Editoria & Libri d'Arte
sommario
INDICE
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Titolo: Veronica ed Io
Autore: Tamara Brazzi
Editore: La valigia rossa
Pagine: 147
Prezzo: €14
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Una Veronica a Venezia
La storia, ambientata nel Rinascimento, che viene
raccontata dalla torinese Tamara Brazzi, è una duplice storia. Due donne
a confronto che, completamente assorbite nell’atmosfera tra il surreale
e il godereccio di una Venezia davvero magica, passano tra quello che è
stato e quello che sarà.
Poco più di centoquaranta pagine per narrare di quella cortigiana famosa
e ricercata di Venezia, tal Veronica Franco, poetessa che, grazie alla
sua dialettica, riuscirà a sottrarsi alla Santa Inquisizione.
È così che in un continuo alternarsi, tra la protagonista Cristina e il
tempo che fu di Veronica, lo scritto della Brazzi corre velocemente.
Cristina, per allontanare l’idea di un marito appena sposato da un mese,
dopo aver scoperto un tradimento, decide di festeggiare il suo
compleanno a Firenze. La prenotazione su Internet però le dà un’altra
destinazione: Venezia. Non potendola cambiare, si vede costretta ad
andare nella città famosa anche per il suo romanticismo. Tutto questo le
capita all’indomani della sua crisi coniugale, sicura che le aumenterà
la malinconia. Si ritrova in questa maniera in una Venezia illuminata
dal sole.
Inizia a scoprire i primi luoghi come il Ponte di Rialto, la statua di
Goldoni, Campo Santa Maria Formosa. Uno sguardo avido di bellezza, di
tanta bellezza, quello di Cristina. Nella stanza d’albergo, un edificio
molto antico, appena arrivata, ecco apparirle da dietro un tendone una
ragazza che le chiede nome e documenti, poco dopo la sorpresa di non
vederla più: scomparsa.
Poche pagine e da qui inizia un’ alternarsi di apparizioni e scomparse
che rendono ancora più magica la Venezia descritta dall’autrice.
Cristina viene a sapere che il palazzo nel Cinquecento era abitato da
alcune cortigiane. Pur mantenendo come seconda storia quella di
Veronica, l’autrice dona al lettore la possibilità di vivere di una
Venezia attualissima. Tutto il libro è un continuo citare luoghi, numeri
civici, calle, campi. Per chi conosce un po’ Venezia, sarà interessante
andare in questi precisi luoghi per rivivere la storia raccontata da
Tamara Brazzi. Di angoli e luoghi conosciutissimi ce ne sono tanti in
questo racconto come la famosa libreria Acqua Alta, con il suo
proprietario Luigi. Sulla copertina di un libro, Cristina, scopre
l’immagine della donna scomparsa nella stanza d’albergo. Nello sfogliare
il libro, ecco apparire agli occhi della protagonista, la riproduzione
di una tela del Tintoretto, che ritrae la bella Veronica con i suoi
floridi seni scoperti. Finzione che si alterna a realtà, quando la
Veronica Franco commenterà, con parole non lusinghiere, l’immagine che
la ritrae.
Arriva il momento che la protagonista Cristina, si domandi in quale
epoca si trovi, vista la concomitanza della presenza di Veronica. A
pagina quarantacinque chiede a Veronica se non sia frutto della sua
immaginazione. Il mistero si trasforma come in una specie di giallo. Su
indicazione di Veronica, infatti, Cristina andrà in una certa Calle per
prendere un foglio di carta pergamena. Scoprirà così che sul foglio è
scritto, che nel mese di febbraio, ogni cento anni, Veronica Franco
apparirà a una donna. La cortigiana avrà la possibilità di riposare in
pace solo se, attraverso la donna, potrà incontrare il suo amato Marco
Venier al pozzo in Campo Santa Maria Formosa. Lo stesso accade per Marco
Venier, incontrare la sua amata attraverso un uomo, Paolo che si
incontrerà con Cristina.
Un insieme di incastri di apparenti scatole cinesi, di citazioni e di
nomi che sono sparsi nei ventuno capitoli come Goldoni, Tintoretto,
Rossini, bellini, Verdi, Daniele da Volterra, Michelangelo, Giorgione,
Wagner, Ungaretti, Casanova, Tiziano.
Un libro da leggere più di una volta.
Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre
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