ex-@rt magazine 
oltre l'arte
n. 1 - gennaio - aprile 2001
Beni Culturali - Libri Narrativa
bordline contemporanea beni culturali



IL SITO DI ANGELICA
di Hoban, Russell
Guanda, 2001
pag.244, lire 26.000


La RETE e i PESCI

In questo spazio ci piace parlare dei nuovi rapporti che si creano fra letteratura e web. Ecco quindi un romanzo appena tradotto in italiano: Il sito di Angelica, scritto da un ormai anziano scrittore inglese, noto da noi soprattutto per Il topo e suo figlio (1968). Ma veniamo alla trama: Harold Klein è un anziano vedovo (72 anni), storico dell'arte londinese, studioso del pittore viennese Gustav Klimt. Sua moglie era più giovane di lui e si è suicidata senza dare spiegazioni. Per una sorta di contrappasso, il raffinato (?) professore si ammala di una sorta di schizofrenia che lo porta a dire tutto a tutti, senza filtri. Il suo Super-Io s'indebolisce a tutto vantaggio dell'Es: comincia a frequentare Internet, navigando fra chat e siti porno, uno dei quali è appunto Il sito di Angelica. Dal virtuale al reale il passo è breve: prima un superdotato gli propone rapporti omosex violenti, poi il prof intreccia una torbida storia con Melissa (il vero nome di Angelica), fondatrice del sito porno e ricercatrice universitaria studiosa del comportamento sessuale maschile. Il sito serve dunque anche al nobile scopo di finanziare la ricerca, e sa il cielo a quante persone verrebbe in mente. Nel cervello divaricato del prof, Klimt cede quindi il posto a De Sade, a Sacher-Masoch e forse Wedekind. Come da tradizione letteraria, il prof morirà alla fine di un processo di autodistruzione popolato da pratiche sadomaso e fantasmi vari, anche quello della moglie suicida, inseguendo l'irraggiungibile sogno di una nuova giovinezza.
Di per sé il romanzo sembra fatto con i pezzi di altri romanzi, sorta di letteratura Frankenstein: Il libro dell'Es (Groddeck), Venere in pelliccia (Sacher-Masoch), Gradiva (Jensen), Lolita (Nabokov), Lulu (Wedekind), con ampie evocazioni di letteratura bassa, quella che si compiace di andar per gironi danteschi. Fra Eros e Thanatos la bilancia è qui tutta squilibrata verso la morte e l'autodistruzione: il prof ricorda molto il suo degradato collega de L'angelo azzurro di Sternberg, (1930).
Ma il prof naviga in rete, perciò la cosa ci riguarda da vicino. Intanto il titolo originale è Angelica's grotto. "Grotto" è un termine tipicamente inglese che indica una cantina di vino italiano come l'antro della Sibilla, il covo dei briganti o il ninfeo di una villa palladiana. Herman Hesse lo usa prosaicamente ne L'ultima estate di Klingsor per indicare una fresca osteria scavata nel tufo in Toscana. Angelica è dunque la fata Morgana, la maga Alcina dell'Orlando furioso, ammaliatrice ma al passo coi tempi. Chi entra nel ninfeo può anche finir sedotto e inviluppato in un abisso senza redenzione: basta seguire sé stessi. Né è casuale che il nostro studioso s'interessi a Klimt: le sue immagini femminili sono raffinatissime quanto sensuali. Klimt, viennese, dipingeva quando Freud scriveva L'interpretazione dei sogni e Schnitzler Doppio sogno, che il film di Kubrick ha ricreato in tutta la sua ambiguità. Con mezzi diversi Klimt, Freud e Schnitzler hanno esplorato terre simili.
Resta però una questione: ma la navigazione in rete è parte integrante del romanzo o è una struttura di superficie? Domanda non peregrina: nel 2000 il prof entra in chat e frequenta i siti porno, ma dieci anni fa avrebbe risposto alle inserzioni pubblicate su Fermo Posta; vent'anni prima avrebbe invece battuto la notte i vicoli di Soho in cerca di emozioni forti. Detto francamente, non basta trascrivere il tabulato di una chat per ammaliare chi in rete ci naviga ogni giorno. Né uno deve credere che dal virtuale al reale si passi con la disinvoltura del nostro storico dell'arte: fra identità fasulle, perditempo, proiezioni, provocatori e gente troppo lontana, la rete non mantiene sempre e subito quello che promette. Perché si chiede troppo. Ciononostante, trovo questo ennesimo viaggio nel web molto intrigante. E ben scritto.

Marco Pasquali