Sommario
INDICE
ECOTIPO
L'evasione possibile
|
ECOTIPO L'evasione possibile
giugno 1992
Gli Artisti di
Strada
di Gianleonardo Latini
Spesso ci si dimentica che l'arte è
semplicità anche nel vivere, ma basterebbe camminare con più attenzione
per le strade di Roma per scoprire dei lavori curiosi, ironici e fatti
con candore un disarmante.
Sono opere che non, hanno niente in comune con le versioni in gessetto,
non sempre fedeli e di grandezza variabile di mitiche pitture del
passato, realizzate sui marciapiedi (ora si preferisce la carta
all'asfalto per poter trasportare comodamente la copia da un luogo
all'altro) delle vie più affollate o i ritratti-caricatura con puntate a
bizzarri paesaggi, a uso e consumo dei turisti, sul più tradizionale
supporto, di. carta.
Altri sono gli "artisti di strada" che amano anche le zone meno
trafficate del centro, dove il passante è meno interessato a
collezionare griffe o impegnato nella quotidiana maratona lavorativa.
Un creativo che ha eletto la strada a suo studio e il contesto urbano a
suo unico corniciaio è Fausto Delle Chiaie, per esporre situazioni nate
con gli scarti della città, senza vendere, ma offrendo, comunque, una
realizzazione degna di riflessione.
Non è uno dei tanti grandi artisti che usano cucire ali
di pollo fritto su drappi o confezionare elegantemente pseudo rifiuti,
ma è comunque degno di interesse per il suo assemblare i materiali di
scarto che trova in loco e con i quali far nascere, da ironici
interventi, un lavoro di critica. Fausto Dèlle Chiaie' nell'88
stazionava, con il suo coloratissimo treno Roma-BOooo, nell'ancor
tradizionale materiale cartaceo, sotto la Galleria Sciarra, ma i lavori
di restauro portarono alla chiusura dell'accogliente luogo e lui a
trasferirsi.
Questo evento lo a pensare ad una diversa forma di opera, facilmente
proponibile all'aria aperta e a piazza della Fontanella Borghese
intervenne con “Evasioe di massa”.
Attualmente, quando il tempo lo permette, il suo luogo d'azione è
compreso tra l Ara Pacis e il Mausoleo di Augusto per mettere in
bell'ordine lattine, indumenti, scheletri di biciclette e tutto ciò che
la città abbandona, prima dell'intervento degli operatori ecologici.
Interventi ironici dai quali traspare un amore per questa città.
Un'altro spirito Ibero è quello di Carlo Virgo che ha allestito la sua
galleria permanente in via della Lungaretta, nei pressi di piazza
Sonnino, per offrire ai passanti, generosi di un sorriso e di qualche
moneta, un suo lavoro con colori acquerellati e sulla tradizionale
carta, differenti formati per raffigurare il mondo volatile e i volti
tratti dai sogni.
Opere realizzate a periodi, a giorni , una serie di animali o una
moltitudine di ritratti, colori ad acqua o pennarelli, matite o un
assemblage di tecniche.
Carlo Virgo non ha molto, ma ha qualcosa che molti non hanno più, un
mondo fantastico, forse non troppo stabile su alcuni elementi, tanto da
ignorare l'aiuto offerto dai volontari del centro di assistenza di via
Dandolo.
|