Mostre in Italia e all'estero
aggiornate al 22 maggio 2003

 



 

 

Aosta
Tour Fromage, Teatro romano
VETTE D'ASTRAZIONE
Dal 31 maggio al 13 luglio 2003
Tel. 0165/230545
www.regione.vda.it

Nell'ambito del "Progetto Valle d'AostArte", viene presentate la quarta mostra della serie con le opere scelte per la mostra sono esempi di razionalizzazione e di semplificazione, di formalizzazione artistica dell'immagine dei massicci, delle vette e dei pendii innevati. Sono esposti lavori fotografici, dipinti, disegni e sculture che rappresentano in primo luogo forme di stilizzazione della montagna. L'attenzione è rivolta alla montagna come forma plastica o visiva piuttosto che al suo significato metaforico o simbolico analizzato nelle mostre precedenti Mystic Mountains, Far Away So Close e La montagna disincantata.

 

Aosta
Museo Archeologico Regionale
MARINO MARINI. Sculture e dipinti
Sino al 26 ottobre 2003
Tel. 0165/275902
www.regione.vda.it

L'esposizione evidenzia i differenti aspetti della personalità di Marino, presentando una serie di dipinti e sculture che prendono le mosse dagli anni Venti. Ai soggetti più noti si affianca una sezione dedicata alle figure e ai ritratti.

 

Aosta
Museo Archeologico Regionale
DIVISIONISMO PIEMONTESE. Da Pellizza a Balla
Sino al 26 ottobre 2003
Tel. 0165/275902
www.regione.vda.it

E' la prima rassegna esaustiva sul divisionismo piemontese e presenta trenta artisti con oltre ottanta opere. La mostra prende in considerazione il periodo che va dal 1890 sino alla prima Guerra Mondiale, anche se non mancano sconfinamenti sino agli anni Trenta.

 

Aosta
Centro Saint-Bénin
FELICE CASORATI. La strategia della composizione
Sino al 7 settembre 2003
Tel. 0165/272687
www.regione.vda.it

Le opere del periodo giovanili dei primi del Novecento agli anni Dieci e gli arredi provenienti dal castello di Cereseto, di proprietà del collezionista torinese Riccardo Gualino, realizzati nel 1925 da Casorati insieme a Sartoris, per comprendere il significato della metafisica casoratiana.

 

Aosta
Chiesa di San Lorenzo
LA TRADIZIONE VALDOSTANA E IL DESIGN CONTEMPORANEO
Sino al 21 settembre 2003
Tel. 0165/274807
www.regione.vda.it

Pentole, culle, grolle, lanterne, ferri da stiro e cavalli a dondolo diventano lo spunto per una serie di rielaborazioni in chiave postmoderna realizzate da dodici designer italiani e stranieri tra cui Alessandro Mendini, Ettore Sottsass, Vico Magistretti, Aldo Cibic, Pawel Grunert e David Palterer. A ciascuno di loro è stato assegnato un oggetto da reinterpretare liberamente in base al linguaggio della contemporaneità.

 

Aosta
Biblioteca Regionale
ARCHITETTURA MODERNA ALPINA.
La Valle d'Aosta: da Gio Ponti a Carlo Mollino
Dal 11 luglio al 12 ottobre 2003
Tel. 0165/274807
www.regione.vda.it

L'esposizione prende in esame il periodo che va dalla fine degli anni Venti alla prima metà degli anni Sessanta ed è composta da una serie di "stanze" che sviluppano il lavoro di uno o più progettisti. Vengono presentati principalmente disegni d'archivio, fotografie da lastre d'epoca, stampe, acquerelli, disegni digitali e modelli. In tal modo, si vuole sottolineare la stretta relazione tra il contesto alpino l'architettura moderna analizzando gli importanti risultati raggiunti anche in termini d'innovazione tecnica e linguistica.

 

Arezzo
Palazzo Comunale
LEONARDO GENIO E CARTOGRAFO
Dal 21 giugno al 30 settembre 2003
Tel. 0575/377822 - 377882

La mostra nasce per celebrare il cinquecentenario dalla realizzazione delle carte del Valdarno e della Valdichiana di Leonardo e per avvicinare il più largo pubblico di ammiratori del genio vinciano, di cultori della Geografia e della Cartografia, di curiosi e appassionati ad una produzione artistica e scientifica nota solo ad un ristretto pubblico di specialisti.
La rassegna offre la possibilità di ammirare la bellezza e la forza espressiva dei cinque più famosi capolavori cartografici di Leonardo provenienti dal castello di Windsor, collocandoli nell'ambito della produzione tecnica e scientifica del tempo. Ecco dunque incunaboli e trattati su come misurare le superfici, le distanze, i monti, i fiumi; una preziosa edizione del Liber Elementorum di Euclide del 1482; bussola, piombo, archipendolo, quadrante e astrolabio; alcuni esempi significativi della produzione cartografica del Quattrocento e tre apocrifi del Trattato della Pittura di Leonardo.

 

 

 

(Arezzo) Anghiari
Museo Statale di Palazzo Taglieschi
FUOCHI D'ANGHIARI.
Armi e armaioli tra XVIII e XIX secolo
Dal 10 maggio al 10 novembre 2003
Tel. 0575/40901

Oltre sessanta esempi d'artigianato artistico applicato alla produzione delle armi da fuoco e bianche, dove predominava l'aspetto decorativo, realizzando, nelle esigue superfici sottratte alla funzione primaria dell'oggetto, delle vere e proprie opere d'arte.

 

 

Bergamo
GAMeC
JAN FABRE
GAUDE SUCCURRERE VITAE
Film e disegni 1977 - 2001
Dal 17 aprile al 13 luglio 2003
Tel. 035/399528
www.gamec.it


 

Saranno presentati 200 opere e 10 tra film e video-installazioni che coprono venticinque anni della sua attività. La mostra è realizzata dal museo S.M.A.K di Gand (Belgio) insieme alla GAMeC di Bergamo, al Musée d'Art Contemporain di Lione e alla Fundació Joan Miró di Barcellona. La cura è affidata ad un comitato scientifico composto dai quattro direttori delle istituzioni sopra citate: Jan Hoet, Giacinto Di Pietrantonio, Thierry Raspail e Rosa-Maria Malet. L'allestimento è curato direttamente dall'artista. Jan Fabre (Anversa, 1958) è uno dei più importanti artisti contemporanei belgi. Disegnatore, scultore, scenografo, drammaturgo ha presentato i propri lavori alle Biennali di Venezia, Istanbul e San Paolo, a Documenta di Kassel. Sue personali sono state allestite allo Stedelijk Museum di Amsterdam, allo Sprengel Museum di Hannover, alla Kunsthalle di Basilea, al MUHKA Museum di Anversa alla Schirn Kunsthalle di Francoforte. Fabre è un artista che usa molteplici linguaggi filtrati dalla sua immaginazione, toccando i temi cari alla tradizione fiamminga: la follia, la malattia, la morte, la dolcezza del peccato, la rigenerazione, la forza spirituale. Temi che prendono corpo in disegni, sculture, scritti, film e pièces teatrali.

 

 

Bologna
Galleria d’Arte Moderna
MARCO TIRELLI
Dal 18 aprile al 15 giugno 2003
Tel. 051/502859
www.galleriaartemodernabo.it


 

Le opere di Tirelli si presentano a prima vista come insiemi di forme geometriche, unità di linee e spazi fatte di molteplicità ripetute ritmicamente come in un rituale di ri-presentazione costante. Ma guardando più a fondo e ascoltando le “linee di ricerca” che l’artista percorre, si ritrova in questo susseguirsi di geometrie il gesto trasgressivo della ricerca del rimosso e il tentativo di ordinarlo finalmente all’interno del quadrato della tela che Marco Tirelli non tanto dipinge, ma incarna. “Le sue opere testimoniano una pittura metaforica e poetica, non un’analisi razionale della geometria e delle sue possibilità forse ancora innovative, come un calcolo combinatorio delle forme potrebbe rappresentarle - scrive il direttore della GAM e curatore della mostra Peter Weiermair nel saggio introduttivo al catalogo - Tirelli è interessato al significato poetico della forma, e paradossalmente anche a quello che le forme stesse nascondono. Esse trattano perciò dell’invisibile. Concepiscono il visibile come una sottile epidermide che ricopre tutto ciò che possiamo soltanto intuire.”


 

 

Bologna
Galleria d’Arte Moderna
CLAUDIO MASSINI
Stanze Metastoriche
Dal 11 aprile all’8 giugno 2003
Tel. 051/502859
www.galleriaartemodernabo.it


 

Le “stanze metastoriche” - come spiega la curatrice - indicano l’ancestrale senso della concertazione, la passione e la purezza, l’incantamento, la condizione contemplativa, il sentire avverso all’ossessione dell’anima, alla multicomplessità dei sentimenti. Nelle opere pittoriche di Massini, artista napoletano, non esiste l’io come soggetto, non esiste l’autocelebrazione, bensì la costruzione di un’immagine che si contrappone a tutto quello che cerca solamente di affermarsi e di “occupare spazio”. Nessun cenno di provocazione quindi (ma che diventa provocazione stessa), nessuna battaglia apparente. In queste “stanze” noi siamo come dentro ad un paesaggio, in cui mai ci può essere conflitto, poiché le cose della natura non rappresentano questa essenza. Sette stanze, quindi, sette allestimenti composti da oltre 180 dipinti (l’ottava sarà dedicata alla fotografia), che vengono destinate ad individuare quel segno che perdura immortale attraverso il succedersi degli accadimenti storici, quel colore che distingue i fenomeni che si mantengono costanti nel continuo fluire degli eventi, del tempo. Una figurazione che appare essenziale, per non sottoporre l’opera d’arte ad un qualunque stato di banalità: Il lavoro di Massini appartiene infatti alla ricerca dell’immanenza, al presupposto di realtà interiormente concatenate ad altre.

 

 




 


 

 

 

Bologna
Galleria d'Arte Moderna
MARGHERITA MORGANTIN - DAVIDE TRANCHINA
Dal 23 maggio al 22 giugno 2003
Tel. 051/502859
www.galleriaartemodernabo.it

 

Le immagini di Margherita Morgantin (Venezia 1971) sono visioni urbane dai colori freddi, spesso abitate dalla figura dell'artista. Margherita Morgantin tira fuori la macchina fotografica di nascosto, quando nessuno la vede per immortalare gli spazi della vita quotidiana alterati e modificati ad arte dall'introduzione di elementi estranei capaci di sovvertire i già fragili equilibri esistenti. E' come una magia, le immagini si condensano, vacue e sfumate, non offrono alcuna soluzione. Domande, ancora domande, si avverte uno sguardo obliquo sulla contemporaneità, un commento a bassa voce alla vita e alla società di oggi, immagini dove fragilità e vulnerabilità sono condizioni vissute e talmente presenti nel paesaggio da potere essere scambiate per elementi dell'ambiente stesso.
Davide Tranchina (Bologna 1972) si è avvicinato alla macchina fotografica quasi per caso e, oggi, dopo avere seguito un percorso formativo e di ricerca sotto l'influenza del lavoro di diversi artisti come Walker Evans, Paolo Monti, William Klein, Ugo Mulas, Mario Cresci, Gabriele Basilico, Guido Guidi e soprattutto Luigi Ghirri, è giunto ad elaborare un'idea personale di fotografia. La scelta dei soggetti diventa per Tranchina il pretesto per un lavoro sulle caratteristiche dell'immagine e della percezione, inizia a vedere una nuova realtà fantastica, fatta a sua volta di immagini, che esiste solo nell'atto visivo. Così è stato per i suoi primi due lavori, "Safari metropolitano", in cui i soggetti erano ricercati fra manifesti, murales o sculture che ritraggono animali e "Naturamorta" in cui gli "still-life" non erano creati in studio ma prelevati da sezioni di cartelloni pubblicitari, e così è anche nel caso di "Through the globe" dove i soggetti sono scorci di città sommerse riprese attraverso il globo delle palle di neve souvenir che le contiene.

 

 

 

Bologna
GAM
TEXT WORKS
opere dalla collezione di Museion
Dal 22 gennaio al 29 giugno 2003
Tel. 0471/312448
www.galleriaartemodernabo.it
www.museion.it

 

In occasione di Arte Fiera presso la Galleria d'Arte Moderna di Bologna sarà inaugurata la mostra "TEXT WORKS": si tratta di un'esposizione dedicata al complesso ruolo che parole e testi giocano all'interno di opere d'arte degli ultimi 30 anni provenienti da Museion, il Museo d'arte moderna e contemporanea di Bolzano. Museion da anni ha incentrato un'importante parte della propria attività collezionistica sui legami tra arte e linguaggio trovando in questa ricerca una propria specificità. Tale specificità, che riflette una fondamentale tendenza dell'arte del ventesimo secolo, si esemplifica in particolare in opere monumentali, per lo più realizzate su commissione e pensate per occupare una singola stanza. Le opere saranno presentate negli spazi della GAM così come sono stati concepiti per il patrimonio museale bolzanino: in singole sale saranno esposte le installazioni di Barry, Fleury, Gappmayr, Gerz, Long, Mullican, Nannucci, Weiner e Zaugg.

 

 

Bolzano
Galleria Civica di Piazza Domenicani
GLI EREDI DELLA SOLITUDINE
Un ritorno (1973-2003)
Mostra fotografica di Flavio Faganello.
Dal 21 giugno al 5 ottobre 2003
Tel. 0471/997588

 

Nel 1973 usciva il libro di Aldo Gorfer, dedicato ai contadini di montagna delle valli più isolate ed impervie del Sudtirolo con le splendide fotografie di Flavio Faganello. Nessuno prima di allora aveva mai raccontato la storia segreta di chi abitava la montagna nei suoi risvolti meno amabili. A trent'anni di distanza un viaggio fotografico con Flavio Faganello sulle tracce di Aldo Gorfer nei masi più alti delle valli sudtirolesi. Una ricerca di quel che è rimasto dell'antica solitudine fissata trent'anni fa nelle foto di Flavio Faganello e nello struggente racconto di Aldo Gorfer, lo scrittore che forse maggiormente ha contribuito a dischiudere ai lettori di lingua italiana e agli stessi sudtirolesi il mondo nascosto dell'antica civiltà del maso, un microcosmo economico autosufficiente, fondamento dell'unicità di una cultura sopravvissuta nei secoli a guerre, invasioni e tentativi di deculturazione. La mostra propone foto scattate nel corso del primo reportage e foto scattate nel corso dell'ultimo inverno; una scelta, quella dell'inverno, per poter cogliere con immediatezza la realtà dell'isolamento e i pericoli ad esso collegati, una scelta per mettere in evidenza il contrasto tra la vita dei centri urbani e quella dei "Bergbauerhöfe" i contadini della montagna sudtirolese.

 

 

Brescia
Museo di Santa Giulia
BRIXIA. Brescia Romana
Le Domus dell’Ortaglia
Dal 1 marzo al 29 giugno 2003
Tel. 030/2807540

 

In mostra, accanto alle Domus, le non meno eccezionali testimonianze della Brescia romana raccolte nelle collezioni archeologiche di Santa Giulia. L’emozionante percorso espositivo continua anche al di fuori del Museo con gli itinerari che porteranno i visitatori a scoprire o riscoprire le grandi testimonianze romane della città, primo fra tutti il celebre Capitolium. Le Domus dell’Ortaglia, eccezionale tesoro archeologico, tra i maggiori nel territorio dell’impero romano a nord del Po, sono state per secoli occultate dalle ordinate file di legumi, zucche e cicorie che le monache di Santa Giulia coltivavano nella loro “Ortaglia”, preservando, inconsapevolmente, in questo modo, nel pieno centro di Brescia un quartiere della città romana, collocato entro la cinta muraria, a poca distanza dal Capitolium e dal Teatro. Un’area che in epoca antica era stata interrata dal lento smottamento delle retrostante collina. Quella terra, poi coltivata dalle monache, ha ricoperto un nucleo di abitazioni sicuramente appartenenti a famiglie molto agiate com’è testimoniato dalla ricchezza delle decorazioni e dalla complessità dell’impianto architettonico.
 

 

 

Catania
Casa-museo Stesicorea
EXTRA-ordinario. Il valore dell'essere
Sino a 25 dicembre 2003
Tel. 095/7151743
www.librino.org

 

L'iniziativa coinvolge quelle realtà culturali presenti a Catania che attraverso la complessità delle loro identità stanno interagendo con il tessuto sociale ed intellettuale della città. Con "EXTRA-ordinario" si è inteso dre vita all'interazione tra le ricerche di alcuni artisti e le culture presenti sul territorio (ecuadoriana, colombiana, peruviana, venezuelana, brasiliana, senegalese, toghese, eritrea, congolese, zairese, polacca, russa, rumena, cinese, indiana, cingalese, mauriziana, filippina, turca, tunisina, marocchina, libanese, algerina) con il preciso scopo di affermare il Valore dell'essere. Alla base di questa iniziativa c'è l'idea che in una società che ha evidentemente perso i propri valori di riferimento e che tende sempre più a chiudersi in se stessa, diviene imprescindibile la rivalutazione dell'individuo in quanto tale, prescindendo dalle origini, dalle culture di riferimento e dalle identità. In altre parole ponendo in essere una necessaria riflessione sul tema delle differenze.

 

 

(Como) Cernobbio
Villa Bernasconi
GIOVANNI TESTORI
Sino al 29 giugno 2003
Tel. 031/3347209 - 343234

 

La mostra è un omaggio, nel decennale della morte, alla storia artistica di Testori ed è la prima volta che viene documentata in tutte le sue sfaccettature. Partendo da alcuni lavori degli anni Quaranta di carattere picassiano, quasi tutti sconosciuti, sino alle opere degli ultimissimi anni, contribuiscono a chiarire l'intera sua poetica nella sua produzione letteraria che pittorica.

 

 

 

Cosenza
Palazzo Arnone
UMBERTO BOCCIONI
Dal 10 maggio al 31 agosto 2003
Tel. 0984/793748

 

L'esposizione, presenta, per la prima volta al grande pubblico, la raccolta costituita da sessantacinque opere grafiche, disegni eseguiti a matita, penna, china, pastelli colorati, acquerelli oltrechè incisioni ad acquaforte e a puntasecca. I Disegni e le incisioni di Umberto Boccioni, acquisite nel 1996 dallo Stato e destinate alla Galleria Nazionale di Palazzo Arnone, provengono dalla Collezione Lydia Winston Malbin, collezionista americana che nutrì una forte passione per il Futurismo e che in precedenza le aveva acquistate dalla sorella dell'artista, Raffaella. La raccolta rappresenta un unicum in Italia e nel mondo. La collezione originale comprendeva centoventi opere grafiche e in mostra per ricostruire idealmente l'intera raccolta, saranno esposte le riproduzioni fotografiche di quelle mancanti .

 

 

Ferrara
Palazzo dei Daimanti
SHAKESPEARE NELL'ARTE
Dal 16 febbraio al 15 giugno 2003
Tel. 0532/209988
www.comune.fe.it

 

Come interpretarono il genio di Shakespeare e la sua poesia i grandi pittori europei del Settecento e dell'Ottocento? È questa la domanda a cui intende dare risposta la mostra, presentando, per la prima volta al pubblico italiano, l'affascinante repertorio di immagini scaturito da quell'incontro straordinario. All'inizio i pittori intendono illustrare nei loro dipinti singole rappresentazioni teatrali, nello spirito della ritrattistica realistica del tempo, ma poi, nel contesto di un'incipiente gusto preromantico, essi arrivano a emulare la stessa forza di suggestione dell'opera shakespeariana, sottratta al teatro e consegnata al solo ambito della poesia e dell'immaginazione. Le prime tre sale introducono nel cuore di questa situazione. Se Hogarth e Hayman, tipici esponenti della cultura illuminista, offrono vivide raffigurazioni di saggi di recitazione e di scenografie, i pittori influenzati dall'estetica del sublime si liberano da qualsiasi suggestione desunta dalle produzioni teatrali e lavorano a opere frutto di un'accesa immaginazione, quasi competendo con il poeta. Dipinti e disegni capitali di Füssli, Blake, Romney e di altri conducono con forza il pubblico in una dimensione ora eroica, ora terrificante, ora onirica, sottolineando gli aspetti più visionari dell'opera di Shakespeare.

 

 

 

Firenze
Galleria degli Uffizi
Sala delle Reali Poste
DOVE IL SI SUONA
Gli Italiani e la loro lingua
Dal 15 marzo al 30 settembre 2003
Tel. o6/6873694-5
www.doveilsisuona.it

 

La mostra si propone d’illustrare, nei suoi diversi aspetti, l’evoluzione della nostra lingua nei secoli, dalle origini fino a oggi. Il visitatore sarà guidato nel mondo affascinante della lingua italiana, e ne osserverà i principali fenomeni da un nuovo punto di vista. Potrà così apprezzare le differenze legate alle diverse epoche, alle diverse aree geografiche, ai diversi usi dell’italiano, il suo stretto legame con la cultura nazionale e i fecondi scambi con le tradizioni delle altre grandi lingue di cultura.
 

 

 

Firenze
Palazzo Medici-Riccardi
STANZE SEGRETE
STANZE SCOMPARSE
Dal 25 marzo al 28 settembre 2003
Tel. o55/2760340

 

La mostra, che rientra in un programma più ampio di recupero di Palazzo Medici Riccardi come Centro Mediceo e ponte tra i secoli dei Medici e la modernità, nasce con l'obiettivo di recuperare quella funzione artistico-museale intrinseca al Palazzo che fin dal XVI sec., in ragione dei diversi passaggi di proprietà, (residenza dei Medici e poi dei Riccardi e oggi sede della Prefettura e della Provincia), ha visto più volte modificate la sua fisionomia interna nella struttura, nelle decorazioni e negli arredi. Il percorso espositivo si articola attraverso oggetti segreti e mai visti, collocati attualmente nei locali della Provincia e della Prefettura, quali ritratti, marine, nature morte, paesaggi, ai quali si aggiungeranno una serie di dipinti che rappresentano una sezione importante del patrimonio delle Gallerie di Firenze. L'esposizione, fatta di pochi oggetti selezionati per generi, restituisce alla godibilità e alla memoria il Museo Mediceo, allestito nel 1929 da molti dimenticato o ritenuto scomparso.

 

(Forlì) Predappio
Casa natale di Mussolini
BIBENDUM 1900-1950
Il gesto del bere nell'Arte del '900
Dal 19 aprile al 7 settembre 2003
Tel. 0543/921738 - 921222
www.comune.predappio.fo.it

Per rendere omaggio alla grande tradizione romagnola della coltivazione razionale della vite, la mostra prende in esame splendide opere pittoriche e memorabili manifesti pubblicitari ispirati alle atmosfere del "bere". Nel percorso viene proposte una serie di opere realizzate dagli artisti del Novecento italiano che si sono ispirati ai luoghi e alle modalità del "bere": il caffè e l'osteria di Severini, Mafai e Depero, le bottiglie di vino di Oriani, Rizzo e Cagnaccio di San Pietro o i bevitori di Bacci e Baldessari. I manifesti esposti sono i migliori della produzione italiana che grandi grafici come Dudovich a Metlicovitz hanno dedicato a importanti aziende italiane come Martini, Campari, Cora, Ruffino. La qualità e l'originalità dei manifesti e dei dipinti in mostra è garantita dal Massimo&Sonia Cirulli Archive di New York, inesauribile archivio di arte del Novecento. Il percorso espositivo si chiude con una rassegna di studi di packaging e design realizzati da Cinzano, Gancia, Isolabella, dall'inizio del secolo fino agli anni quaranta.

 

Genova
Palazzo Ducale
METAMORFOSI DEL MITO
Sino al 6 luglio 2003
Tel. 010/5574004-562390
www.palazzoducale.genova.it

La mostra prende avvio dalle tematiche mitologiche legate alle Metamorfosi di Ovidio e si sviluppa attraverso un vasto repertorio iconografico, che punta a verificare le interpretazioni maturate ad opera degli artisti attivi nelle aree considerate tra Sei e Settecento. Il mito, visto attraverso scansioni tematiche sempre connesse all'affermazione del "barocco mediterraneo", costituisce il filo conduttore di un confronto tra momenti e realtà pittoriche diverse.

 

 

Macerata
Auditorium San Paolo, Palazzo Ricci, Pinacoteca comunale
EUROPA E CINA ALLA CORTE DEI MING
Dal 19 luglio al 5 ottobre 2003
Tel. 0733/258317

 

La mostra vuole far conoscere la figura e l'opera di Matteo Ricci attraverso la presentazione dei temi principali dell'incontro tra civiltà europea e cinese tra il 1580 e il 1610. Nell'incontro con il Paese del Drago, Li Madou è portatore non solo di una religione, quanto di una intera civiltà caratterizzata da una precisa filosofia, teologia, scienza e arte. Da qui la necessità di documentare la preparazione culturale e scientifica di Ricci e ricostruire il contesto storico mostrando così il significato e il valore dell'impresa compiuta dal gesuita e dai suoi compagni: aver vinto la secolare diffidenza e paura dei cinesi nei confronti degli stranieri e aver avviato un lavoro straordinario di diffusione della conoscenza reciproca tra mondo occidentale e orientale nel campo delle scienze, della filosofia e della religione. Matteo Ricci per primo fa conoscere all'Occidente la civiltà cinese con la pubblicazione della sua Storia, con le Lettere e la traduzione latina dei Quattro libri di Confucio, ora perduta.
Il percorso della mostra si snoda attraverso sei sezioni:
· Scienze occidentali introdotte in Cina: matematica, astronomia, geografia, cartografia, orologi. E' Ricci a far conoscere ai cinesi che la terra non è quadrata ma rotonda. Pubblica sei edizioni di mappamondo (in realtà carte geografiche universali) stampate in centinaia di copie di cui rimangono pochissimi esemplari. In mostra viene eccezionalmente esposto l'originale in bianco e nero ricciano della terza edizione Pechino, 1602 proveniente dalla Biblioteca Vaticana e vengono presentate rare carte geografiche cinesi precedenti e successive a Ricci.
· Vita quotidiana nella corte e nelle case dei mandarini: dipinti, porcellane, bronzi e abiti di fine epoca Ming.
· L'incontro con le religioni cinesi (confucianesimo, buddismo, taoismo): oggetti rituali, tavolette per il culto degli antenati, idoli, statuette di dei ed eroi.
· Libri e tecniche di stampa: carta, pennelli e inchiostri, matrici di legno per la stampa, opere pubblicate da Ricci e da amici cinesi. Ampio spazio è dato agli autori e ai testi della sua formazione letteraria e filosofica: ad esempio di Cicerone sono esposte alcune opere in edizione cinquecentesca tra le quali il De Amicitia e di Euclide gli Elementi di geometria poi tradotti in cinese da Ricci. Straordinaria la presenza della matrice in legno servita per la stampa della lettera composta da Ricci che Sisto V avrebbe dovuto mandare all'imperatore della Cina.
· Strumenti musicali cinesi e strumenti occidentali introdotti in Cina. Da segnalare uno dei primi esemplari di clavicembalo da tavolo e di organo portatile.
· Pittura ad olio, sconosciuta ai cinesi prima di Ricci.

Successivamente a Roma, dal 23 ottobre 2003 all'11 gennaio 2004, negli spazi di Castel Sant'Angelo.

 

 


 



 

 

Milano
Palazzo Reale
AMEDEO MODIGLIANI
L'ANGELO DAL VOLTO SEVERO
Dal 21 marzo al 6 luglio 2003
Tel 02/86461394
www.amedeomodigliani.it

 

In mostra sono proposte 110 opere del maestro livornese (1884 Livorno, 1920 Parigi), per buona parte dipinti che percorrono l'intero arco della sua breve e grande attività. La cura della mostra è affidata a Marc Restellini, coadiuvato da un comitato scientifico. L'intento della rassegna è quello di sottrarre la figura di "Modì" alle proprie vicende biografiche, che ne hanno fatto quasi esclusivamente il prototipo dell'artista "maledetto", per riconsegnargli il ruolo che gli spetta all'interno della comunità artistica dei primi del Novecento.

 

 

Milano
Triennale
ASFALTO
Il carattere della città
Dal 4 marzo al 27 luglio 2003
Tel. 02/724341
www.triennale.it

La mostra si propone di sostituire ai luoghi comuni tradizionalmente associati all'asfalto una diversa percezione di questo materiale, che costituisce per la città moderna e contemporanea ciò che il calcestruzzo armato, il ferro e il vetro hanno costituito per l'architettura moderna. Attraverso la descrizione delle sue caratteristiche, la storia del suo rapporto con la città a partire dalla sua apparizione nella Parigi e nella Londra del primo Ottocento, il racconto della sua mitizzazione come materiale ideale o come il nemico della città storica e dell'ambiente, la rappresentazione della sua presenza nel nostro mondo quotidiano nei luoghi e nelle forme più inaspettate, la mostra non intende solo sfatare un luogo comune, ma raccontare la complessità e la varietà dei problemi della città e del territorio contemporaneo. L'asfalto è ormai parte integrante della nostra immagine della città, e del nostro stesso immaginario. Non possiamo più sfuggirgli: ci mancherebbe la terra sotto i piedi.

 

 

Milano
Fondazione Prada
ANDREAS SLOMINSKI
Dal 10 aprile al 13 giugno 2003
Tel. 02/54670515
www.fondazioneprada.org

 

 


 

 

 


 



 

 

Milano
Pinacoteca di Brera
BRERA MAI VISTA
Dal 26 giugno al 23 novembre 2003
Tel. 02/722631 - 89421146
www.brera.beniculturali.it

 

La nuova proposta espositiva, nell'ambito della serie "Brera mai vista", è dedicato a due tavolette di predella di Benozzo Gozzoli, finora mai esposte in Pinacoteca.
La più celebre, San Domenico resuscita Napoleone Orsini, faceva parte della pala commissionata nel 1461 per l'altare della compagnia della Purificazione della Vergine, una confraternita di adolescenti che aveva sede nel convento di San Marco a Firenze. L'altra tavoletta, Cristo in pietà fra la Vergine e san Giovanni, appartiene invece ad una fase più tarda del percorso di Benozzo ed è databile al settimo decennio del Quattrocento.
Le due opere di Benozzo esposte in questa edizione di Brera mai vista hanno recuperato la smagliante brillantezza dei colori originali, grazie all'accurata pulitura effettuata in occasione di questa mostra da Sara Scatragli e Andrea Carini, restauratori della Soprintendenza.

 

 



 

 

 

 

Napoli
Museo Archeologico Nazionale
POMPEI. STORIE DA UN'ERUZIONE
Dal 21 marzo al 31 agosto 2003
Tel. 081/7410067
www.pompeiisites.org

 

"Una nube nera, terribile... Udivo i gemiti delle donne, i gridi dei fanciulli, il clamore degli uomini: gli uni cercavano a gran voce i genitori, altri i figli, altri i consorti, li riconoscevano dalle voci; chi commiserava la propria sorte, chi quella dei propri cari: ve n'erano che per timore della morte invocavano la morte." (Plinio il Giovne, Epistole, VI, 20)
La mostra offre fra l'altro la straordinaria opportunità di ammirare in anteprima i ritrovamenti delle recenti campagne di scavo condotte nel suburbio di Pompei, in località Moregine, che hanno consentito di riportare alla luce due edifici: a uno di essi appartengono le raffinate pitture parietali di IV stile che decoravano tre triclini. Agli affreschi del primo edificio di Moregine, che hanno come tema i Dioscuri e la dea Venere, il ciclo delle Muse e Apollo, la personificazione della Palude e Roma Amazzone, si aggiungono, nel secondo edificio, i contesti di ritrovamento di alcuni individui, fra i quali una donna provvista di un ricco corredo di gioielli, che cercavano disperatamente una via di fuga. Tra le numerose novità della mostra si segnala inoltre la presentazione per la prima volta al pubblico delle pregevolissime pitture di II stile rinvenute in anni recenti nella Villa 6 di Terzigno, alla periferia dell'antica Pompei: lo straordinario ciclo pittorico che richiama alla memoria la megalografia della Villa dei Misteri, ornava il quartiere residenziale di una fattoria agricola. Ospitata com'è all'interno di uno dei più importanti e "classici" musei archeologici del mondo, la mostra si dipana infatti lungo una prospettiva di visita e di presentazione del tutto innovativa. Grazie a un raffinato sistema di "moduli" e a una particolarissima attenzione agli apparati didascalici, il punto focale della visita e della ricerca scientifica non è più la corretta identificazione e schedatura degli oggetti, ma si spinge più in là, nel desiderio di ricostruire e raccontare le "storie" degli individui sorpresi dalla catastrofe, rinvenuti negli edifici o durante la fuga verso impossibili vie di salvezza, e ritrovati spesso con monete, monili e oggetti che aiutano a ricostruirne la vita quotidiana. 11 calchi umani, 30 affreschi, 10 sculture, 500 preziosi monili, 200 oggetti di uso comune, legni e una eccezionale cassaforte in bronzo e ferro consentono di cogliere anche gli aspetti individuali, spesso toccanti nella loro immediata umanità, all'interno di un dramma collettivo.

 

 

Napoli
Castel Sant'Elmo
NATURA MORTA ITALIANA
Da aprile a giugno 2003

 

Dopo la tappa di Monaco torna a Napoli una grande mostra curata da Mina Gregori sui maestri italiani della natura morta: Caravaggio, Strozzi, Baschenis, Porpora, Recco…  E' dal 1946 che Napoli non ospita la mostra sulla natura morta; molte tra le 200 opere esposte sono frutto di studi e scoperte dell'ultimo cinquantennio.

 

 

 

Napoli
Il Laboratorio di Nola
Vico Freddo a Rua Catalana 4
LUCE DELHOVE
Opera grafica
Dal 30 aprile al 30 maggio 2003
Tel. 081/4206308 - 8237358 - 380.3169383

 

Rotelle, bulini, punte, punzoni incidono direttamente le lastre, gli acidi, le morsure e le tecniche sperimentali sono gli ingredienti delle sue alchimie. Le matrici si affidano a mani esperte, a torcolieri capaci di registrare ogni piccolo soffio ed imprimerlo su carta pregiata. Luce Delhove ha sempre lavorato sul metallo incidendo rame e zinco quindi fendendo la materia, cerca ora di ricostruirla, ricomponendo la trama metallica imprimendo tessuti sulla carta per arrivare in modo preponderante alle volumetrie delle sculture impresse.

 

 

Padova
Fondazione Palazzo Zabarella
I MACCHIAIOLI. 1848-1870
Prima dell'impressionismo
Dal 27 settembre 2003 al 8 febbraio 2004
Tel. 049/8756063 -8753100
www.palazzozabarella.it

 

La più ampia mostra sui Macchiaioli che sia stata realizzata in questi ultimi anni, oltre 130 opere e tra esse molti dei capolavori del movimento, riuniti in un percorso di grande valenza spettacolare. Sono opere concesse da importanti istituzioni pubbliche come la Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti, la Pinacoteca di Brera a Milano, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma e il Museo Nazionale di Capodimonte a Napoli, unite ad altre meno note al pubblico e provenienti dalle più prestigiose collezioni private.

 

 

Padova
Palazzo della Ragione
LA GRANDE SVOLTA
Gli Anni '60
Dal 31 maggio al 28 settembre 2003
Tel. 049/8204545

 

La mostra intende presentare gli scenari degli anni '60 intrecciando tra loro arti visive, design e architettura. Attraverso queste discipline, affrontate con un'inedita verve investigativa, entreranno in gioco molte implicazioni attinenti altri campi espressivi e comunicativi come il cinema, la televisione, la musica, la fotografia e la moda. I media e i consumi divennero i due pilastri sopra i quali prese forma il volto della società di massa. La pubblicità rese desiderabili i nuovi prodotti che rapidamente stavano cambiando i costumi sociali e culturali. Nacque il mondo nuovo delle merci che attinse motivi e strategie formali dal bacino ricco e quanto mai vario delle sperimentazioni artistiche.

 

Palermo
Galleria Regionale della Sicilia
LA SFERA D'ORO
Sino al 20 luglio 2003
Tel. 091/6230000

Dopo tre anni di lavoro è stato restaurato il capolavoro dell'oreficeria palermitana del Seicento, grazie all'Opificio delle pietre dure di Firenze e all'uso del laser, che ha permesso di ricostruire l'ostensorio che 130 anni fa fu trafugato, nella notte di Natale del 1870 dal Real Museo di Palermo, e frantumato in più di 300 pezzi per essere fuso e venduto. La mostra documenta i vari passaggi della ricomposizione di questa pregevole opera tempestata di pietre preziose.

 

 



 



 

 

 

(Pesaro) Fossombrone
Quadreria Cesarini
ANSELMO BUCCI (1887-1955)
Dal 13 aprile al 9 novembre 2003
Tel. 0721/370956

 

La rassegna comprende oltre cento opere, tra le quali, per la prima volta, un importante nucleo di dipinti inediti appartenuti a Bucci stesso, che l'artista aveva sempre gelosamente conservato presso di sè, destinandoli a una collocazione museale. Il percorso espositivo documenta tutta la ricerca pittorica di Bucci, dal simbolismo e dal post-impressionismo dei primi anni del secolo, quando l'artista vive a Parigi, alla stagione del Novecento Italiano, di cui negli anni venti è uno dei fondatori, fino al naturalismo lirico degli anni trenta. Sono esposti tutti i principali capolavori dell'artista, dal grande Autunno, apprezzato da Apollinaire, al suggestivo Il Kimono del 1919; da Inverno in riviera(1912) e dalla serie di paesaggi di Cagnes, dipinti con particolare felicità cromatica durante un viaggio nel sud della Francia, al Funerale dell'eroe del 1917; dal celebre I pittori, esposto alla Biennale di Venezia del 1924, alla Quercia del 1932, esempio del cromatismo lirico degli anni trenta. Sono esposte anche le curiose, piccole tavole dedicate al Giro d'Italia, dipinte nel 1940, quando, insieme con Orio Vergani, Bucci segue il Giro dominato da Fausto Coppi.

 

 

Pistoia
Museo Marino Marini - Palazzo del Tau
MARINO MARINI E IL TEATRO
Dal 22 marzo al 31 agosto 2003

 

La mostra si articola proprio attorno a questa esperienza teatrale, che è strettamente in linea con la poetica mariniana, e presenta per la prima volta, nella sala del Museo Marini dove è custodito il ritratto in argento del musicista, i bozzetti della rappresentazione scaligera, conservati negli archivi del teatro milanese. Questi saranno affiancati da una ricca documentazione fotografica sulla rappresentazione, mentre nelle altre sale del museo, riallestite per l'occasione, viene organizzata una scelta di opere (in parte di proprietà del museo stesso, in parte provenienti da collezioni pubbliche e private) che documentano con un percorso breve ed esemplificativo quest'aspetto finora considerato, a torto, marginale.

 

 

Potenza
Pinacoteca Provinciale
CARLO CARRA'. La mia vita
Dipinti e disegni 1903 - 1965
Dal 4 aprile al 15 giugno 2003
Tel. 0971/469477 - 22818 - 417245 - 06/8848403
www.provincia.potenza.it

 

La rassegna, prima mostra pubblica che Potenza dedica al grande maestro italiano, prende il titolo dalla celebre autobiografia dell'artista recentemente ripubblicata (Carlo Carrà, La mia vita, a cura di Massimo Carrà, Milano, Abscondita, 2002) e comprende oltre settanta opere, che ripercorrono la sua ricerca sia nel campo del segno che in quello del colore. Il percorso espositivo documenta, attraverso una serie selezionata di dipinti e disegni, tutta l'opera di Carrà, dal giovanile realismo al divisionismo e alla stagione futurista, dal periodo metafisico a quello del "realismo mitico" degli anni Venti e Trenta, fino alle opere del dopoguerra. La mostra si apre con una sala di autoritratti dell'artista, e con una serie di importanti ritratti a lui dedicati: da quello di Boccioni, che esegue un ritratto di Carrà nel 1911, a una caricatura di Marinetti; da Manzù, che ne ambienta la figura nello spazio, rappresentandolo in un momento di assorta riflessione, a Marino Marini, che si concentra sul suo volto intenso e segnato. La rassegna prosegue mettendo a fuoco le diverse stagioni del percorso artistico di Carrà. Il periodo futurista è documentato con una serie di disegni, tra cui Ritmi di bottiglia e bicchiere del 1912, in cui l'artista dialoga con Picasso, Guerra navale sull'Adriatico (1914), documento dell'interventismo che percorreva il movimento futurista, e Cineamore, esempio delle "tavole parolibere", ispirate ad Apollinaire, a metà fra poesia e pittura, che Carrà realizza nel 1914-15.

 

 

Ravenna
Loggetta Lombardesca
DA RENOIR A DE STAEL
Roberto Longhi e il Moderno
Dal 22 febbraio al 30 giugno 2003
Tel. 0544/482791

 

La mostra, attraverso oltre 180 tra dipinti e sculture e un vasto repertorio di documenti, si propone di offrire un quadro esaustivo degli interventi critici di Longhi sull'arte dell'Otto e Novecento, lungo un arco cronologico secolare che va da Courbet e gli Impressionisti francesi fino alla metà degli anni '60 del XX secolo. Saranno così documentati, con una sequenza rigorosamente filologica di opere molto rappresentative - scelte, per quanto possibile, tra quelle stesse citate dallo studioso - tutti gli artisti di cui egli si è occupato in saggi, presentazioni, lettere, recensioni, rapide ma illuminanti notazioni critiche. Le opere in mostra provengono da Musei italiani (tra cui la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, la Galleria d'Arte Moderna di Torino, la Pinacoteca di Brera di Milano) e stranieri (tra cui il Musée d'Orsay e il Centre Pompidou di Parigi, la Guggenheim Collection), da importanti collezioni private e dalla stessa Fondazione Longhi di Firenze.

 

 

Ravenna
Parco Archeologico di Classe - Chiesa di S. Eufemia
LA DOMUS DEI TAPPETI DI PIETRA
Dall'1 novembre 2002 al 4 novembre 2003
Tel. 0544/36136 - 35404 - 32512
www.ravennantica.it

 

Dopo il ritrovamento, la fine dei difficili lavori di scavo e lunghi accurati restauri, I Tappeti di Pietra - come li battezzò con felice intuizione Federico Zeri - si potranno finalmente ammirare nella loro collocazione originaria. L'avvenimento, fra l'altro, cade nell'anniversario dei 1600 anni di Ravenna capitale dell'Impero Romano d'Occidente. Si potranno ammirare nel loro impianto originario le splendide superfici musive, figurate e policrome, frutto di una tecnica notevolissima, come "la Danza dei Geni delle Stagioni", rarissima iconografia che mostra i geni delle stagioni danzare in cerchio al suono di una siringa, o la figura del "Buon Pastore" in una versione differente dall'usuale iconologia cristiana. E ancora, si possono ammirare frammenti dai fantasiosi motivi geometrici che decoravano stanze di rappresentanza, corridoi, cortili e ninfei di quello che probabilmente era il sontuoso palazzo di un personaggio di rango della corte ravennate.

 

 

(Ravenna) Faenza
Museo Internazionale delle Ceramiche
IL SECOLO D'ORO DELLA MAIOLICA
Dal 7 giugno al 26 ottobre 2003
Tel. 0546/697311 - 22123
www.micfaenza.org

 

Una rara selezione di 125 opere del Rinascimento italiano per dare un quadro suggestivo e altamente evocativo della vita delle corti italiane dei secoli XV-XVI e che nel corso dell'800 importanti collezionisti russi hanno raccolto per diventare oggi uno dei tesori della raccolta del museo statale dell'Ermitage.
Maioliche scelte con l'intento di dare un'immagine significativa del secolo che ha reso l'Italia capitale dell'arte e del bello e provenienti dai più qualificati centri italiani della produzione ceramica nel Rinascimento: Faenza, certo, ma anche Urbino, Gubbio, Deruta, e ancora Firenze, Venezia, Pesaro, Casteldurante, Castelli, o rarissimi esempi della scuola Riminese e di Ferrara. La scelta operata integra ed esalta, in un ideale percorso artistico, la preziosa collezione permanente del Museo di Faenza.

 

 

Reggio Emilia
Palazzo Magnani
CAMILLE CLAUDEL
Dal 31 maggio al 10 agosto 2003
Tel. 0522 444406 / 454437
www.palazzomagnani.it

 

L'iniziativa offrire l'occasione per conoscere, grazie all'esposizione di 13 sculture, lo stretto e travagliato rapporto tra François-Auguste René Rodin e Camille Claudel. Di Rodin, sempre provenienti dal Museo Rodin di Parigi vengono anche presentati 40 disegni e acquerelli "erotici", il prestito più consistente mai concesso dal museo francese.

 

 

Torino
Museo Regionale di Scienze Naturali
ZOOLOGIA FANTASTICA
Dal 5 ottobre 2002 al 9 giugno 2003
Tel. 011/4320.7333
www.regione.piemonte.it/museoscienzenaturali.htm

 

A dispetto del ragguardevole numero di specie animali conosciute, l'Uomo sembra sentire sempre il bisogno di inventarne delle nuove: un bisogno che si avverte già nella preistoria e che, nel corso dei millenni, va ad arricchire un bestiario fantastico di insospettabili dimensioni. Dal celebre "Unicorno" della grotta di Lascaux al Sirrush dei Babilonesi, dalle Sirene dei Greci al Leviatano della tradizione ebraica, il catalogo dei cosiddetti "mostri" prende sempre più corpo col passare del tempo e, paradossalmente, con il progredire delle conoscenze. Nati forse per motivi legati alla magia o alla religione, gli animali fantastici finiscono per assumere una dimensione reale grazie all'accettazione acritica dei testi antichi, ai racconti fantasiosi di viaggiatori e avventurieri, ad abili contraffazioni dei tassidermisti, a errate interpretazioni di resti fossili o di carcasse decomposte. E se oggi nessuno crede più a unicorni, draghi, basilischi o manticore, nuovi animali hanno preso il loro posto: il mostro di Loch Ness, lo Yeti, il Mokele-m'bembe... e un'incredibile e colorita varietà di altre creature che sembrano fatte apposta per stimolare la nostra curiosità e per alimentare i nostri sogni. O, a scelta, i nostri incubi.
 

 

 

Torino
Palazzo Bricherasio
OAXACA, TIERRA DE ARTE
Dal 27 giugno al 24 agosto 2003
Tel. 011/5711888 - 5711811
www.palazzobricherasio.it
 

 

 La mostra, uno sguardo sull'arte contemporanea messicana, accosta ad artisti ormai conosciuti a livello mondiale, come Francisco Toledo, Rodolfo Morales, Sergio Hernandez, Luis Zarate, i nuovi talenti che ne rinnovano la tradizione con singolare vitalità: Guillermo Olguin, giovane ed affascinante enfant terible, che dipinge sogni e visioni, adolescenti ed animali con forte carica espressiva; Maximinio Javier, che ripropone sulle sue tele i personaggi del suo villaggio natale in vere e proprie saghe di paese; Filemon Santiago, nelle cui opere c'è tutta la poetica messicana, il deserto, le donne, i colori; Ruben Leyva i cui segni quasi geometrici ci parlano della magia e degli elementi atmosferici; Alejandro Santiago, le cui grandi tele materiche restituiscono la festa dei colori della sua terra.
Ma cosa accomuna tutti questi artisti? La potenza dell'immaginazione, i villaggi che diventano oasi e scenario degli stessi quadri, i personaggi che, se pur reali, compiono azioni e vivono situazioni del tutto immaginarie… ed è così che magia, mito, storia, motivi popolari e tradizioni, suggestioni della natura e memorie primitive si intrecciano in quest'arte contemporanea surreale e onirica.

 

 

Torino
Palazzo Cavour
ARTE IN DUE
Coppie di artisti in Europa. 1900-1945
Dal 14 marzo all'8 giugno 2003
Tel. 011/530690
www.palazzocavour.it

 

L'esposizione mira ad affrontare e analizzare il particolare rapporto che si instaura nel lavoro di quegli artisti che hanno condiviso, oltre alla passione per l'arte, anche un cammino di vita insieme, per lo più come marito e moglie o compagni, ma anche, nel caso di Suzanne Valadon e Maurice Utrillo come madre e figlio. Cammino che si interrompe prematuramente, per Georg Schrimpf e Maria Uhden morta a 26 anni dopo solo un anno di vita in comune con il marito artista, oppure durato tutta la vita come per Michail Larionov e Natalija Goncarova o Robert e Sonia Delaunay, o infine chiuso dopo una lunga convivenza per aprire nuovi capitoli di vita e di arte, come è avvenuto nel caso Wassily Kandinsky e Gabriele Münter o Alexej Jawlensky e Marianne Werefkin. L'affascinante percorso sottolinea così i rapporti e gli aspetti singolari, le affinità e le divergenze, l'immaginario comune o anche completamente opposto, la forza dell'unione o la difficoltà della creazione, che lega figure unite nell'arte e nella vita.

 

 

 Torino
Palazzo Bricherasio
DROVETTI. DALLE ALPI ALLE PIRAMIDI
Sino al 30 novembre 2003
Tel. 011/5711811
www.palazzobricherasio.it

 

A Bernardino Drovetti, uno dei massimi collezionisti di antichità dell'800 e Console Generale di Francia in Egitto, viene dedicata una mostra che ripercorre le tappe più significative della sua vita. Sono circa 3000 gli oggetti di cui riesce ad entrare in possesso, dando vita alla collezione che, nel 1824, sarebbe stata acquistata dai Savoia per la fondazione del primo museo di Antichità Egizie del mondo. In seguito nasceranno quella del British Museum e quella del Louvre - quest'ultima, in massima parte, formata dallo stesso Drovetti.

 

 


 

 


 

 



 



 

 

Torino
Museo della Fotografia Storica e Contemporanea
FRANCO FONTANA
Route 66
Dal 3 aprile al 15 giugno 2003
Tel. 011/544132
www.arte2000.net/FIF/Mostre/Fontana/info.htm
www.fif.arte2000.net

 

Un gruppo di amici, fra cui il famoso fotografo modenese, a distanza di vent'anni, decide di ripercorrere la mitica Route 66 che li aveva visti in gioventù attraversare l'America profonda di Steinbeck e di Kerouac nell'atmosfera hippy della poesia di Allen Ginzberg. Dal viaggio, realizzato nel 2001, nascono queste 152 fotografie che dimostrano, oltre ogni legittimo dubbio, che percorrere quel nastro d'asfalto ormai fuori corso non è affatto, come potrebbe apparire, un viaggio nel passato. E' invece un viaggio nel futuro, è vedere noi stessi, la nostra civiltà, come la vedranno fra mille anni gli archeologi di un'altra civiltà. La US Route 66 inizia in Adams Street a Chicago e dopo 4.000 chilometri, tre fusi orari e otto stati, termina a Los Angeles all'incrocio del Santa Monica Boulevard con Ocean Avenue. Fu istituita negli anni '20 per dotare gli USA di una rete stradale capace di soddisfare il crescente traffico automobilistico e il forte sviluppo dell'economia particolarmente nell'Ovest. Negli anni '70 la nuova rete di strade veloci a quattro corsie (le Interstate) hanno permesso, evitando i centri urbani, collegamenti più veloci, determinando in meno di dieci anni la scomparsa di tutto quel mondo di motel, ristoranti, pompe di benzina, e persone, la cui fortuna dipendeva dalla Mother Road. Nel 1994, la 66 è passata sotto la protezione dell'amministrazione federale dei parchi diventando "monumento nazionale": è l'unica strada al mondo ad avere ottenuto questo status; inoltre, con le sue 2.248 miglia, è anche il parco più lungo mai istituito.
La US Route 66 ha ispirato numerose celebri canzoni (Rolling Stones, Woody Guthrie, Nat King Cole, Animals, Depeche Mode), John Steinbeck la cita nel suo romanzo più famoso, Furore, e ha offerto l'occasione alla Beat Generation (Kerouac, Ferlinghetti) di celebrare la vita on the road.

 

 

(Torino) Rivoli
Castello di Rivoli
I MODERNI / THE MODERNS
Dal 16 aprile al 24 agosto 2003
Tel. 011/9565222 - 280
www.castellodirivoli.torino.it

 

I Moderni/The Moderns è una mostra collettiva che esplora i modi in cui artisti contemporanei emergenti riflettono oggi sui temi del modernismo e della modernità. La mostra, curata da Carolyn Christov-Bakargiev ed allestita nella Manica Lunga, presenterà opere di più di venti artisti, tra i quali: Haluk Akakçe, Ricci Albenda, Massimo Bartolini, Elisabetta Benassi, Tacita Dean, Tom Friedman, Liam Gillick, Arturo Herrera, Evan Holloway, Brian Jungen, Jun Nguyen-Hatsushiba, Jim Lambie, Daria Martin, Julie Mehretu, Susan Philipsz, Jorge Pardo, Paul Pfeiffer, John Pilson, Sarah Sze e Piotr Uklanski. In mostra vi saranno sculture, installazioni, proiezioni, dipinti, progetti sonori e concepiti per il web.

ELECTRIC LABYRINTH
Dal 16 aprile al 24 agosto 2003
La mostra, curata da Hans Ulrich Obrist, ripropone Electric Labyrinth, un progetto dell'architetto giapponese Arata Isozaki (Kyushu, 1931, vive e lavora in Giappone) realizzato per la Triennale di Milano del 1968. L'installazione fu inaugurata il 30 maggio del 1968, ma fu subito distrutta durante l'occupazione dell'edificio da parte del movimento studentesco. Electric Labyrinth è stato ricreato recentemente e presentato nell'ambito della mostra "Iconoclash" allo ZKM Center for Art and Media, Karlsruhe nel 2002. L'opera, realizzata in collaborazione con il fotografo Shomei Tomatsu e il compositore Toshi Itchiyanagi, rappresenta un momento fondamentale dell'utopia architettonica ed interdisciplinare degli anni Sessanta, nonché una riflessione critica sulle città del passato e quelle del futuro. Immagini proiettate, suoni e pannelli semoventi si incontrano nell'universo di Isozaki che propone la città come un luogo di mutazione.

JANET CARDIFF
Dal 21 maggio al 31 agosto 2003
Il Castello di Rivoli presenterà la prima mostra retrospettiva dell'artista canadese Janet Cardiff (1957). Curata originariamente da Carolyn Christov-Bakargiev per il P.S.1 Contemporary Art Center, New York, nel 2001, la mostra, presentata anche al Musée d'Art Contemporain di Montréal nel 2002, include anche le collaborazioni di Cardiff con Georges Bures Miller e si articola in un nuovo percorso espositivo specificatamente concepito per Rivoli. Janet Cardiff è nota per le sue complesse "Passeggiate" e installazioni sonore che crea dal 1991. Le sue opere slittano tra la realtà e la finzione, l'esperienza autentica e le nostre proiezioni, fantasie e desideri. Nelle sue opere interattive gli spettatori sono invitati a toccare, ad ascoltare e spesso a muoversi attraverso un ambiente che è plasmato dalle nostre percezioni e dalle alterazioni che l'artista provoca. Esse rivelano la natura complessa e vertiginosa della soggettività in un mondo tecnologico, nonché il bisogno costante di mettere in relazione la presenza e la perdita del sé, la memoria e l'esperienza, la sensazione e l'immaginazione. La mostra presenterà tutte le installazioni principali dell'artista, tra le quali To Touch (1993), The Dark Pool (1995/6), Forty-Part Motel (2001) e The Paradise Institute (2001) con la quale l'artista ha conseguito il premio speciale della giuria alla Biennale di Venezia nel 2002. In occasione della mostra verrà inaugurata una nuova opera di Cardiff e Bures Miller.

VANESSA BEECROFT
Dall'8 ottobre 2003 al gennaio 2004
Conosciuta per le sue performances, nel corso delle quali numerose modelle mettono in scena il rituale dell'essere e dell'apparire, Vanessa Beecroft (Genova, 1969), è tra gli artisti italiani più noti a livello internazionale. Originale inventrice del proprio linguaggio artistico, Beecroft affronta in modo diretto temi centrali alla cultura contemporanea come l'identità, la molteplicità, il corpo e la sessualità, mescolando il glamour della moda alla storia della pittura. I suoi eventi coinvolgono gli spettatori in un confronto diretto, estendendo al limite la tensione di un accadimento unico, reale e astratto al tempo stesso. La mostra, curata da Marcella Beccaria, è la prima retrospettiva dell'artista e presenterà un'originale lettura del suo percorso artistico, presentando, accanto a opere fotografiche e video, una nuova grande performance. L'esposizione è accompagnata da un catalogo pubblicato da Skira con interventi critici e una dettagliata appendice bio-bibliografica. Beecroft ha presentato le sue performances e le sue opere in numerose istituzioni internazionali tra cui il Solomon R. Guggenheim Museum, New York (1998), il Whitney Museum of American Art, New York (2000), la Kunsthalle Wien, Vienna (2001), e la Peggy Guggenheim Collection, Venezia (2001).

PIERRE HUYGHE
Dal 12 novembre 2003 al gennaio 2004
La mostra che il Castello di Rivoli dedicherà all'artista francese Pierre Huyghe (1962), è la prima mostra personale dell'artista in un museo italiano e costituirà il suo progetto espositivo più ambizioso fino ad oggi. Curata da Carolyn Christov-Bakargiev, la mostra si incentra su una nuova opera concepita appositamente per il Castello ispirandosi alle narrazioni ed alle proiezioni fantastiche generate intorno all'idea tradizionale di un luogo stregato e abitato da fantasmi. L'opera si articola in tutti gli spazi del terzo piano del castello settecentesco. All'interno di questo nuovo 'dispositivo' organico creato dall'artista, verrà presentata una selezione delle sue opere più emblematiche. Huyghe è particolarmente noto, a partire dall'inizio degli anni Novanta, per le sue installazioni, i film ed i progetti di collaborazione con altri artisti. Le sue opere interrogano la memoria collettiva e le strutture narrative. Creano delle situazioni di instabilità e presentano strategie sotto forma di ambienti che attivano la percezione.
Huyghe ha partecipato a numerose mostre collettive, come "Manifesta 2" a Lussemburgo (1998), "Premises" al Guggenheim Museum Soho di New York (1998), "Cinéma Cinéma, Contemporary Art and the Cinematic Experience" allo Stedelijk Van Abbemuseum a Eindhoven (1999), "Let's Entertain" (Walker Art Center, Minneapolis; Centre Georges Pompidou, Parigi, 2000), il "Carnegie International 1999/2000" (The Carnegie Museum of Art, Pittsburgh) e "Documenta XI" (Kassel, 2002).
Vincitore del Leone d'Oro all'ultima Biennale di Venezia nel 2001, l'artista ha trasformato lo spazio espositivo del padiglione francese in un racconto contemporaneo in cui "ogni elemento - afferma l'artista - è un tempo singolare, mentre l'insieme (dove un programma mette in scena lo spazio) agisce come seguendo una partitura".

ANRI SALA
Dal 12 novembre 2003 al gennaio 2004
Nell'ambito del ciclo dedicato ai giovani artisti emergenti a livello internazionale, il museo presenta una personale di Anri Sala. L'artista, nato a Tirana nel 1974, dal 1997 vive e lavora a Parigi. Vincitore del premio speciale per i giovani artisti all'ultima Biennale di Venezia (2001), è stato finalista all'edizione 2002 dell'Hugo Boss Prize. L'artista ha partecipato a numerose mostre collettive tra cui Manifesta 3, Lubiana, 2000; la Yokohama Triennial, 2001 e la Biennale di San Paolo (2002), in occasione della quale ha rappresentato la Francia. La maggior parte delle opere video di Sala sono realizzate in Albania, o fanno riferimento alla situazione di quel paese. I suoi video e le sue fotografie sono poetici commenti sulla violenza e la conflittualità della società contemporanea, contestualizzando il dramma della perdita e della ricostruzione dell'identità culturale che caratterizza il mondo di oggi. La mostra al Castello di Rivoli presenterà una selezione di nuove opere e sarà accompagnata dalla prima monografia dedicata al lavoro dell'artista. La pubblicazione comprenderà un catalogo di tutte le sue opere video, un testo del curatore e testi dell'artista.

 

 

Treviso
Casa dei Carraresi
L'ORO E L'AZZURRO.
I colori del Sud da Cézanne a Bonnard
Dall'11 ottobre 2003 al 7 marzo 2004
Tel. 0438/21306
www.lineadombra.it

 

Una mostra tutta dedicata al colore, con circa 100 dipinti racconterà una delle storie più avvincenti della pittura a cavallo tra XIX e XX secolo. Il viaggio che tutti i pittori francesi, o cresciuti in quell'ambito, hanno compiuto in Costa Azzurra e in Provenza. L'esposizione prenderà il via con un'opera rarissima di Cézanne, nella quale il pittore ricostruisce a memoria, e d'invenzione, un paesaggio di Provenza. È così che dalla proiezione mentale si passerà poi, sempre con Cézanne, ad altri due suoi paesaggi degli anni settanta, uno addirittura di neve. Ed è sul finire del decennio che appaiono i primi suoi capolavori con il golfo dell'Estaque, che segneranno l'ingresso tanto rilevante dell'azzurro. La rassegna troverà un suo finale impatto, quasi monografico, nella ventina di opere esposte di Pierre Bonnard, fino ai mesi estremi della sua vita nel ritiro di Le Cannet. A celebrare una delle presenze più radicalmente innovative della pittura del XX secolo.

 

 

Trieste
Civico Museo Revoltella - Galleria d'arte Moderna
MARCELLO DUDOVICH OLTRE IL MANIFESTO
Dal 18 dicembre 2002 al 30 aprile 2003
Tel. 040/7600400
www.comune.trieste.it

 

La mostra intende proporre una visione complessiva dell'arte di Dudovich. Accanto all'ovvia presenza dei manifesti (una ottantina che vedono l'artista impegnato a pubblicizzare grandi nomi tra cui Ricordi, La Rinascente, Assicurazioni Generali, Agfa, Borsalino, Pirelli, Campari e altri ancora) quasi tutti di grande formato, sgranati cronologicamente dagli inizi del secolo ad alcuni esempi delle prove più tarde, saranno inoltre esposti, si affiancano alcuni bozzetti di grande e medio formato realizzati per manifesti poi realizzati a stampa, in modo da seguire con netta evidenza l'iter creativo dell'artista, un numero significativo di dipinti (Dudovich fu anche importante pittore, con presenze ad alcune Biennali veneziane), una selezione di opere di grafica minore, a testimonianza dell'enorme attività di illustratore svolta da Dudovich in più di mezzo secolo. L'intento è quello di realizzare una rassegna spettacolare e suggestiva, ma anche "anomala", dal taglio inedito e singolare, per superare lo scontato e riduttivo cliché di un Dudovich "cartellonista delle donnine", e per rendergli ciò che doverosamente gli spetta, cioè un ruolo di straordinario e preveggente comunicatore.

 

 


 


 

 

 

(Udine) Codropio
Villa Manin di Passariano
KANDINSKY
Dal 29 marzo al 27 luglio 2003
Tel. 0432/904721 - 904727
www.villamanin.com

 

Oltre 100 opere che illustreranno quella grande rivoluzione culturale e del gusto che è stata l'avventura dell'arte astratta. I maggiori interpreti dell'astrattismo, con una decisa e fondamentale presenza di molte delle grandi opere del suo caposcuola Vasily Kandinsky, troveranno spazio in un contesto classico che vi stupirà per l'eleganza e la bellezza. Vasily Kandinsky è stato un pioniere dell'astrattismo: un linguaggio di forme, linee e colori che esiste esclusivamente nell'immaginazione artistica senza alcun riferimento alla realtà che ci circonda. Come alternativa al realismo e alla rappresentazione l'astrattismo fu una delle influenze determinanti nell'arte del XX secolo. Kandinsky e l'avventura astratta documenta tutti i principali momenti della lunga carriera dell'artista, dagli inizi nella Monaco della Secessione, al ritorno in Russia durante la prima guerra mondiale e la rivoluzione bolscevica, attraverso gli anni di insegnamento al Bauhaus di Weimar e Dessau, per arrivare agli anni '30 quando si trasferisce a Parigi dove muore nel 1944. A fare da sfondo ai capolavori di Kandinsky sono opere e sculture di amici e contemporanei: espressionisti (come Kirchner e Nolde), compagni del movimento del Blaue Reiter (Marc e Klee), astrattisti olandesi (Mondrian, van Doesburg), compatrioti russi (Pevsner, Gabo, Lissitzky, Malevich), colleghi del Bauhaus (Albers, Moholy-Nagy), figure di rilievo dell'avanguardia parigina (Arp, Hélion, Léger, Miró, Ernst, Picasso), seguaci (Bauer, Pollock) e ultima, una delle sue benefattrici, la baronessa Rebay, artista, teorica dell'astrattismo e prima direttrice del Museo Solomon R. Guggenheim.

 

 


 



 

 

Venezia
Spazio Culturale Svizzero
DADA A ZURIGO, CABARET-VOLTAIRE, 1916-1920
Dall'11 aprile al 22 giugno 2003


 


 

 

Venezia
Giardini della Biennale - Arsenale - Museo Correr - Stazione Santa Lucia
50. ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D'ARTE
Sogni e Conflitti - La dittatura dello spettatore
Dal 15 giugno al 2 novembre 2003
Tel. 041/5221317 – 199.199.100
www.labiennale.org

 

La 50. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia si presenta quest'anno come una "mostra delle mostre" che si svilupperà nei diversi spazi dell'Arsenale, all'interno degli storici Giardini della Biennale, al Museo Correr e altri spazi in città, che come degli Interludes, renderanno ancora più ampia questa edizione, la Cinquantesima, della Biennale d'Arte. Francesco Bonami ha voluto nel suo progetto valorizzare l'unicità della struttura espositiva della Biennale di Venezia per costruire una grande rassegna internazionale che prenda in considerazione le diversità che compongono la realtà artistica contemporanea e per questo, si comporrà di diversi progetti (come isole di un arcipelago), ognuno con una sua propria identità e autonomia.

 

 


 


 

 

 

Verona
Palazzo Forti
Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea
VIRGINIO FERRARI
Ombre della sera
1959 - 2003
Dal 18 aprile al 20 luglio 2003
Tel. 045/8001903 - 596371
www.palazzoforti.it

 

L'esposizione si compone di circa sessanta opere che documentano l'evoluzione del suo linguaggio dalle prove giovanili vicine all'espressionismo astratto ed al surrealismo, fino alla realizzazione delle sculture monumentali in bronzo, ferro, acciaio, marmo e granito che lo hanno reso famoso nel mondo, forme semplici, pure, che tendono all'essenzialità della linea geometrica. Il contatto con le grandi strutture urbane delle metropoli statunitensi stimola la sua ricerca verso una dimensione tesa al dialogo con lo spazio esterno, di cui la scultura diviene elemento essenziale.

 

 

Vicenza
Gallerie di Palazzo Leoni Montanari
SEGNI DEL NOVECENTO
La donazione Neri Pozza alla fondazione Giorgio Cini
Disegni, libri illustrati, incisioni
Dal 29 marzo al 15 giugno 2003
Tel. 800.578875
www.palazzomontanari.com
www.cini.it


 

 


Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna da settembre a dicembre 2003

 

 

 



 

 

 


 

 

 

Ascona (Svizzera)
Museo comunale d'arte moderna
MARIANNE WEREFKIN A MURNAU.
Arte e teoria, amici e maestri
Dal 2 marzo al 1 giugno 2003
tel. 0041 (0)91/7805100
www.cultura-ascona.ch

 

La cittadina di Murnau in Germania, situata nelle prealpi bavaresi a 60 km da Monaco, deve buona parte della sua fama ai soggiorni estivi di illustri artisti appartenenti alla "Neue Künstlervereinigung München" (1909) e quindi al "Blaue Reiter" (1911).
La rassegna si presenta quindi come una straordinaria occasione di vedere raggruppate una sessantina di opere degli artisti gravitanti attorno alla NKVM e del Blaue Reiter (Erma Bossi, Adolf Erbslöh, Wassily Kandinsky, Alexej Jawlensky, Alexander Kandolt, August Macke, Franz Marc, Gabriele Münter, Charles J. Palmié, Alexander Salzmann, Hugo Troendle), di alcuni appartenenti al gruppo francese dei Nabis (Paul Sérusier, Maurice Denis, ecc.) oltre che di alcuni dei loro veri e propri maestri (Alfred Kubin, Henri de Toulouse-Lautrec, Edvard Munch).
La mostra costituisce l'occasione per rinnovare l'attenzione del pubblico sulla figura affascinante della pittrice Marianne Werefkin, di cui il museo di Ascona, grazie alla Fondazione Werefkin, conserva il nucleo più importante della produzione artistica. Occasione che si è concretizzata grazie alla feconda collaborazione con la direttrice dello Schlossmuseum di Murnau, Brigitte Salmen, che è stata l'ideatrice e la curatrice della mostra svoltasi nella cittadina tedesca di Murnau.

 

 

Bellinzona (Svizzera)
Museo in Erba
LE SCATOLE DI COLORI DI LEONARDO
Dal 20 febbraio al 12 giugno 2003
Tel. 0041 (0)91/8355254
www.museoinerba.com

 

Il Museo propone ai bambini la scoperta del geniale artista che ha dipinto il quadro più famoso del mondo, La Gioconda. Le scatole di colori di Leonardo è un'esposizione-gioco che, attraverso una scelta di riproduzioni delle opere più significative di Leonardo da Vinci presentate in quindici valigie giganti, introdurrà dapprima i bambini all'epoca in cui è vissuto e ai principali avvenimenti della sua vita, per trascinarli poi alla scoperta di molteplici aspetti della sua opera. Nel percorso ludico interattivo scopriranno alcuni suoi dipinti, il fascino dei suoi paesaggi fatti di acque, rocce, piante; disegni e caricature; il sorriso della Gioconda; l'affresco dell'Ultima cena; le sue curiose ma anche temibili invenzioni; potranno travestirsi come i suoi personaggi o sperimentare il funzionamento della scala doppia... L'atelier del museo diventerà per l'occasione la "bottega" di Leonardo da Vinci dove i bambini potranno avvicinarsi alle sue opere attraverso laboratori legati allo studio dello sfondo e della natura, alle sue scoperte, al sorriso della Gioconda...

 

 

Martigny (Svizzera)
Fondation Pierre Gianadda
DA PICASSO A BARCELO', GLI ARTISTI SPAGNOLI
Dal 31 gennaio 2003 al 9 giugno 2003
Tel. 0041(27)7223978 (in Italia 031/269393)
www.gianadda.ch

 

la mostra, dedicata all'opera dei 18 artisti spagnoli più significativi del XX secolo, essa punta a mettere a fuoco l'importante ruolo svolto dagli artisti di origine spagnola nella nascita e nello sviluppo dell'arte moderna e poi nella sua evoluzione lungo tutto il XX secolo, fino ai nostri giorni. Con oltre 70 opere non viene offre solo una panoramica generale delle tendenze più significative dell'arte contemporanea, ma soprattutto la coerenza dell'evoluzione delle forme nell'arte spagnola, testimoniando una logica unitaria che si è mantenuta malgrado il trasferimento di numerosi artisti fuori del territorio nazionale. In effetti la decisione di alcuni di essi, all'inizio del secolo passato, di trasferire il loro luogo di attività a Parigi e il fatto che la loro creazione abbia avuto diffusione là, hanno contribuito a indebolire all'estero la percezione del percorso compiuto dall'arte spagnola del XX secolo.

 


Martigny (Svizzera)
Fondation Pierre Gianadda
PAUL SIGNAC (1863-1935)
Dal 18 giugno al 23 novembre 2003
Tel. 0041(27)7223978 (in Italia 031/269393)
www.gianadda.ch

Un centinaio di opere - oli su tela, studi dipinti, disegni e acquerelli - ricostruiranno l'insieme dell'itinerario di ricerca dell'artista francese. Dimostreranno che Signac è stato sì il pittore del mediterraneo, ma anche che si è mostrato sensibile alla poesia delle periferie industriali e dei grandi porti moderni. Testimonieranno l'entusiasmo suscitato nel giovane Signac dall'impressionismo e poi il suo contributo alla nascita del neo-impressionismo accanto all'amico Georges Seurat e infine l'adozione di una tecnica più libera dai colori più intensi dopo il suo trasferimento a Saint-Tropez. Mostreranno infine come l'opera grafica di Seurat accompagni questa evoluzione, passando dai bei disegni in bianco e nero dei primi anni parigini agli acquerelli rapidi e colorati che alla fine della sua vita prenderanno il sopravvento sull'opera dipinta.