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Libri
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Un giorno a Venezia con i Dogi
Autore: Alberto Toso Fei
Editore: Newton Compton
Prima edizione ebook: 2017
ISBN 978-88-227-1512-8
Prezzo: €12
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Un giorno a Venezia con i Dogi
Le pagine di questo prezioso testo, portano il
lettore alla conoscenza non solo della storia dei Dogi nei luoghi che
frequentavano insieme alla Dogaressa, ma anche alla descrizione delle
celebrazioni che richiedevano la loro presenza. Nonostante la
Serenissima vietasse il culto della personalità, molti Dogi si fecero
raffigurare in giro per la città, occultandone a volte l’immagine che li
raffiguravano. Dove è che abitassero e come nel tempo si siano
trasformate le loro abitazioni, le strade che recano i loro nomi per
tutta Venezia e tanto altro è il nucleo di questo elegante libro di
Alberto Toso Fei.
Personaggio famoso ai più, il Toso Fei, veneziano doc, è il
comunicatore, in senso lato, della storia di Venezia. Affascinato fin da
giovanissimo delle storie che raccontavano gli anziani, le ha fatte
proprie. Ha poi aggiunto lo studio profondo di ricercatore, per scovare
documenti, immagini e altro ancora. È il trasmettitore della storia di
Venezia parlata e scritta. Quando lo si ascolta, si rimane non solo
affascinati da come espone fatti e misteri ma anche curiosi ancora di
più per conoscere nel profondo la storia di Venezia. Mistero tra i
misteri. È infatti il fondatore e direttore artistico del Festival del
Mistero. Ha pubblicato diversi testi sulla Venezia anche segreta.
Il testo in questione, racconta e descrive molto di più di quello che
viene comunicato nelle prime pagine. È infatti un libro che ne contiene
tanti altri. Dalle istituzioni pubbliche veneziane, come Palazzo Ducale
che fu la casa del potere ma anche la dimora effettiva del Doge, alle
feste che a Venezia richiedevano la presenza del Doge, fino alla
descrizione del tragico periodo della peste e la costruzione dei
Lazzaretti. Pagina dopo pagina, si viene a scoprire come furbescamente,
il Tintoretto, vinse il concorso per la Scuola grande di San Rocco e
come ottenne la commissione per eseguire i vari dipinti. Nel testo
vengono nominati altri artisti come Tiziano, Veronese, Palladio,
Vivarini, Palma il Giovane e il Vecchio, Bellini.
C’è la storia del Bucintoro, speciale nave da parata che permetteva al
Doge di spostarsi in città e che fu distrutta dai francesi e poi
bruciata. Di tale imbarcazione rimangono solo immagini dipinte e un
modellino in scala presente al Museo storico Navale.
L’autore dedica un intero capitolo, sulle abitazioni delle famiglie
dogali e di cosa rimane delle case chiamate Ca’. Abitazioni queste che
ospitavano i dogi prima della loro elezione. Le storiche dimore, nel
tempo, si sono trasformate in uffici pubblici, in musei, in alberghi.
Storie, aneddoti, racconti che si susseguono fino ad arrivare al ‘si
dice’ per Ca’ Mocenigo Vecchia. Pare, si dice per l’appunto, essere
abitata ancora dal fantasma di Giordano Bruno. Ospite di Giovanni
Mocenigo, il filosofo venne richiesto per trasmettere i segreti
dell’alchimia e della magia.
Anche Byron vi abitò e la storia che riporta il Toso Fei è così ricca di
avvenimenti che è impossibile da riportare, ma davvero stimolanti e
appaganti la curiosità di tutti.
Così, andando oltre, si legge di Ca’ Sagredo, Ca’ Dandolo, Ca’ Pesaro,
Ca’ Tiepolo Papadopoli, Ca’ Grimani, Ca’ Ruzzini. Nel leggere poi il
capitolo sul cimitero dogale, scopro notizie storiche, aneddoti,
descrizioni che ignoravo totalmente, nonostante la mia assidua frequenza
alla città di Venezia. Città che viene presa in considerazione
dall’autore anche e soprattutto nel capitolo della toponomastica.
Istruttiva e interessante lettura per chi lo vorrà.
Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre
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