CONSERVAZIONE  


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LA CONSERVAZIONE DI UN AUTORITRATTO

Il 26 giugno scorso ho assistito ad una interessantissima conferenza stampa, a conclusione del Seminario internazionale dal Titolo “Diagnostica Conservazione Tutela dei Disegni di Leonardo”, rappresentato da un forum per ricercatori, conservatori di collezioni, restauratori e storici dell’arte al fine di mettere a fuoco i risultati delle analisi sui disegni di Leonardo per la migliore tutela conservativa.
Presso l’Associazione della Stampa Estera infatti, si sono alternati studiosi come Pietro Graziani, dell’Università ‘La Sapienza, Jane Roberts curatrice della Collezione Reale dei Windsor, Luigi Campanella, Professore all’Università ‘La Sapienza’ di Roma oltre a Mario Turetta, Alfonso Andria e Maria Cristina Misiti rispettivamente Direttore Regionale per i Beni Culturali del Piemonte, Presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello e Direttice dell’Istituto Centrale per il Restauro.
Ho tenuto a precisare gli interventi e le cariche che ricoprono i relatori per un duplice motivo.
Il primo è che la posta in gioco è molto alta, si è trattato di studiare con osservazioni diagnostiche l’Autoritratto di Leonardo e la sua relativa conservazione.
Si è quindi proceduto ad una ispezione dettagliata di tutto il disegno comprensivo del suo supporto. Dopo una lunga ed esaustiva relazione dei presenti sopra citati, è emersa la possibilità di sottoporre il disegno a un’operazione di pulitura.
Si è giunti quindi a cinque linee di intervento, una delle quali riguardante il restauro limitato al solo intervento di pulitura. Infatti rispettando le ultime teorie sul restauro, là dove si ritiene che non sia essenziale l’intervento, i trattamenti meno invasivi risultano essere spesso i migliori. Concludendo, quindi, che i trattamenti che stabilizzano l’opera, pur non cambiando il suo aspetto, trovano in genere consenso unanime.
L’altro motivo del mio interesse di questa conferenza è stato, vedere schierati una pletora di insigni studiosi che con indagini approfondite hanno deciso i tipi di intervento per la conservazione dei disegni di Leonardo.
Ebbene, ho pensato subito alle opere d’arte danneggiate sia nel precedente sisma dell’Aquila, sia in quello recentissimo dell’Emilia.
Sarebbe opportuno, che si formasse una task force permanente, per la prevenzione ancora più accurata di quella già in atto, sia per limitare al massimo il danno, per prima cosa alle Persone, poi alle ‘cose’ e alle opere d’arte, in occasione di disastri sismici.
L’identità e la dignità di una Persona è fatta anche di alcuni punti di riferimento, non ultimo quello dell’identificazione all’interno del proprio tessuto urbano.
Se questo viene a mancare, ma soprattutto se si debbono far passare anni prima di una eventuale ricostruzione, quelle Persone non avranno il tempo di riappropriarsi di quei punti fermi che l’hanno fatte diventare Persona.
Pur comprendendo il periodo di crisi economica nel quale ci troviamo, dovrebbe essere data la priorità, dopo la ricerca scientifica e sanitaria, alla ricostruzione di quei luoghi che fanno di un Paese il distinguo culturale e sociale rispetto ad altri Paesi.

Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre