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ECOTIPO L'evasione possibile
 



 


ECOTIPO L'evasione possibile
settembre 1993

'HENRI IL SELVAGGIO
di Gherardo Lipinschi

Henri Gaudier-Brzeska, conosciuto al gran pubblico per il film Il messia selvaggio di Ken Russell, film tratto dal libro Savage Messiah (1931) del suo biografo Harold S. Ede, è vissuto per un breve periodo a cavallo tra 'BOO e il '900, per poi morire sul fronte della prima guerra mondiale nel 1915. Scultore d'ingegno, gli bastava poco per sintetizzare nel marmo la: classicità del corpo ed erano i segni essenziali a far vivere sulla calta di nuova bellezza una capra.
Una vita fatta di stenti e interamente consacrata all'arte.
Un'arte che solo dopo ottant'anni trova una parziale, se pur tardiva, rivalutazione con la grande retrospettiva dedicatagli al Musée des Beaux-Alts di Orléans, sua terra natia, e che rimarrà aperta sino al 19 settembre.
Una mostra che raccoglie, dopo tanti anni, sculture, dipinti e soprattutto disegni, andati dispersi con la morte di Gaudier-Brzeska, prima, e con quella di Ede, successivamente.
Un lavoro, quello di Ede. dedicato, per gran parte degli anni Cinquanta e Sessanta, alla promozione dell'opera di questo artista francese che detestava i francesi per la loro pigrizia, indolenza e il cattivo gusto, lui promotore, durante la permanenza londinese, del movimento vorticista (i Futurismo inglese).
Quella di Henri GaudierBrzeskaè stata una vita con rari momenti di felicità, ma piena di delusioni artistiche e senza l'amore della poetessa polacca Sophie Brzeska, sua musa ispiratrice.