ex-@rt magazine 
oltre l'arte n. 5
maggio - luglio 2002

Beni Culturali - Mostre
Beni Culturali - Mostre
Sommario




Dal 2 giugno al 30 agosto 2002

Roma
Complesso del Vittoriano

Orari:
tutti i giorni
9,30 - 19,30


Ingresso:


Informazioni:
tel. 06/6780664
06/6793598






DAL 2 GIUGNO CAMBIA IL VITTORIANO

Il Vittoriano è un immenso monumento di marmo bianco posto a scenografica chiusura di via del Corso. Fu costruito distruggendo senza pietà edifici storici di gran pregio perché si voleva che sorgesse sul Campidoglio; iniziato nel 1885 su progetto del Sacconi fu inaugurato nel 1911 ed è costituito da una grande scalinata articolata su tre ripiani terminanti in un imponente colonnato. Edificato originariamente come monumento celebrativo dell'Unità d'Italia e del re Vittorio Emanuele II, la cui bronzea statua equestre, colossale, si trova sul secondo ripiano, ospita dal 1921, sul primo, la tomba di un soldato ignoto morto nella Grande Guerra; da allora è anche chiamato Altare della Patria, simbolo dell'Unità Nazionale e del sacrificio di quanti, in un secolo e mezzo, hanno dato la vita per il loro paese. Per decenni fu il palcoscenico di cerimonie ufficiali dell'Italietta umbertina e giolittiana e poi di quelle oceaniche e guerriere del Fascismo, nel dopoguerra è entrato in crisi bersagliato da critiche sia di carattere estetico che politico. Dopo l'attentato del 1969 è rimasto chiuso al pubblico per quasi trenta anni e solo recentemente è stato riaperto. Per il prossimo 2 giugno, auspice il Presidente Ciampi, sono previste molte iniziative che facciano del Vittoriano il Museo della Patria e della Civiltà Italiana ponendolo al centro di un percorso storico, artistico, sentimentale, che si snoda dal Risorgimento ad oggi. In attesa dei grandi festeggiamenti del 2011 per i centocinquanta anni dell'Unità si comincia ora con una serie di eventi di grande spessore. In alcuni locali verrà ospitata una iniziativa ideata e costruita da Carlo Rambaldi, mago degli effetti speciali, dal suggestivo nome "Mille Italie, una Patria", un viaggio che, partendo dall'alba della coscienza d'italianità con Dante e Tetrarca, giunge al Risorgimento e al coronamento di un sogno; il tutto con tecnologie multimediali affascinanti ma discrete.
Nell'ala del Vittoriano costruita nei tardi anni trenta dal Brasini è ospitato il Museo del Risorgimento dove si terranno tre mostre: "Garibaldi 1882-2002" per rievocare i centoventi anni dalla morte dell'Eroe dei Due Mondi, "Un ricordo di Benedetto Croce" per commemorare i cinquanta anni dalla morte del grande filosofo, padre della cultura italiana, con foto, filmati, documenti, cimeli ed infine " I pittori soldati della 1° Guerra Mondiale" con esposizione di opere di artisti che passarono parte della loro giovinezza nelle trincee. Una specie di reportage delle proprie esperienze, disegni, schizzi, appunti, presi in quei momenti di dolore e speranza.
In collaborazione con l'Accademia della Crusca ci sarà la manifestazione "unità della lingua, unità della nazione" che rivisita il costituirsi dell'unità linguistica dai lontani giorni del primo medioevo. Sempre godibilissimi i musei che da tempo sono ospitati nel Vittoriano: quello del Risorgimento con cimeli e reperti dalla fine del '700 al 1918 e con la possibilità di collegarsi interattivamente con gli omologhi di Milano e Torino. Dal 1935 il Sacrario delle Bandiere si stringe intorno al sacello del Milite Ignoto e contiene centinaia di bandiere di Reparti disciolti dell'Esercito, dell'Aeronautica, di Corpi Militari; alcune di queste bandiere hanno avuto storie tragiche e dolorose, incredibili e gloriose.
Le bandiere delle navi sono invece contenute in cofani, talvolta di pregio artistico, e si dispongono in un arco di un secolo e mezzo; molte sono bandiere di navi andate in disarmo ma molte di vascelli affondati o gravemente danneggiati nelle varie guerre. Famosi alcuni cimeli storici: il MAS che affondò una corazzata austriaca, il siluro a lenta corsa, detto maiale, con il quale gli assaltatori danneggiarono ad Alessandria due corazzate inglesi, una parte del sommergibile Scirè, perduto in azione.
Una serie di accessi e di percorsi permetterà ai visitatori di vivere il loro Altare della Patria, apprendendo la lezione di secoli di storia, di sacrifici, di illusioni, con la speranza che ne traggano un qualche insegnamento.

Roberto Filippi