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Titolo: Veneziani per scelta.
I racconti di chi ha deciso di vivere in laguna
Autore: Caterina Falomo - Manuela Pivato
Prezzo: € 16,00
Edizione: La Toletta (collana Oselle), 2012
Dati: 2012, 144 p., ill., brossura
 
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Venezia e oltre

Danilo Mainardi, famoso etologo, dice che : “Dopo un po’ di tempo che sto lontano, Venezia mi manca troppo”. Geoffrey Humphries, pittore inglese, definisce Venezia “perfetta per creare”, mentre Giorgia Fiorio, fotografa, dice che Venezia è “…un luogo nel quale è meglio stare”. Ho raccolto queste e altre affermazioni sulla famosa città lagunare da un piccolo (centoventi pagine in tutto) e utile testo, scritto da Caterina Falomo e Manuela Pivato.

Il testo si basa su diciotto interviste, che le due autrici hanno fatto a personaggi famosi nel variegato mondo culturale, i quali hanno scelto, chi per una ragione chi per un’altra, di vivere a Venezia. Sono quei “Veneziani per scelta” (questo è il titolo del libro del quale vi sto parlando), quali, tra gli altri, Paolo Baratta Presidente della Biennale, Irene Bignardi, la ballerina Jennifer Cabrera Fernàndez, Pierre Cardin, Ottavia Piccolo e Luigi Strada il medico di Emergency.

Nelle parole di tutti gli intervistati, ad eccezione di quelle di Gaston Salvatore, il quale definisce Venezia “un ospizio per anziani” e molto altro ancora, ho trovato un unico fil-rouge. Tutti infatti hanno parlato di questa città come di un luogo incantato, forse troppo pieno di turisti anche se “…i turisti rappresentano una fonte di reddito importantissima…che fa parte della cultura di Venezia”, come afferma Pierre Cardin. In più parti del testo ritorna spesso la figura del veneziano che ama lamentarsi: “No ghe ne posso più de ‘sta città”, alternata a frasi elogiative: “A Venezia non vedi l’ora di uscire”, “per questo più la abiti più l’apprezzi”, “cultura della pazienza”, “…fantastico gioco quotidiano, quello di vivere in un altro tempo”, “l’antidoto alla noia”. Il libro è utile a tutti. Utile a chi già conosce Venezia, perché gli consente di scoprire luoghi, modi di dire, spazi alternativi, preziosi per una maggior conoscenza della città. Tale conoscenza aumenta andando “Su e zo per i ponti” come dice Frances Clarke, Presidente di Venice in Peril Fund.

Utile anche per chi invece conosce poco o per niente Venezia. Infatti memorizzate le informazioni basilari da una guida turistica, con la lettura del testo è possibile assaporare qualcosa in più, necessario a stimolare nuovi interessi. Il testo “Veneziani per scelta” introdotto da una stuzzicante prefazione di Roberto Bianchin, esce dopo la pubblicazione di “Quando c’erano i veneziani” e “I nuovi veneziani”, il primo del 2010 e il secondo del 2011.
Le Autrici delle interviste, usano un linguaggio discorsivo, limpido, puro, rendendo il libro una piacevolissima lettura, che consiglio a tutti.

Felice lettura.  

Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre