Titolo: Orientalia – Mille e una notte a Venezia
Autore: Alberto Toso Fei
Illustrazioni: Marco Tagliapietra
Editore: Round Robin
Collana: Bolina
Anno edizione: 2017
Pagine: 120, ill., Brossura
isbn: 9788898715770
Prezzo: € 18
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Orientalia ovvero tra mito
e storia veneziana
“…la memoria, quando l’hai perduta, non
torna più. E perdere la memoria significa rinunciare a una parte
determinante della propria identità.”
Questo è quanto afferma Alberto Toso Fei, questo è quanto condivido.
Alberto Toso Fei, discendente da una antica famiglia di vetrai di
Murano, è nato a Venezia e di Venezia e su Venezia ha scritto tantissimi
testi recuperando il patrimonio, a mio avviso prezioso, della tradizione
orale. Un autore a tutto tondo che vanta la traduzione dei suoi testi in
dieci lingue. Ma la ‘memoria’ con la quale ho iniziato questo mio
scritto, Toso Fei la sottolinea nel presentare il suo ultimo lavoro,
accompagnato in questa vera e propria avventura, capirete il perché,
dalle significanti illustrazioni di Marco Tagliapietra, veneziano anche
lui, pittore, storico dell’arte, disegnatore e insegnante.
L’avventura che Toso Fei e Tagliapietra ci fanno rivivere è quella di
Saddo Drisdi, ultimo turco rimasto a Venezia. Appassionatamente
raccontata nel testo dal titolo: ‘Orientalia - mille e una notte a
Venezia’. Una graphic novel per dirla con l’espressione inglese. Vale a
dire un romanzo che si avvale di illustrazioni. Orientalia vanta anche
l’onore di essere stata candidata, unica nel suo genere su ventisette
titoli, al premio Strega 2017.
Ma una precisazione su cosa in realtà è Orientalia, è doverosa.
Pur avendo tutte le carte in regola per essere definita una graphic
novel, senza nulla togliere al valore di questa composizione letteraria,
a mio parere è qualcosa di più. Le sue centoventi pagine sono state
arricchite da alcuni scritti storici permettendo chi legge di inquadrare
meglio il periodo scelto.
Le storie raccontate dall’ultimo turco rimasto a Venezia sono coronate
da principesse e corsari, sultane e dogi, santi e guerrieri. Intorno al
1838, l’anziano turco raduna i sette bambini entrati di soppiatto nel
Fondaco dei Turchi. Qui inizierà una serie di racconti di storie tra
veneziani e ottomani, conditi da battaglie cruente, amori passionali,
rapimenti di donne, santi trafugati e malfattori tramutati in pietra. In
pratica vicende secolari tra la Serenissima e la Sublime Porta, tra
Venezia e Costantinopoli, in un’atmosfera che passa dal mito alla
storia.
Il Toso Fei porta alla luce l’amore - odio dei Veneziani e degli
Ottomani che, pur essendo per secoli acerrimi nemici, furono pure i
migliori alleati commerciali. Nonostante siano stati autori dei più
atroci delitti e violenze, furono ospitati in città in uno dei più
prestigiosi palazzi sul Canal Grande, il Fondaco dei Turchi, dove vi
rimasero per più di due secoli, con un hamman vero e proprio e anche una
moschea. È proprio in questo Fondaco che Saddo Drisdi fa rivivere le
straordinarie storie, dalle vicende della Turchetta Selima al rapimento
di Cecilia Venier Baffo, destinata a divenire la favorita di Selim II e
ancora la leggenda del corpo di San Marco, la disavventura del pittore
Giovanni Bellini alla Corte del sultano Maometto II e altre storie.
Saddo Drisdi, costretto dalle autorità austro-ungariche a lasciare il
palazzo nel 1838, racconta storie appartenenti all’immaginario
Veneziano. Storie tramandate attraverso la tradizione orale o
rielaborazioni di fatti storici.
La ricostruzione per immagini è molto precisa sotto il profilo
iconografico, dallo stato fatiscente del Fondaco alle divise dei soldati
austriaci fino ai ponti senza parapetti voluti proprio dalle autorità
austro-ungariche.
In questo bel testo, realizzato tipograficamente in maniera magistrale
da Round Robin, Alberto Toso Fei ci regala un’altra ‘pillola’ di
saggezza quando afferma che Venezia come Shahrazad, ma in una sua
personalissima Mille e una Notte, sarà salva attraverso l’arte del
racconto.
Un bel libro, una interessantissima graphic novel, un intreccio tra
parole e immagini che dialogano tra loro e ci fanno riflettere, un testo
da leggere e rileggere.
Felice lettura per tutti voi.
Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre
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