TIBET
UNA BANDIERA ALLA FINESTRA
È un gesto semplice quello di appendere alla finestra una bandiera per
mostrare la necessità dei Diritti Umani in ogni luogo e per ogni
persona.
Un invito della Tavola della pace rivolto a tutti, per dimostrare, a
pochi giorni dalle Olimpiadi cinesi, che i Diritti Umani non sono solo
le dichiarazioni di circostanza dei diversi governi - che ora tacciono
-, ma è un atto visibile e non violento per ricordare, per tutta la
durata delle olimpiadi e sino al 10 dicembre 2008, non solo la negazione
all’identità tibetana, ma anche i diversi luoghi del Mondo dove
direttamente o indirettamente la Cina promuove o “semplicemente” avalla
l’azione repressiva verso le minoranze o le opposizioni come in
Birmania/Myanmar o in Sudan/Darfur, in Zimbawue o in Nigeria e non solo.
L’influenza cinese nel panorama mondiale è in crescita, non certo perché
sia un modello, ma solo perché ha sempre più soldi per comprarsi anche
gli Stati Uniti e a 60 anni dalla Dichiarazione Universale dei diritti
umani sarebbe opportuno fare un passo verso chi non è negata solo la
libertà di esprimersi, ma anche di essere e di vivere.