LA
CATTEDRALE DI SPOLETO
Storia Arte Conservazione
Promotore e sponsor:
Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto
Curatori:
Giordana Benazzi, storico dell'arte alla Soprintendenza
per i Beni Architettonici, il Paesaggio, il Patrimonio
Storico, Artistico e Demoantropologico dell'Umbria;
Giovanni Carbonara, docente all'Università "La
Sapienza" di Roma
Casa Editrice
Federico Motta
Editore, Milano
|
UNA CATTEDRALE A SPOLETO
La città di Spoleto è una delle più interessanti
dell'Umbria, pur tanto ricca di luoghi prestigiosi.
Centro abitato degli Umbri, divenne nel 241 a.C. colonia
romana trasformandosi poi in epoca imperiale in un ricco
e fiorente municipio di cui restano numerose tracce:
l'Arco di Druso, l'Anfiteatro, il Ponte Sanguinario. Nel
medioevo fu sede di un potente ducato longobardo molto
più esteso dell'attuale Umbria e nel XII secolo entrò a
far parte dello Stato della Chiesa rimanendovi fino al
1860, pur mantenendo fino a tutto il '500 una larga
autonomia che la spinse a guerre con altri Comuni umbri e
a lotte intestine tra guelfi e ghibellini. Nella città
ci sono moltissimi edifici di pregio, religiosi e civili,
tra i quali possiamo ricordare la Rocca, fatta costruire
dal Cardinale Albornoz nella metà del '300, il ciclopico
Ponte delle Torri lungo 230 metri con dieci arcate del
XIV secolo, la chiesa di San Pietro con la facciata
adorna di bassorilievi romanici, quelle di San Gregorio
Maggiore, di San Salvatore, di Santa Eufemia; ma su tutti
gli edifici spicca la Cattedrale, il maggior monumento
cittadino, eretta in forme romaniche poco dopo il Mille e
ristrutturata nel '600, con una maestosa facciata adorna
di rosoni e di arcate ogivali cieche e con un grande
mosaico bizantineggiante del 1207 con Cristo tra la
Vergine e San Giovanni; è preceduta da un armonioso
portico rinascimentale del 1491 e affiancata da un
poderoso campanile del XII secolo. Anche questo edificio
è stato danneggiato dal terremoto del 1997 e sono stati
effettuati lavori di consolidamento e restauro che hanno
permesso ricerche e studi il cui frutto è un pregevole
volume "La Cattedrale di Spoleto: Storia, Arte,
Conservazione" edito a cura e spese della Fondazione
Cassa di Risparmio di Spoleto.
Le ricerche e le
indagini effettuate da numerosi tecnici specializzati in
varie discipline si sono sviluppati in diversi campi, sia
su documenti sia su murature di fondazione sia su
superfici interne.
E' stata esaminata
la cripta di San Primiano che svela l'esistenza di un
edificio di culto preesistente, forse benedettino, e la
cappella di Sant'Anna ristrutturata a fine '500 che
conserva affreschi del '3/400 con pavimento cosmatesco.
Resti di affreschi
del tardo trecento sono stati ritrovati in controfacciata
coperti da intonaci dell'epoca di Urbano VIII, metà
'600. Nel volume sono anche citati i restauri compiuti
negli ultimi venti anni nell'interno che è un vero
scrigno d'opere d'arte di varie epoche: l'affresco di
Pinturicchio con Madonna e Santi, i bellissimi affreschi
dell'abside, con storie della Vergine, di Filippo Lippi
del 1467, la Cappella Eroli, il Crocefisso di Alberto
Sotio, la tomba di Filippo Lippi disegnata dal figlio
Filippino. Un insieme eterogeneo e nonostante tutto di
grande bellezza e armonia documentato perfettamente dalla
ricchissima campagna fotografica svolta in occasione dei
restauri. Un volume, con splendida veste grafica, di
grande utilità per gli studiosi e gli addetti ai lavori
ma anche di piacevole lettura per il comune amatore
dell'arte.
Si consiglia
comunque di vedere di persona la Cattedrale insieme alla
città di Spoleto, dove oltretutto la cucina è ottima.
Roberto
Filippi
|