni
Tel. 06/692050205
Catalogo:
Artemide Edizioni
Organizzazione e promozione
Civita
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I COLORI
DEL QUIRINALE
Il Quirinale si presenta all'appuntamento del 2 Giugno
con una veste completamente rinnovata; ha acquisito un
abito color bianco travertino ma le polemiche non sono
mancate. Da oltre venti anni è forte il dibattito su
come si presentassero in passato le facciate dei grandi
palazzi; da studi effettuati su fonti scritte, dall'esame
dei dipinti d'epoca, da analisi stratigrafiche sugli
antichi intonaci, si è giunti a teorizzare che in epoca
tardo rinascimentale e nel seicento era di moda il colore
bianco a imitazione di marmo e travertino, nel '700 si
usava il "color d'aria", un celestino chiaro
molto lezioso che nell'800 e primo '900 fu sostituito da
vari tipi di ocra che dettero al colore di Roma quel tono
"d'oro e di porpora, al tramonto" che tanto
entusiasmò letterati e pittori degli ultimi due secoli.
La scelta, nel caso del Quirinale, è stata il color
travertino come doveva essere al momento della sua
costruzione. Dopo la fine dell'Impero Romano il colle fu
abbandonato e rimase popolato solo da radi edifici
religiosi e da vigne, dai resti delle grandi Terme
Costantiniane provenivano i due Dioscuri, tuttora al
centro della piazza, e che dettero al luogo il nome di
Montecavallo. Verso la seconda metà del '500 i papi
iniziarono a trascorrere i mesi estivi nell'aria più
fresca e salubre del Quirinale dove sotto papa Gregorio
XIII, nel 1583, Ottavio Mascarino iniziò la costruzione
di una palazzina che, nel 1590, Sisto V e il suo
architetto Domenico Fontana ampliarono considerevolmente.
Paolo V con l'ausilio di Flaminio Ponzio e Carlo Maderno
dette al palazzo la forma attuale che Urbano VIII dotò
di un torrione difensivo. Nel '700 fu terminata la Manica
Lunga e costruita la Palazzina della Cifra e sotto
Benedetto XIV la Coffee House nei giardini; nel frattempo
veniva sistemata la piazza antistante con l'edificazione,
da parte del Fuga, del palazzo che ora ospita la Corte
Costituzionale e delle Scuderie su disegno di Alessandro
Specchi.
All'epoca di Napoleone, dichiarato Palazzo Imperiale, il
Quirinale fu oggetto di numerosi lavori, anche se
l'imperatore non vi abitò mai; tornato ai papi per la
prima parte dell'800 dal 1870 divenne reggia dei Savoia
che la usarono per i nuovi compiti di rappresentanza
della dinastia. Dal 1946 è sede del Presidente della
Repubblica; ogni cambio di inquilino ha comportato lavori
di adattamento che però non hanno modificato l'aspetto
assunto nel tardo settecento. "Il Quirinale.
L'immagine del Palazzo dal 500 all'800" è il titolo
di una mostra che si tiene a Palazzo Poli, che è
l'edificio a cui è appoggiata la Fontana di Trevi, e che
espone circa sessanta opere tra dipinti, disegni, stampe,
provenienti da musei italiani e stranieri e dall'Istituto
Nazionale per la Grafica. Attraverso il materiale esposto
si segue passo passo l'evolversi del complesso dalle
originarie vigne disseminate di ruderi alla situazione
attuale. Si comincia con la pianta di Roma del Cartaro
del 1576, si passa a rilievi e disegni del Mascarino
dell'originaria costruzione per arrivare alla
documentazione secentesca che illustra le varie fasi del
completamento del palazzo.
Sono interessantissime le stampe di due dei maggiori
incisori dell'epoca, il Falda e lo Specchi e quattro
vedute della piazza dovute a Caspar van Wittel, grande
specialista di paesaggio e attento osservatore.
Del tardo '700 sono grandi quadri che riproducono, quasi
fotograficamente, i cortei di ambasciatori e di
visitatori illustri diretti al Quirinale e poi incisioni
del Vasi, del Piranesi, del Pinelli, stampe di Luigi
Rossigni e vedute ottocentesche di Ippolito Caffi.
A cura di Rai Educational è stato realizzato l'impianto
scenografico che ricostruisce la Cappella dell'Annunziata
affrescata dal Reni, dall'Albani e da Lanfranco
normalmente non visibile per il pubblico che può
visitare il Palazzo la domenica mattina.
Roberto
Filippi
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